DECISIONI GOVERNATIVE INCOMPRENSIBILI QUANTO PUNITIVE: PALESTRE, PISCINE E SCUOLE DA BALLO RIDOTTE SUL LASTRICO. IL CONSIGLIERE REGIONALE PAOLO PAGLIARO CHIEDE INTERVENTI ECONOMICI URGENTI ALLA REGIONE PUGLIA, E POI NE SPIEGA CHIARAMENTE I MOTIVI

| 4 Febbraio 2021 | 0 Comments

(Rdl)______L’ultimo dpcm, entrato in vigore dal 16 gennaio, e valido fino al 5 marzo, aveva  introdotto una serie di misure, regole e divieti. Per quanto riguarda lo sport, piscine e palestre restano chiuse, appunto fino al 5 marzo. Lo stesso, le scuole da ballo. Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio.

Una situazione diventata insostenibile: “l’ulteriore stop imposto a palestre, impianti natatori e scuole di ballo fino al 5 marzo prossimo aggrava lo stato di grande sofferenza del comparto: molte strutture non riusciranno ad arrivare a primavera, con pesantissime ripercussioni anche in termini occupazionali”.

E’ quanto ha dichiarato oggi Paolo Pagliaro (nella foto), consigliere regionale de La Puglia domani, e presidente del Movimento Regione Salento, il quale contestualmente ha presentato un’interrogazione urgente all’ assessore al bilancio, e allo sport, della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, “affinché si faccia carico di un’emergenza che coinvolge un settore che dà lavoro a moltissime famiglie ed è prezioso per aiutare il benessere psicofisico della popolazione, mai come in questo momento da preservare”.

Un settore allo stremo: “Decreto dopo decreto, il Governo sta prolungando l’agonia finanziaria dei gestori di palestre, scuole di ballo e impianti natatori, già colpiti duramente dagli incassi pari a zero degli ultimi mesi, vista la chiusura imposta da ottobre, prorogata inizialmente fino al 3 dicembre e poi posticipata ulteriormente. La situazione economica è drammatica, e mette a rischio la sopravvivenza di molte attività”.

Che fare?

Paolo Pagliaro chiede interventi diretti sul territorio regionale:“E’ necessario che la Regione intervenga con fondi propri, ad integrazione di bonus e misure di sostegno previste dal Governo, offrendo ristori a fondo perduto utili a far fronte ai costi di fitti, utenze e altre spese finché non sarà autorizzata la riapertura, al fine di scongiurare il rischio che, a crisi pandemica conclusa, il settore non abbia più la forza per rialzarsi”.

Questo perché, insiste il consigliere:

“La chiusura ad oltranza di scuole di ballo, palestre e piscine ci sembra ingiusta e punitiva: mentre quasi tutte le attività hanno riaperto, e perfino gli impianti sciistici torneranno in funzione a metà febbraio, restano serrate solo queste strutture, che pure sono presìdi importanti di salute e benessere psicofisico, vanificando le spese sostenute per adeguarsi ai protocolli anti contagio.

Resta accantonata ancora per un altro mese l’ipotesi di riapertura contingentata per palestre e scuole di ballo, con ingressi scaglionati e divieto di accesso agli spogliatoi, secondo un protocollo che prevede lezioni singole e non più di gruppo.

Congelata anche l’ipotesi di riapertura degli impianti natatori, con una sola persona per corsia. Una decisione di cui non si comprendono le ragioni, posto che queste strutture offrono ambienti ampi, riservati a gruppi ristretti di utenti, e potrebbero contribuire al miglioramento delle condizioni generali di salute della popolazione, provate da una lunga e forzata inattività che certo non giova alla ripresa anche mentale di cui si avverte grande bisogno e urgenza”.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

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