‘SCUOLE CHIUSE, RISCALDAMENTI APERTI’

| 16 Dicembre 2020 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Innocenzo  Graziuso e Giovanni Seclì, per conto del Forum Ambiente Salute, ci mandano per conoscenza la seguente lettera inviata al presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva (nella foto, la sede di Palazzo dei Celestini) ______

Sigg. S. MINERVA  Presidente                                                                                                                              I.MORCIANO Consigliere delegato                                                                                                                    PROVINCIA DI LECCE

Le aule degli istituti superiori di titolarità della Provincia   sono  deserte, anche  se le  scuole sono aperte e presidiate dal personale  non docente.

Tuttavia il riscaldamento   è a pieno regime, ma ovviamente sprecato  in gran parte degli ambienti degli edifici scolastici.  Ciò non accadrebbe se  nelle aule da tempo  vuote  per la didattica a distanza   venisse interrotto  il funzionamento dei radiatori.  Peraltro la tecnologia lo rende possibile  ormai da diversi decenni, le norme lo rendono  di fatto obbligatorio, in particolare per gli edifici privati.  Grazie al TERMOSTATO da applicare  su ogni  calorifero per regolarne  la temperatura e  anche l’accensione o meno.

 

Ma ciò è ignorato  in gran parte degli  istituti scolastici,  anche di titolarità dei comuni. Di conseguenza lo spreco – che avviene  non solo in tale situazione  particolare, ma  che si è reiterato  negli anni scorsi  a causa  del  funzionamento al massimo dei riscaldamenti pur nelle frequenti “calde giornate invernali” –  delle sempre più esigue finanze provinciali. Eppure…

Il modesto impegno finanziario,  necessario per istallare alcune migliaia di termostati negli impianti radianti degli edifici , sarebbe  ampiamente risarcito da un significativo risparmio del combustibile, già dopo i primi anni; per non dimenticare  l’immediato impatto positivo   di riduzione delle emissioni  dei fumi climalteranti e inquinanti.

A tale  arretratezza tecnologica  se ne aggiunge un’altra: quasi tutti  gli edifici non  dispongono di opportuni  impianti  fotovoltaici sui tetti. E’ il paradosso del Salento primo in Italia per l’ invasione del megafotovoltaico  di  produzione e speculazione privata nelle campagne, ultimo per  impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, rimarcato dalla recente  inchiesta di Legambiente!

Eppure da circa vent’anni – a partire dalla presidenza di G. Pellegrino-  l’impegno per realizzare tali impianti pubblici virtuosi  è stato sbandierato e insieme inattuato quasi  totalmente.

Ci auguriamo che le dichiarazioni  dal Presidente recentemente espresse di impegno per  azioni  ambientalmente virtuose  trovino concretizzazione anche  nel bloccare  tale duplice  assurda arretratezza tecnologica, foriera di spreco e di inquinamento ,  insostenibili e ingiustificabili.

Distinti saluti

 

 

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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