MANIFESTAZIONE QUESTA MATTINA A LECCE “Per una scuola pubblica in presenza, sicura, inclusiva”. ECCO LE RAGIONI ESPRESSE, E I PROVVEDIMENTI CHE SONO STATI CHIESTI

| 26 Marzo 2021 | 0 Comments

di Serena Fiorentino______

E’ in corso di svolgimento a Lecce (nella foto), davanti la sede della Prefettura, come in altre località in Puglia, una manifestazione organizzata da sindacati, associazioni e genitori per chiedere la riapertura delle scuole con didattica in presenza.

Provo qui di seguito a riassumere le ragioni da tutti loro espresse in questa sede.

 

In oltre un anno nulla di sostanziale è stato fatto…Per garantire la presenza a scuola – per cancellare le disparità educative – per una medicina territoriale, preventiva, pubblica, universale, gratuita – per una mobilità pubblica sicura, ecologica, efficiente.

 

Con le misure adottate per l’EMERGENZA hanno messo in ginocchio non solo l’economia locale in diversi settori economici, non solo il reddito di milioni di lavoratori e lavoratrici, ma soprattutto hanno piegato psicologicamente tutti/e noi, facendoci digerire l’abrogazione di diritti fondamentali.

Ai giovani hanno cancellato un anno di scuola, di relazioni, di gioie, di spazi… di vita; e altri ne sottrarranno, senza che nessuno ne risponda.

Nel settore della scuola, dal 2009 sono stati tagliati 131.000 posti di lavoro.

Oggi ci sono circa 200.000 posti di lavoro coperti da precari. Ci sono classi con 30 alunni e più. In molte scuole stanno ancora nominando supplenti, molti orari sono ancora provvisori

Questa mattina sono state invocate soluzioni strutturali per la scuola pubblica: attenzione agli studenti;  un lavoro stabile, continuativo e gratificante per insegnanti, ATA, educatori e tutto il personale della comunità scolastica.

MAI PIÙ CLASSI POLLAIO! In Italia 3042 scuole sono vuote. Dal 2011 ad oggi hanno chiuso 23.000 classi. Sono disponibili per la didattica in sicurezza circa 100.000 aule inattive e il governo le lascia degradare.

Scuola pubblica é… Aule piene del vociare di bambini e bambine, del pensare di ragazzi e ragazze.

Soldi alla scuola? Sono stati stanziati solo per iniziative demagogiche e/o con doppio fine: solo due esempi: – circa 120 milioni per i banchi a rotelle (adesso finiti nei magazzini) pari a 5.000 insegnanti primaria – all’Invalsi circa 35 milioni per attività e progetti di misurazione e valutazione legati ai PON, oltre ai 22 milioni l’anno per il funzionamento ordinario pari a 2.400 insegnanti primaria.

 

Scuola pubblica é… rispondere di tasca propria degli errori fatti deliberatamente, degli interessi privati e delle risorse distratte dai bisogni reali della scuola

Il ministro vuole regalare la scuola ai privati: associazioni e patti territoriali cavallo di troia per fondazioni, corporation, enti di varia ispirazione ideologica.

Scuola pubblica é… il finanziamento unicamente statale, il pluralismo delle idee SANITÀ e SCUOLA Presìdi ospedalieri e strutture sanitarie sono vuoti e lasciati in malora, i consultori vengono chiusi.

Negli ospedali medici ed infermieri precarissimi ed esternalizzati, nelle università numero chiuso, nelle scuole “insegnanti Covid” usa-e-getta.

 

Ai ragazzi e bambini fa più male la mancanza di scuola che il Covid: la DaD aumenta ansia e depressione tra i ragazzi: 1/3 ha disturbi di tipo ansioso-depressivo, gesti autolesionistici, tentativi suicidari, disturbi alimentari, attacchi di panico, stati dissociativi importanti, depersonalizzazione e derealizzazione.

Scuola pubblica é…tutelare davvero la salute e il benessere dei più piccoli. È TORNARE IN PRESENZA! I 209 miliardi del Recovery Fund per l’Italia, a conti fatti, si ridurranno a solo 8 – 10 miliardi l’anno reali per 6 anni. Nella scuola verranno impiegati per la digitalizzazione. Lo Stato sconta 14-21 miliardi l’anno per la decontribuzione dei nuovi assunti, quasi tutti precari e licenziabili in qualsiasi momento.

Scuola pubblica é… investimenti strutturali

EMANARE SUBITO UN DECRETO PER LA RIDUZIONE DEL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE! Si può fare anche oggi, se c’è volontà politica.

Il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Istruzione devono dare seguito alle promesse fatte sulla priorità che vogliono assegnare alla Scuola: è il momento di dimostrarlo con i fatti.

Non invertire la rotta significa perseverare nella politica di distruzione della scuola pubblica che non si può non definire “criminale”. Privatizzare scuola e sanità vuol dire favorire la speculazione e l’arricchimento a spese della salute e della formazione dei cittadini e delle cittadine.

CANCELLARE LE CLASSI POLLAIO POTENZIARE E STABILIZZARE INSEGNANTI, ATA, EDUCATORI E PERSONALE SCOLASTICO REPERIRE E METTERE IN SICUREZZA GLI SPAZI NECESSARI PER UNA DIDATTICA DI QUALITÀ

Queste misure sono indispensabili per rendere sicure e umane le scuole.

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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