FRODI IN AGRICOLTURA, ”un comitato d’affari” IN REGIONE

| 11 Novembre 2021 | 0 Comments

(e.l.)_____

Dalle prime luci dell’alba, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari (nella foto)  ha eseguito un’ordinanza emessa dal competente gip del locale Tribunale applicativa della misura cautelare personale nei confronti di sei persone, di cui una in custodia cautelare in carcere e cinque agli arresti domiciliari, nonché del sequestro diretto e per equivalente ai fini della confisca di beni a carico di quattro imprese per un valore di circa 2 milioni euro.

Le accuse sono di tentata concussione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche commessi a Bari e in provincia di Foggia nel periodo 2012 – 2020.

Sono, complessivamente, ventuno le persone indagate, di cui tre pubblici ufficiali (tra dirigenti e funzionari) della Regione Puglia, dieci imprenditori operanti nel settore agricolo-forestale in provincia di Foggia e otto consulenti agronomi. Rispondono, invece, per responsabilità amministrativa dell’ente quattro imprese in relazione al reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche commesso dai rispettivi rappresentanti legali nel loro interesse e a loro vantaggio.

L’indagine era stata avviata a seguito della denuncia sporta nel febbraio 2020, presso un Reparto della Guardia di Finanza, da un libero professionista nella quale segnalava che – nell’ambito dell’esecuzione dell’incarico di progettazione e direzione lavori conferitogli da un’azienda agricola con sede in provincia di Foggia – aveva ricevuto da un funzionario della Regione Puglia, in servizio nel capoluogo dauno, una richiesta di denaro per la risoluzione di “problematiche” inerenti alla consegna della documentazione oltre i termini previsti dal bando relativo al Programma di Sviluppo Rurale.

 

Le complesse indagini svolte hanno consentito di disvelare l’esistenza di un comitato d’affari composto da funzionari della Regione Puglia, imprenditori agricoli e consulenti agronomi di loro fiducia operanti in provincia di Foggia nel settore della silvicoltura, che aveva come obiettivo l’illecito conseguimento degli aiuti economici erogati dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Puglia.

 

 

Nel presente procedimento è indagato a piede libero per le ipotesi delittuose di rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e favoreggiamento personale, un dirigente della Regione Puglia in servizio presso il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale, e superiore gerarchico dei citati funzionari regionali, il quale – dopo avere ricevuto da un tecnico agronomo precise informazioni in ordine alla commissione di fatti reato posti in essere dai due funzionari (che avrebbero formulato “richieste estorsive” in relazione all’istruttoria delle domande di partecipazione ai bandi regionali riguardanti il P.S.R.) – avrebbe omesso di farne denunzia alle competenti Autorità e avrebbe rivelato tale riservata notizia ai citati due funzionari, così anche aiutandoli ad eludere le investigazioni dell’Autorità.

Category: Cronaca

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