ARTE / GLI ORI DI TARANTO E I SERPENTI DI GORI

| 7 Aprile 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo _____

“L’età dell’oro (la muta)” è il titolo della mostra di Federico Gori (nella foto) –  a cura dì Eva Degl’Innocenti e Lorenzo Madaro – che si inaugura venerdì 8 aprile, alle ore 10.30, a Taranto, all’interno del Museo Archeologico Nazionale, in via Cavour 10 (dal martedì al sabato dalle 8.30 alle ore 19.30, ultimo ingresso prenotabile 17.30).

 

 

Diciamo subito che questa mostra sorprenderà e incuriosirà il pubblico: personalmente non amo i rettili in genere ma questa sorta di simbiosi col mondo e con la cultura, ha rivelato aspetti poco conosciuti della nostra psiche.

L’età dell’oro (la muta), opera pensata e progettata da Federico Gori appositamente per il MArTA  è costituita da una teca in legno e vetro trasparente strutturata su più livelli, contenente una serie di sculture in oro, argento, bronzo, rame e ferro, realizzate a partire dall’esuvia di ventotto serpenti.

La scelta dei metalli riflette la successione delle età delineata ne ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo e si lega fortemente con gli Ori di Taranto da cui l’opera trae ispirazione diretta. L’esuvia del serpente è qui assurta ad elemento simbolico di mutazione, nel suo significato più profondo: la capacità rigeneratrice della natura e delle sue creature.

“L’opera site-specific di Federico Gori entra a far parte delle collezioni permanenti del museo MArTA, con un dialogo tra patrimonio archeologico e creatività contemporanea di grande suggestione e contribuendo alle stratificazioni di senso e significati di questo luogo di memorie” – commenta la direttrice del MArTA Eva Degl’Innocenti.

“La mostra di Federico Gori è anche l’occasione per investigare la collezione archeologica del museo attraverso lo sguardo di un artista contemporaneo” – nota il curatore della mostra Lorenzo Madaro.

L’opera prodotta da Federico Gori, 45 anni, di Prato, è una scultura che unisce il tempo e lo spazio, epoche storiche lontanissime unite da ideali globali. Al centro di questo intimo itinerario di conoscenza c’è infatti il tempo, che si declina con diverse temperature concettuali e visive.  forme di comunicazione radicali nel loro essere volutamente essenziali.

Category: Cultura, Eventi

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