ARRIVANO LE TALEE

| 15 Novembre 2021 | 0 Comments

A LECCE DOMENICA 21 UNA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELL’ALBERO DENSA DI SIGNIFICATI, VOLUTA COSI’ DALLE ASSOCIAZIONI CITTADINE PER IL VERDE URBANO. A leccecronaca.it PARLA BRUNO VAGLIO: “vogliamo mettere ordine in una questione che è stata finora colpevolmente sottovalutata” 

(g.p.)______Una celebrazione diversa da tutte le altre, intensa nel programma e densa di significati, fra le tante che si tengono in occasione della giornata nazionale dell’albero, prevista per domenica prossima, 21 novembre.

L’ha organizzata a Lecce il Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano, sigla che raggruppa una dozzina di associazioni.

Si chiama “Talee”, non a caso: la talea è il frammento di una pianta appositamente tagliato e sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare, il più delle volte si tratta di un rametto destinato a radicarsi.

Si tratta di  “una camminata con gli alberi, in cinque tappe, per le vie del centro: caratterizzata da dialoghi, musiche e racconti”, come spiegano gli organizzatori. Con, dice, non per, e nemmeno questo è un caso: gli alberi sono esseri viventi nostri fratelli.

Così li considerano al Coordinamento: “gli alberi producono benessere per l’uomo e per l’ambiente. Essi sono patrimonio della comunità e la loro eliminazione certa è un atto irreversibile, che comporta un danno altrettanto certo e irreparabile.

Gli alberi hanno soprattutto valore per se stessi, se consideriamo che sono esistenti, senzienti, viventi, a prescindere dall’umana necessità e opinione. Per questo insostituibili”.

 

Nell’occasione verrà illustrato il vero e proprio ‘Manifesto per gli alberi e il verde urbano di Lecce’ preparato per l’occasione dalle associazioni, che però si pongono per domenica anche un obiettivo pratico: la richiesta all’amministrazione comunale di dotarsi dei tre strumenti di settore indispensabili per la cura degli alberi e degli ecosistemi urbani, vale a dire il Censimento del verde, il Regolamento del verde e il Piano del verde.

 

Il programma della manifestazione, in collaborazione con BookCity Lecce e Rosantina, campagna del Sud, prevede il ritrovo in piazza Libertini, nei pressi della porta posteriore del castello Carlo  V, alle 10.00.

Proseguirà verso la Villa Comunale alle ore 10.30: qui il tema è l’ozio urbano, ovvero i nostri fratelli alberi come indispensabili compagni della vita ricreativa e meditativa.

Terza tappa alle 11.00 in Piazza Mazzini, in cui si affronterà con interventi critici e piccole performance il tema “alberi come arredo urbano o come concittadini?”.

Quarta tappa alle 11.30 in Piazza Ludovico Ariosto, dove ci saranno confronti sul tema degli alberi come risorsa o come impedimento.

La camminata si concluderà al Parco dei Bambini, in viale Giovanni Paolo II, alle 12.00, con il tema “l’albero che non c’è”: infatti, il percorso si chiude simbolicamente nei pressi dell’aiuola che ospitava il pino maturo e sano, estirpato per puro errore burocratico, come hanno spiegato dall’amministrazione comunale.

 

Su questa iniziativa, ma anche su qualche altra cosa ancora, approfittando delle sue competenze, leccecronaca.it ha intervistato uno degli organizzatori, Bruno Vaglio (nella foto di copertina), 56 anni, dottore agronomo di Nardò che vive a Galatone, e che ringraziamo per aver accettato il nostro invito.

– Perché avete sentito la necessità di preparare un documento teorico?

 

– Con il nostro manifesto vogliamo mettere ordine in una questione che è stata finora colpevolmente sottovalutata, non considerando che è direttamente collegata alla vivibilità urbana.  Non è insomma un qualcosa di secondario, come purtroppo viene considerato.

 

– ‘Errori burocratici’ a parte, qualche ‘potatura’ che si vede in città, sopratutto tanti abbattimenti di cui sfugge, almeno a me, la ragione, lasciano perplessi, come quelli fatti davanti il piazzale dello stadio di Via del Mare…

– Davanti alo stadio hanno fatto uno sterminio che lascia sgomenti.

 

 

– C’è un tipo di albero che in città giova più degli altri?

– No, l’albero giusto al posto giusto, questo è il migliore. 

 

– Il governo annuncia un piano per ripiantare alberi, ma intanto continuano le eradicazioni degli ulivi, ora la Regione Puglia vuole abbatterne altri mille nei pressi di Ostuni. Lei che idea si è fatto della questione Xylella?

– Credo che sia una questione complessa. Non è che arriva all’istante…E’ stata favorita de decenni di mala gestione del territorio e dell’ecosistema rurale.  In condizioni simili una patologia di questo genere, che oggi con la globalizzazione è favorita dagli scambi che si hanno continuamente, ha trovato le condizioni ideali per attecchire in un territorio depauperato.

 

– Se vogliamo dirla tutta, sono dati di fatto oggettivi, un territorio che ha il triste primato nazionale della desertificazione…

– Perché qui partiamo da una matrice territoriale costituita da ulivi, attaccata dall’impiego di pesticidi e ferita da una gestione irrazionale protrattasi per lunghi anni, ecco spiegato il vuoto, il deserto…

 

– Certo piantare alberi non basta, per quanto sia fondamentale al nostro benessere, per affrontare l’emergenza climatica. Lei come valuta i risultati della recente conferenza di Glasgow? E’ stato davvero solo un bla bla bla?

– Per affrontare l’emergenza climatica non possiamo guardare solo al nostro giardino. La comunità internazionale deve guardare ai giardini dei Paesi che continuano a inquinare per necessità economiche e, per farli smettere, deve offrire loro adeguate compensazioni, altrimenti non ne usciamo vivi.

 

 

Category: Cronaca, Cultura, Eventi

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