LA STORIA / LA DISPERAZIONE, UN CHIODO FISSO

| 7 Aprile 2020 | 0 Comments

di Francesco Buja______

Quando la povertà morde la pancia si assaltano i forni. E a volte anche i municipi. Un uomo di 52 anni ha attaccato un’auto del Comune di Brindisi, per fame. Alle 9.30 circa di oggi infatti alcuni impiegati del municipio si sono accorti che un tizio aveva forato due ruote di un veicolo della Brindisi Multiservizi, società del municipio di quella città, vettura parcheggiata in piazza Matteotti (nella foto). L’uomo avrebbe inveito a gran voce contro questa istituzione, quindi contro il sindaco, che però era assente.

Gli agenti della Digos hanno accertato che l’uomo si fosse presentato al Comune  per ottenere il contributo recentemente previsto dal governo per la spesa domestica, ma che non avesse potuto parlarne con alcun impiegato. Il che non era possibile perché, informa l’ente cittadino,«non vi sono uffici aperti al pubblico», quindi «la richiesta del suddetto contributo va inoltrata compilando e firmando un modulo scaricabile dal sito del Comune».

L’esasperazione di un individuo che versa nell’indigenza.

La frustrazione di un uomo che aveva lavorato, che era stato amministratore unico di un’azienda edile, società che poi ha chiuso battenti.

La disperazione di un uomo che ora deve chiedere aiuto alle istituzioni per sfamarsi. L’individuo ha riconosciuto di aver compiuto un gesto illegale.

Agli agenti ha consegnato il chiodo con cui aveva forato le ruote dell’auto, una posteriore e anteriore l’altra. Inevitabile la denuncia per danneggiamento e minacce. Ma poi è stato aiutato nel compilare quella richiesta che potrà consentirgli un briciolo di serenità. In attesa di tempi migliori di quelli attuali, in cui il morbo oggi in tragica circolazione ha acuito miserie annose. Come l’uomo che stamattina ha danneggiato un’auto per disperazione, così tanti altri Italiani.

 

 

Category: Cronaca

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.