AFFAIRE XYLELLA, LA VERITA’ CONTINUA AD EMERGERE

| 17 Dicembre 2019 | 14 Comments

(Rdl)______Lecce, 17.12.2019. 11.50.______“Il disseccamento degli ulivi, a partire dal Salento, è il sintomo di agonia di una Terra che sta morendo”. E ancora: “Abbiamo raccolto autorevoli studi scientifici che vanno oltre il concetto riduzionistico della Xylella quale unica causa, spiegando il loro approccio multidisciplinare e illustrando le diverse cause”. 

In primis, l’abuso di pesticidi. E poi:

“Abbiamo già posto all’attenzione della magistratura il risultato di questo importante lavoro scientifico di studio e indagini”.

E’ quanto sostiene il “Coordinamento per la difesa del patrimonio culturale contro le devastazioni ambientali”, presieduto dall’ambientalista pugliese Gino Ancona (nella foto), che ha indetto per sabato 21 dicembre, ore 10.30, a Lecce, presso  le Officine Culturali Ergot, in Piazzetta Falconieri 1/b, una conferenza stampa, “per andare oltre la propaganda del batterio killer”.

Qui  di seguito il testo integrale del comunicato stampa con cui questa mattina è stata annunciata l’iniziativa.______

Comunicato stampa e invito alla conferenza stampa che terremo il giorno 21 dicembre
alle ore 10,30 presso le Officine Culturali Ergot, Piazzetta Falconieri 1/b – Lecce
Per andare oltre la propaganda del batterio killer:
il disseccamento degli ulivi, a partire dal Salento, sintomo di agonia di una Terra che sta morendo.
Abbiamo raccolto con un minuzioso lavoro di indagini una quantità notevole di autorevoli studi scientifici che avevano preannunciato con estrema precisione e da molti anni, quello che sarebbe successo in Puglia a cominciare dal Salento.
È interessante sapere che questi autorevoli studi sono stati finanziati con denaro pubblico perché commissionati apposta per avere il monitoraggio delle condizioni ambientali del territorio e dare, di conseguenza, gli strumenti tecnici e scientifici, di intervento agli organi ed enti, preposti alla tutela dei pubblici interessi.
Inoltre abbiamo raccolto autorevoli studi scientifici che vanno oltre il concetto riduzionistico della Xylella quale unica causa, spiegando il loro approccio multidisciplinare e illustrando le diverse cause (salinizzazione dei terreni, abuso di pesticidi, presenza di agenti contaminanti, assenza di sostanza organica nei terreni, presenza di microrganismi patogeni, compromissione dell’equilibrio fisiologico radicale e apicale degli alberi ecc.) che hanno portato al disseccamento degli ulivi, evidenziando anche i possibili ed utili interventi.
Vogliamo far a Voi presente che abbiamo già posto all’attenzione della magistratura il risultato di questo importante lavoro scientifico di studio e indagini, perché è emerso un numero notevole di consistenti contraddizioni nell’operato degli organi ed enti, preposti alla gestione del territorio in funzione del pubblico interesse.
Introdurrà Gino Ancona
Relazioneranno:
Dr. Giorgio Doveri
(chimico e tecnologo farmaceutico, membro del Comitato Scientifico Multidisciplinare Indipendente)
Ing. Roberto Dammicco
(membro del Comitato Scientifico Multidisciplinare Indipendente)
Info: tel. 333 4124262
e-mail rivoltalibera@libero.it

Category: Cronaca, Eventi, Politica

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Comments (14)

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  1. Gino Ancona ha detto:

    Il COdiRO è solo un sintomo di quella terra morente uccisa dall’economia di profitto.
    Il Salento andrebbe evacuato.
    L’emergenza xylella è stata inventata per coprire il vero disastro facendone un altro e così da poter continuare tranquillamente a trarre profitto sulla pelle della gente che è complice del disastro stesso e il turismo ne è un apparente insospettabile esempio.
    (Gino Ancona)

  2. Daniele ha detto:

    Voi non state bene e avete bisogno di uno bravo che vi prenda in cura. Che ragionamento è? Se aveste anche un briciolo di ragione, gli alberi regolarmente curati, concimati e potati nel modo tradizionale dovrebbero essere sani. Invece si ammalano e muoiono anche quelli. Il vero delitto è stato prestare fede ai negazionisti. O “hanno stato” le scie chimiche? O “la Xylella an capu la teniti”. La verità è che il salento (nel caso degli ulivi) muore di ignoranza e di mala fede di qualcuno (che è finito pure con l’essere eletto a Roma).

  3. Gino Ancona ha detto:

    caro sig. Daniele, alla magistratura non ci si rivolge con credi passionali ma con documenti e di documenti ne abbiamo depositati tanti.

  4. Giuseppe argentiero ha detto:

    A me come a tanti non interessa chi ha ragione o torto. Ma che venga trovato il modo per distruggere la malattia. Non è possibile che piante che hanno visto decine e decine dì guerre vengono abbattuti x un batterio
    Grazie è buona giornata

  5. Antonio Debonis ha detto:

    Egregio sig. Ancora, le scrivo da agronomo che segue dall’ inizio le vicende della xylella. Se oggi vedo nel brindisino ciò che cominciai a vedere a Gallipoli 5 anni fa lo devo a chi come lei ha lasciato che non si facesse nulla per cercare di arginare le infezioni. Gente senza nessuna competenza e senza nessun valido argomento scientifico ha fatto si che si arrivasse al disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti.

  6. Gino Ancona ha detto:

    Caro sig. Antonio Debonis, come non è stato fatto niente?! È stata inventata una fantomatica epidemia causata da un fantomatico batterio per coprire il vero disastro ambientale che era stato ben studiato e preanunciato!

