GIANMARIA GRECO IN CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE CHIAREZZA SULLE RISORSE DA DESTINARE ALLE ASSOCIAZIONI CULTURALI. IL NOSTRO COMMENTO

| 28 Aprile 2020 | 0 Comments

(Rdl)______Il Capogruppo consiliare di Prima Lecce/Andare Oltre Gianmaria Greco ha presentato un’interpellanza con la quale chiede al Sindaco Carlo Salvemini chiarimenti in merito alla delibera n.93 del 17 aprile scorso, con la quale si approva un: “Protocollo di intesa tra Comune di Lecce e Polo Biblio – museale di Lecce (articolazione territoriale della Regione Puglia) per favorire iniziative di raccordo ed interlocuzione fra le strutture culturali rispettivamente gestite e coordinare ed integrare le reciproche azioni ed iniziative. Approvazione schema.”

Ed ecco cosa si legge nell’Interpellanza presentata dall’esponente del centro-destra: “La giunta comunale ha approvato la delibera n. 93 del 17.04.20 avente per oggetto “Protocollo di intesa tra Comune di Lecce e Polo Biblio – museale di Lecce (articolazione territoriale della Regione Puglia) per favorire iniziative di raccordo ed interlocuzione fra le strutture culturali rispettivamente gestite e coordinare ed integrare le reciproche azioni ed iniziative. Approvazione schema.”
Alla luce delle dichiarazioni del Sindaco e dell’amministrazione si evince un rafforzamento della partnership con la Regione Puglia, ma non si comprendono le dinamiche che determineranno tale rapporto”.
Si chiede pertanto – scrive ancora il Capogruppo Greco – voler rispondere ai seguenti quesiti:

· cosa si intende per offerta coordinata ed integrata dei beni culturali e monumentali cittadini
· quali sono le strategie di valorizzazione· quali le forme di condivisione con enti/associazioni
· la collaborazione con enti ed istituzioni nazionali ed internazionali paventata dall’assessore alla Cultura è già attiva da tempo, in cosa consisteranno queste nuove forme di cooperazione
· da chi sarà composto il comitato di coordinamento ed a quali costi
· chi si occuperà della custodia delle strutture oggetto del protocollo
· se continuerà ad occuparsene Lupiae Servizi o saranno individuati altri interlocutori
· se è stato avviato un confronto con i rappresentanti dei lavoratori prima di deliberare e sottoscrivere l’accordo.

Il Capogruppo Gianmaria Greco chiude l’interpellanza chiedendo che in virtù di quanto disposto dell’art. 54 comma 6 del Regolamento C.C., gli venga data anche risposta scritta”.______

 

Sin qui il comunicato dell’esponente politico leccese.

Noi vorremmo aggiungere qualche breve ma soppesata considerazione.
E’ mai possibile che la politica e sopratutto gli amministratori locali nel redigere atti che poi incidono pesantemente sulla carne viva della città, debba utilizzare un linguaggio oscuro incomprensibile non solo per i cittadini ma persino per gli stessi amministratori?
Perché c’è bisogno di un’interpellanza per fare chiarezza su questioni che riguardano la Cultura?

La cultura è un elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità, per non parlare poi della costruzione del gusto estetico, la cultura è consapevolezza del mondo che ci circonda e contemporanee nel nostro mondo interiore. A questo serve la cultura e a questo dovrebbe tendere l’opera di una amministrazione, aiutare i propri cittadini a crescere, socialmente, intellettualmente, moralmente.

E l’amministrazione leccese con questo suo modo di fare, elusivo e sfuggente, che da adito a incertezze e dubbi, di che tipo di Cultura è portatrice, quali sono gli esempi che da ai suoi cittadini?
Un’amministrazione parla attraverso gli atti, se parla un linguaggio chiaro e netto, essa è autorevole e rispettata, se il suo dire è lineare, non lascia spazio a dubbi o interpretazioni e sarà un riferimento certo per i cittadini, altrimenti l’ombra del sospetto accompagnerà l’operato di chi gestisce la cosa pubblica.

Ora, al di là del caso specifico, al di la delle colorazioni politiche delle diverse amministrazioni, non ci pare ci sia gran differenza tra centrodestra e centrosinistra, per quanto vada detto che almeno quelli di prima qualche proposta originale ogni tanto se l’inventavano, e qualche attenzione in più ai Leccesi e al Salento la riservavano.

 

Quindi, al di là delle singole amministrazioni siano esse comunali, provinciali o regionali, non è possibile che queste si esprimano attraverso delibere che dicono tutto e non dicono nulla. Ma perché non dicono nulla, perché non sono chiare,  perché dietro l’artificiosità della parola e dietro la mancanza di chiarezza si celano interessi inconfessabili? perché si vogliono favorire amici e clienti, perché pensano di comprare il consenso, nella consapevolezza che l’opposizione non farà il suo lavoro di controllo, aspettando il proprio turno per fare allo stesso modo?

 

Infine, last but not least, sia pur in sintesi estrema, perché il discorso sarebbe lunghissimo: questa amministrazione comunale di Lecce in carica, oltre a rivelarsi incapace di autonoma propositività, persegue una MONOCULTURA a senso unico. Da pochi mesi su leccecronaca.it stiamo monitorando gli stanziamenti fatti, ed  i risultati sono evidenti, perché poi dicono che non hanno fondi, ma poi i soldi li trovano, per i vari enti e le varie associazioni di loro gradimento, con un appiattimento sempre più marcato per i soliti noti, che sta diventando pressoché totalitario.

Stiamo parlando in primis di Teatro Pubblico Pugliese, Film Commission e Notte della Taranta, che poi sono enti impenetrabili, di cui non si riesce a capire strategie e rendicontazioni.

Oltre alla ordinaria gestione da addetti ai lavori di altri fondi pubblici gestiti dal Comune di Lecce.

Un circuito chiuso, che taglia fuori ogni espressione autonoma, locale ed originale, ed ha attenzione solamente per chi è funzionale al loro sistema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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