IL LECCE / LA PARTITA / E’ FINITA

| 26 Luglio 2020 | 0 Comments

(Rdl)______

Ecco di nuovo il crocevia Bologna di tanti campionati negli anni scorsi  ancora una volta decisivo per il Lecce.

Le formazioni scelte da Mihajlovic e un po’ meno scelta, stante la situazione della rosa, da Liverani sono:

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Denswil, Dijks (56′ Krejci); Svanberg (56′ Poli), Medel; Skov Olsen (56′ Orsolini), Soriano (79′ Santander), Barrow; Palacio (69′ Sansone).

LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati (59′ Rispoli), Lucioni, Paz (78′ Meccariello), Dell’Orco; Mancosu, Tachtsidis (59′ Petriccione), Barak; Falco, Saponara (59′ Majer); Lapadula.

Alle cinque (e un quarto) della sera, allo stadio Dall’Ara fa caldo, fa molto caldo, ma il Bologna segna a freddo, dopo pochi secondi.

Subito aggressivi, col dente avvelenato, come se si giocassero essi la vita, avendo recepito in pieno le indicazioni del loro allenatore che non ci sta a continuare a perdere, sia pur tranquillo in classifica, i Rossoblu immediatamente in vantaggio al primo minuto di gioco: Palacio riceve palla in area e con grande reattività spara un missile in rete sulla sinistra.
Difesa ferma, ancora nemmeno schierata.

Imbambolati, i Giallorossi subiscono una serie di azioni offensive degli avversari: calci d’angolo, tiri dentro e fuori la porta.

Poi finalmente al 5′ riescono a mettere il naso nella metà campo avversaria e che succede? Succede che beccano un gol in contropiede! Incredibile!!

Per Soriano si apre un’autostrada, carica il tiro e, solo davanti il portiere, lo batte con un rasoterra all’angolino.

Il Lecce è all’angolo, piegato sulle ginocchia, continua a subire. La reazione è tutta quanta in un calcio d’angolo senza esito, e in un punizione sprecata.

Corrono nel caldo asfissiante, costretti a inseguire il giro palla dei padroni di casa, e non vedono la porta, per quanto abbiano cercato di darsi un minimo di organizzazione.

Sono ancora stonati dal terribile uno-due, tanto più terribile in una partita da dentro o fuori come questa.

La partita continua  a farla il Bologna, che detta i ritmi e continua a mostrarsi pericoloso in più di un’occasione.

Il primo pericolo il Lecce lo crea solo al minuto 24, con un tiro di Falco dalla media distanza, fuori.

L’ennesimo pericolo il Bologna lo crea al minuto 30, con Barrow che salta la difesa e tira a botta sicura, col pallone che batte sul palo interno e ritorna in campo, con Gabriel battuto e, per sua fortuna, fuori dalla gittata del rimbalzo.

Due minuti dopo, poteva fare meglio Lapadula dentro l’area, ma spara fuori.

Timidi segnali di reazione degli ospiti, ma le occasioni pericolose sono ancora opera dei padroni di casa, a ripetizione, come al 36′, col tiro di Barrow parato dal portiere.

Il Bologna va al tiro con una facilità inammissibile per una difesa avversaria di serie A.E infatti…

Va beh, finché c’è vita c’è speranza, no?

“Tranquilli, li stiamo facendo stancare…Nel secondo tempo veniamo fuori noi”, scrive sui social uno dei tanti tifosi giallorossi che, per non sapere più che dire, nello sconforto si rifugiano nell’ironia.

C’è ancora un’ora da giocare nella serata afosa del Dall’Ara.

Il problema è che la storia della partita non cambia, sembra correre sui binari già rodati: il Lecce cerca di costruire, non rinunciando a fare gioco, ma non riesce a concludere in maniera incisiva; il Bologna controlla e quando affonda nella difesa avversaria è sempre devastante.

Invece proprio prima che l’arbitro dia il duplice fischio, nel secondo dei minuti di recupero della prima fase, su calcio d’angolo in un modo o nell’altro Mancosu si ritrova fortunosamente il pallone su di sé e lo indirizza in rete.

2 a 1 e partita riaperta, ancora quarantacinque minuti di speranza per i Giallorossi, chiamati a riprenderla con una prova di cuore, con la forza della disperazione.

 

All’inizio della ripresa, punizione centrale da fuori area conquistata dai Giallorossi, sembrati subito propositivi e ordinati: Mancosu, alto.

Due calci d’angolo per i padroni di casa, che cercano di riprendere e tenere il controllo: anch’essi senza esito.

Poca lucidità nei passaggi, fase alterne, fra le due squadre in campo.

Al 52′ fiammata di Falco, con un tiro all’incrocio dei pali, deviato sulla traversa dal portiere, con Lapadula che non riesce a metterla dentro sul rimbalzo.

Disinnescato bene da Donati subito dopo un pericoloso contropiede avversario.

Il ritmo ora lo detta il Lecce che continua a cercare spazi nella metà campo avversari.

Mihajlovic corre ai ripari e fa un triplice cambio, senza stravolgere l’assetto della formazione, ma immettendo forze fresche.

Liverani risponde con un’iniziativa analoga di triplice cambio simultaneo.

Se ne va così un quarto d’ora nella ripresa, il Lecce ci crede e spinge, ora il copione della partita sembra ribaltato.

Fa un’altra bella parata Skorupski al 61′ su tiro di Mancosu. Poi si ripete su colpo di testa di Lapadula.

Gol! Gol! Minuto 66′, Falco dentro l’area la mette sotto la traversa, in una delle tante azioni di questa fase della partita con un Lecce rientrato in campo arrembante, lucido, nella forza disperata nei momenti decisivi.

Pareggio, 2 a 2.

Ora in sofferenza è il Bologna, macchinoso e non più pericoloso. Cerca di creare altri pericoli il Lecce, con il nuovo entrato Rispoli devastante in fase offensiva.

Altri due calci d’angolo di seguito per i padroni di casa, ma senza costrutto.

Un quarto d’ora alla fine, più recupero. Nuovi cambi, fase alterne, squadre lunghe, il Lecce ci crede ancora, è vivo e vegeto, andrà a cercare l’impossibile vittoria, si vede.

Si rifa pericolo il Bologna all’82’ con un colpo di testa di Barrow fuori di poco.

Occasione clamorosa per Falco, il tiro da distanza ravvicinata respinto sulla linea a portiere battuto.

Krejci si fa male, ma Mihajlovic ha già fatto tutte le cinque sostituzioni, l’infortunato rimane in campo zoppicante.

Ultimi tre minuti, più recupero, all’assalto, avanti Lecce! Da lontano, fuori, una conclusione di alleggerimento del Bologna.

Liverani urla forsennato, un demonio, quando l’arbitro chiama sei minuti di recupero finale.

Poi succede l’incredibile. Mancosu cade in area su traversone calcio d’angolo, l’arbitro non fischia, il Bologna ha campo aperto con Barrow, che si presenta solo davanti al portiere e insacca.

Proteste furibonde dei Giallorossi, Liverani è imbufalito, ma niente, nemmeno il consulto Var.

E’ 3 a 2.

La condanna alla serie B arriva così per il Lecce con una beffa amarissima.

Ci hanno sperato, ci hanno creduto, ma è andata in questo modo, con un risultato che poteva essere capovolto, e che invece alla fine li ha puniti senza nemmeno la speranza, che non sia una matematica che però adesso non ha più credito alcuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Sport

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