  7. Gino Ancona ha detto:

    Caro sig.Giuseppe Argentiero, invece è una cosa che la dovrebbe interessare come dovrebbe interessare tutti, la malattia degli ulivi è causata dalle stesse condizioni che causano le malattie gravissime nell’uomo e che purtroppo spesso lo portano alla morte.

  8. Anna ha detto:

    Egregio sig. Antona
    Non ho la competenza per fare ipotesi ma sto maturando un po’ di esperienza sul campo (letteralmente) e sto verificando che un terreno senza pesticidi e anche solo con il naturale apporto di compost presenta una fertilità impensabile laddove è stato trattato con diserbanti e fertilizzanti chimici. Sul fronte degli ulivi purtroppo il male avanza anche se sto cercando di difenderli. Tuttavia le chiedo: va bene addebitare le giuste responsabilità allo sfruttamento del terreno, alla monocoltura ecc ma il disseccamento è progredito con un effetto “domino” proprio come una epidemia. Di albero in albero e di campo in campo. Questo mi sgomenta oltre al fatto che le persone continuano con le cattive pratiche e forse oltre alle iniziative co e quella che lei promuove bisognerebbe farne altre più capillari, specifiche d direi incisive per far comprendere ai proprietari dei terreni la NECESSITÀ ‘ di usare sistemi naturali.
    Non so se mi sarà possibile venire sabato ma ci proverò.
    Anna

  9. Pietro ha detto:

    Il problema non è chi parla senza un minimo di cultura e conoscenza di ció che diice , siamo in democrazia ed ognuno è libero di dire ció che vuole; il vero problema è la gente che non discerne il relatori seri da chi da fiato alle trombe!
    Chiamiamolo Xilella o come vi pare , il batterio è una cosa troppo seria per dar spazio a chi parla senza un minimo di cultura e conoscenza..
    Evitate di ascoltare questi cialtroni, ed ascoltate chi sull’argomento ha i numeri, i titoli e tanta dedizione all’argomento.
    Vorrei capire questo suonatore di trombe che titoli abbia per meritare che anche una singola sputacchina possa ascoltarlo!!!!!

  10. Diego Leva ha detto:

    Ma ancora si da spazio a simili personaggi? Hanno distrutto l’olivicoltura salentina, hanno sparato fesserie senza ritegno, hanno propagato bufale come se non ci fosse un domani, hanno favorito l’espandersi dell’infezione montando complotti fantasiosi, hanno ispirato l’intervento di una magistratura che ha messo sotto accusa, non questi cialtroni, ma i ricercatori che combattono, loro per davvero, la xylella, ed ancora state qui a sparlare? Stiamo monitorando gli olivi abruzzesi per la paura che il batterio arrivi anche qui e sappiamo chi ringraziare. Una manica di ignoranti.

  11. Gino Ancona ha detto:

    Noi abbiamo tutto ben documentato e sarebbe bello se anziché cercare di pestar fango si procedesse a regolare denuncia nei nostri confronti.

  12. Ok se nel lontano 1999 le istituzioni mi avessero ascoltato non saremmo a piangere ne alberi di ulivi ne morti sempre di più frequenti di leucemia e di tumore ne di cancro….. siamo alle solite pagliacciate di stato perché la xylella non altro che i rifiuti tossici tombati nel Salento cioè i fusti contenenti rifiuti tossici si sono aperti

  13. Giorgio Doveri ha detto:

    Salve a tutti, sono Giorgio Doveri, chimico farmaceutico. Domani relazionerò e sarò a disposizione per discutere di ogni dubbio. Ho un po’ letto i commenti ed immagino che ci siano delle confusioni. Sarà un incontro costruttivo in cui cercheremo di fare chiarezza in base a qualsiasi conoscenza disponibile al momento. Siete tutti invitati a partecipare per presentare dubbi o certezze. E’ il bello della scienza nobile. E sappiate che, almeno io, non sono nè ambientalista, nè negazionista, nè complottista e tanto meno “la xylella an’capu la teniti”. La acienza nobile non è politica, ma perseguire e ricercare la verità. Vi invito intanto a leggere il seguente articolo appena uscito:
    https://agenparl.eu/xylella-in-salento-la-verita-nascosta-terreno-a-rischio-di-desertificazione-di-mario-nanni/

    Chiunque ha dei dubbi o delle convinzioni è invitato a partecipare per chiarire i dubbi e per esporre le proprie convinzioni, possibilmente con documentazione o competenza in materia (appunto, non è politica): questo è il dialogo per la consapevolezza, la verità e, SOPRATUTTO, le giuste soluzioni terapeutiche da pretendere da chi ha la possibilità di decidere dove stanziare corettamente i danari messi a disposizione.
    Ciao
    Giorgio Doveri
    membro del comitato scientifico multidisciplinare indipendente.

  14. Mario Apicella ha detto:

    Antonio de Bonis che si è laureato alla mia stessa università sponsorizzata dalla Bayer, dimentica che anche il batterio Pseudomonas savastanoi che causa il cancro batterico dell’olivo e dell’oleandro, poteva essere bloccato se preso in tempo, ma continua invece a convivere con una delle piante più resistenti e longeve del nostro patrimonio agrario. Dimenticare è facile, perseverare è infantile non vedere il disastro ambientale è facilmente etichettabile come collusione, dare la colpa a chi difende la propria terra e la sostanza organica da cui tutta la fertilità si origina è antiscientifico. Visto che segue dall’inizio la vicenda ci auguriamo noi pugliesi che abbia trovato il tempo di confrontarsi il 21 con chi ha solamente insultato con il suo infantile intervento.

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