NOVITA’ EDITORIALI / ANGELI E DEMONI A CASTRIGNANO DEL CAPO NEL ROMANZO DI MASSIMO CORDELLA

| 14 Dicembre 2020 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Con una esemplare coerenza, Massimo Cordella (nella foto) giunge al suo quarto romanzo ( dopo Il mistero di una cosa sola, Il segreto del clavicembalo di A° e La leggenda di David Charlize) con questo ‘La ragazza dalla pelle di porcellana’, edito da The Old Novelist, euro 15.

 

Si tratta di un corposo volume di quasi 400 pagine che, come consolidata abitudine dello scrittore di Santa Maria di Leuca, si fa leggere scorrevolmente e affascina il lettore perché riesce in una difficile alchimia: mescolare il presente con i sogni e le rimembranze, utilizzando un linguaggio che prende spunto dal luogo in cui si svolge la vicenda, ma senza appesantire tutto il contesto che, anzi, sorprende per la sua propensione a scantonare con arguzia nell’esoterismo e nei misteri più profondi  dove il Male alligna e regna incontrastato.

 

La vicenda, narrata da una voce neutrale, prende le mosse dalla realtà cronachistica del 1978, quando nella minuscola realtà di Castrignano del Capo, nella cornice delle vicende dell’assassinio dell’onorevole Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, il protagonista Ippazio Sacripante lotta contro la sua schizofrenia che lo induce a stati di allucinazione, violenza e sangue.

Naturalmente vi sono gli sforzi dei familiari che intendono internarlo in manicomio. Ma Ippazio trova una via di fuga nella ricerca dell’amore tramite la conoscenza di due donne: Angelina, commessa dell’unico negozio di generi alimentari e Filomena, donna misteriosa, sempre vestita di nero.

Se negli incontri con Angelina, che avvengono di giorno, si esaltano le doti della ragazza, limpida e trasparente, gli incontri con Filomena si susseguono di notte e mettono in evidenza le caratteristiche della donna, cupa e misteriosa. Sono insomma, due Angeli, il Bianco e il Nero che si alternano nella mente esaltata del protagonista.

La pazzia di Ippazio viene esaminata e curata da uno psicologo e da un sacerdote che finiscono per intravedere una agghiacciante verità, nascosta nel passato…

 

Insomma, non manca nulla, in questo romanzo, che è preceduto anche da un breve Vocabolario Dialetto Salentino Italiano, breve ma interessante e, a modo suo, ironico: ad esempio, Vaffanculu a chi l’ha morti viene tradotto come ‘parolaccia, riferita ai loro defunti’. Oppure Mmarcatu che figura tradotto come ‘economico, o riferito a pallone fuori campo’.

Insomma, ce n’è per tutti: anche per gli amanti dell’orrido e dell’hard, non si lesinano scene di violenza e torture ad esseri umani e animali (poveri conigli!).

 

Massimo Cordella, con questa sua recente produzione, si conferma scrittore di spessore e buon affabulatore. E rinverdisce la bellezza di quell’estremo lembo di Salento, sempre presente nei suoi scritti.

Category: Cultura, Libri

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