ULTIM’ORA / QUESTA NOTTE ISRAELE HA SFERRATO UN VIOLENTO ATTACCO CONTRO I PALESTINESI. LA SITUAZIONE E’ DRAMMATICA, CENTINAIA DI VITTIME CIVILI: “Tutti i bambini hanno paura…Non ce la facciamo più”

| 14 Maggio 2021 | 1 Comment

di Giuseppe Puppo______

LE NOTIZIE

Questa notte, la quinta di questa nuova guerra, di questa drammatica spirale di violenza in cui è ricaduto il Medio Oriente, Israele ha attaccato la Striscia di Gaza, controllata dai Palestinesi.

Da cinque giorni praticamente si combatte a Gerusalemme, dove è ricominciato tutto in seguito alle proteste della popolazione seguite a una nuova occupazione militare di una zona della città e alla pretesa israeliana di costruire nuovi insediamenti per i propri “coloni” scacciando gli arabi.

I Palestinesi hanno risposto lanciando centinaia di razzi verso il territorio israeliano.

Massiccia reazione dell’aviazione israeliana che ha colpito insediamenti civili dove si sarebbero nascosti “terroristi” , provocando almeno centoventi vittime, fra cui donne e bambini.

Fra gli Israeliani ci sono stati nove morti.

Questa notte è scattata un’ ulteriore intensificazione degli attacchi aerei.

Contrariamente a quanto annunciato, le truppe di terra non sono entrate nella Striscia di Gaza, almeno: non lo hanno ancora fatto, ma sono ammassate al confine, da dove si uniscono ai bombardamenti aerei, con colpi scagliati dall’artiglieria e dai carri armati.

Colpite in particolare le città di Gaza City e di al-Fakhari, a est di Khan Yunis.

Nella città di Lod si continua a combattere strada per strada fra la popolazione arabo-israeliana e quella di religione ebraica.

Sul fronte diplomatico, al momento, a questa mattina, non ci sono spiragli per un ‘cessate il fuoco’.

L’ Onu è bloccata dai veti americani su nuove risoluzioni del Consiglio di sicurezza.

FONTI: BBC, REUTERS, CNN, AL JAZEERA.______

 

IL COMMENTO

Del resto, sono decine le risoluzioni dell’Onu contro Israele rimaste in tutti questi anni carta straccia.

Ed è un secolo che si parla della creazione di uno Stato ebraico in Palestina. Una realtà storicamente consolidata, ormai, anche se dal 1948, da quando fu effettivamente concretizzata, in tutta l’area non c’è stata praticamente mai più pace.

Israele via via è diventato sempre più grande e sempre più agguerrito.

Uno Stato Palestinese, l’altra altrettanto legittima aspirazione uguale e contraria, non ha trovato uguali possibilità.

Ormai, la situazione è diventata un guazzabuglio pressoché inestricabile.

L’Occidente in buona sostanza appoggia politicamente Israele, che si difenderebbe dai “terroristi”.

Ora, se qualcuno avesse occupato militarmente la terra dove sono nato; avesse distrutto la casa dei miei genitori; mi avesse deportato in un campo profughi; continuasse a bombardare le abitazioni dei miei fratelli; ai miei figli avesse bruciato finanche i libri; ecco, probabilmente sarei diventato anche io un “terrorista”.

La Russia prova a mediare, senza successo.

L’Unione Europea non ha una politica estera.

L’Italia non ha una politica estera, pur in un’area così vicina e strategicamente fondamentale come quella del Mediterraneo.

Sui commenti dei partiti politici italiani, meglio stendere quel pietoso velo, largo ed uniforme, del silenzio.

Rimane il dolore delle popolazioni civili, perché non ci sono guerre giuste, mai, le guerre sono solo e sempre lutti, sofferenze, lacrime e sangue.

Fra le foto che i media internazionali stanno diffondendo in queste ore, ce ne sono due che spezzano il cuore.

Nella prima, pubblicata dalla REUTERS, si vede una madre palestinese che guarda straziata due bambini piccoli che dormono su un tappeto steso per terra; la dida riporta le sue parole: “Ci sono molti bombardamenti e tutti i bambini hanno paura. Anche noi adulti siamo stati in guerra sin dall’infanzia. Abbiamo paura e non ce la facciamo più”.

La seconda, resa nota dalla CNN, che credo di poter riprendere, al di là dei diritti di copyright, come ho fatto qui sopra, per il suo valore emblematico, di testimonianza storica, non ha bisogno di note esplicative: è stata scattata ieri a Gaza City, ai funerali di una giovane mamma, Reema Telbani, e di Zaid, il suo bambino di 5 anni, vittime di uno dei tanti bombardamenti degli aerei israeliani.

 

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Giovanni ha detto:

    ottimo articolo

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