LA FESTA NOSCIA COME RINASCITA DELLA CITTA’

| 8 Giugno 2021 | 3 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere comunale del centro destra Giorgio Pala ci manda il seguente comunicato______

Il Covid19 inizia, lentamente, a diventare un triste ricordo: i dati relativi a positivi e ricoverati scendono vertiginosamente giorno dopo giorno, non solo grazie al clima più caldo ma anche per merito di una campagna vaccinale che ha già superato il 40% della popolazione.
Di pari passo, iniziano le riaperture (“irreversibili”, come le ha definite il premier Draghi) che coinvolgono tutti i settori del Paese.
A questo punto, come discusso ieri in Commissione Controllo, è d’obbligo iniziare subito a programmare la nostra Festa Patronale 2021, affinché segni la “rinascita” della nostra città.
Sogno di rivedere la processione dei nostri Santi, le tante bancarelle sparse per le vie della città, le bellissime giostre che attraggono ogni anno grandi e piccoli: Lecce, mai come ora, ha di nuovo bisogno di tutto questo.
Ma non solo: con l’occasione, come dico da anni, sarebbe stupendo coinvolgere tutti i nostri artisti locali affinché possano concorrere alla programmazione della Festa… dai djs ai cantanti, dagli attori agli scrittori, Lecce è piena di eccellenze mai coinvolte fino ad oggi !
Chiediamo dunque all’Amministrazione e alla Curia di incontrarsi subito per programmare la nostra Festa Patronale: le disposizioni nazionali sono evidentemente tendenti verso ogni tipo di riapertura, dunque non c’è tempo da perdere!

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (3)

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  1. Giorgio Pala, consigliere comunale centro destra - tramite mail ha detto:

    SCIVOLONE SULLA FESTA PATRONALE: L’AMMINISTRAZIONE CI RIPENSI

    Apprendo con tristezza la decisione della Curia, subito seguita dal Comune, di sospendere anche quest’anno la celebrazione della Festa di Sant’Oronzo.
    Un’occasione persa, perché poteva essere una vera e propria rinascita per la nostra città dopo più di un anno di logoramento pandemico.
    Ma, soprattutto, una decisione incoerente: i contagi sono al minimo, tutta Italia è in zona bianca, siamo quasi giunti all’immunità di gregge, entro l’1 Luglio sono programmate tutte le riaperture… eppure ci spaventiamo di una processione religiosa, di qualche bancarella e di un’area per le giostre?

    Questa scelta ha del ridicolo ed invito l’amministrazione a ripensarci, venendo incontro alle esigenze dei leccesi ed istituendo almeno due aree, delimitate e nel rispetto della sicurezza: una per le bancarelle e una per i giostrai.
    Basta far pagare ai poveri commercianti le conseguenze di un’epidemia ormai quasi debellata.
    Sant’Oronzo, nonostante ciò che qualcuno possa pensare, non è appannaggio esclusivo della Curia o dell’Amministrazione Comunale.
    Sant’Oronzo è dei Leccesi.

  2. Wojtek Pankiewicz, Valori e Rinnovamento - tramite mail ha detto:

    PANKIEWICZ, “VALORI E RINNOVAMENTO”, APPELLO AL SINDACO E AL VESCOVO : SALVIAMO LA FESTA DI SANT’ORONZO DI QUEST’ANNO

    Processioni e riti sacri rappresentano un momento di incontro per le comunità, ma anche un modo per promuovere il territorio. Sussistono, cioè, aspetti religiosi, sociali ed economici.

    Il culto per Sant’Oronzo rappresenta il fattore identitario più profondo e importante della nostra comunità cittadina. La grande devozione per Sant’Oronzo non è mai venuta meno nei leccesi. Il 24, 25 e 26 agosto, Lecce ogni anno si unisce gioiosamente attorno al suo Santo patrono.
    “Valori e Rinnovamento” desidera alimentare e valorizzare tutto questo che poi si traduce in crescita della nostra comunità cittadina, non solo religiosa, ma anche morale, culturale e civile.
    Mai come quest’anno, con l’epidemia quasi debellata, ci sarebbe la voglia di fare festa insieme, ritrovandoci come ogni anno, per le strade di Lecce a onorare i nostri patroni Sant’Oronzo, Giusto e Fortunato, riscoprendoci comunità cittadina e cristiana e salvaguardando le nostre tradizioni popolari alle quali noi di “Valori e Rinnovamento” siamo molto attenti.

    Purtroppo l’attuale situazione sanitaria continua a condizionare il nostro modo di vivere, non è quindi possibile ipotizzare una Festa in piena regola. Tuttavia, da una parte la voglia di rinnovare anche quest’anno la devozione ai nostri Patroni, che continuano a proteggerci, attraverso un programma di eventi religiosi , che comprenda pure la processione, ci induce a rivolgerci con fiducia al nostro carissimo Arcivescovo, Mons. Michele Seccia ; dall’altra la voglia di fare i festeggiamenti civili, offrendo così pure un’opportunità economica, con indubbie ricadute positive di carattere turistico, per il settore delle feste patronali con tutto l’indotto che dà lavoro a migliaia di persone, ci induce a rivolgerci all’Amministrazione comunale, affinchè promuova quanto auspicato dai più, che nel pieno rispetto delle linee guida nazionali e regionali preveda in sicurezza una festa patronale con tutto il suo programma civile dalle luminarie alle casse armoniche, dalla banda ai fuochi, dalle bancarelle ai concerti, alle giostre e tutto il resto.

  3. Giorgio Pala, consigliere comunale centro destra - tramite mail ha detto:

    PALA E FINAMORE: L’AMMINISTRAZIONE PRESENTI SUBITO UN PROGRAMMA PER LA FESTA PATRONALE

    È di pochi giorni la nota dell’ArciVescovo Seccia che, sicuramente dopo aver ascoltato con attenzione le numerose sollecitazioni da parte del leccesi, ha scelto di procedere ad una Festa Patronale tendente alla “normalità” che manca ormai dal 2019.

    Saranno infatti celebrate messe all’aperto e saranno installate luminarie, mentre la banda musicale allieterà le vie della città.

    L’apertura ad una Festa di rinascita, dal punto di vista religioso, non deve tuttavia far cullare l’amministrazione Salvemini, da sempre “pigra” nei confronti della più importante tradizione leccese.
    Mai come ora, soprattutto in una fase post-pandemica, sarebbe opportuno dare un ulteriore segnale ai cittadini leccesi e ai tanti commercianti coinvolti: si stili dunque un programma civile, da affiancare a quello religioso, per realizzare una Festa Patronale degna di questo nome.

    Si creino, sia pure in forma sobria e con accessi contingentati, aree dedicate alle bancarelle e alle giostre, nel rispetto delle normative nazionali.
    Tutti i Comuni italiani stanno procedendo in questo modo: Lecce non sia, per l’ennesima volta, maglia nera.

    Lecce, 07/07/2021

    Giorgio Pala
    Antonio Finamore

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