DIARIO DEL GIORNO / LUNEDI’ 18 APRILE 2022
Buongiorno!
Oggi è domenica 18 aprile 2021.
San Galdino.
La nostra amica Barbara Tornese festeggia il suo compleanno: tanti auguri!
Lunedì dell’ Angelo, Pasquetta.
Civilmente il lunedì di Pasqua è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel Dopoguerra, e che è stato creato per allungare la festa della Pasqua, così come è avvenuto per il 26 dicembre, indomani di Natale o il Lunedì di Pentecoste (giorno festivo in Alto Adige e quasi in tutta Europa).
Il lunedì dell’Angelo, in Italia, è un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme con parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata, pic-nic sull’erba e attività all’aperto.
Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti ad Emmaus. Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori porta”.
Il 18 aprile 1973, a fronte degli indizi e riscontri raccolti, per la strage di Primavalle, in cui tra gli altri venne bruciato vivo un bimbo di 10 anni, vennero spiccati tre mandati di arresto per i presunti responsabili, aderenti a ‘Potere Operaio’: Achille Lollo, Marino Clavo e Manlio Grillo. Mentre Lollo venne subito catturato quello stesso giorno, gli altri riuscirono a sfuggire all’arresto e si diedero alla latitanza, riparando in Svizzera.
Nella notte del 16 aprile 1973, si recano presso l’abitazione di Mario Mattei, netturbino e segretario del Movimento Sociale Italiano della sezione Giarabud del quartiere popolare di Roma. Alle 3 di notte, versarono cinque litri di benzina sotto la porta d’ingresso dell’appartamento abitato dalla famiglia composta da Mattei, dalla moglie Anna Maria e sei figli, al terzo piano delle case popolari di via Bernardo da Bibbiena 33. In pochi minuti divampa l’incendio in tutto l’appartamento. Mario Mattei riuscì a scappare gettandosi dal balcone, la moglie Anna Maria e i due figli più piccoli, Antonella di 9 anni e Giampaolo di soli 3 anni, riuscirono a fuggire dalla porta principale quando il fuoco cominciò a diffondersi. Lucia di 15 anni grazie al padre si calò nel balconcino del secondo piano e da lì si buttò, presa al volo dal Mattei già a terra nonostante le ustioni sul suo corpo. Silvia, 19 anni, si gettò dalla veranda della cucina: batté la testa sulla ringhiera del secondo piano, la schiena sul tubo del gas, fu trattenuta per qualche istante dai fili del bucato e quindi finì sul marciapiede del cortile riportando la frattura di due costole e tre vertebre.
Gli altri due figli, Virgilio di 22 anni, e il fratellino Stefano di 8 anni, morirono bruciati vivi non riuscendo a gettarsi dalla finestra per scampare alle fiamme. Il dramma avvenne davanti ad una folla che si era radunata nei pressi dell’abitazione e che assistette alla morte di Virgilio, rimasto appoggiato al davanzale a cercare aiuto, e di Stefano, scivolato all’indietro dopo che il fratello maggiore che lo teneva con sé perse le forze. I corpi carbonizzati vennero trovati dai vigili del fuoco vicino alla finestra stretti in un abbraccio.
Per questo orribile delitto, furono condannati a 18 anni di carcere tre attivisti di Potere Operaio, Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo.
La sentenza di condanna emessa in secondo grado fu confermata dalla Cassazione il 13 ottobre 1987: essa passò dunque in giudicato.
Però la pena fu dichiarata estinta dalla Corte d’assise d’appello di Roma per intervenuta prescrizione.
Proverbio salentino: LI PARITI NU TENENU ECCHI E BITENU, NU TENENU RICCHIE E SENTENU
I muri non hanno occhi e vedono, non hanno orecchie e sentono.
Questo proverbio era un monito per quanti grandi o piccini pensavano di poterla fare franca, dopo aver commesso qualche cattiva azione, perché persino i muri hanno occhi ed orecchie, per vedere, sentire e naturalmente poi riferire.
E se questo era vero ieri, figuriamoci oggi che i muri sono pieni di occhi…elettronici.
Category: Costume e società