SALENTO FUOCO E FUMO / SUL CHE FARE ADESSO PER L’ EMERGENZA INCENDI A leccecronaca.it PARLA IL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA DAVIDE BELLOMO

| 13 Giugno 2022 | 0 Comments

 

di Flora Fina ______

“ Purtroppo, questa emergenza sta diventando fisiologica ogni istante, e dunque, la programmazione regionale dovrebbe prevedere quello che di norma dovrebbe essere insolito e inusuale, ma che purtroppo sta diventando per l’appunto fisiologico.

Non spetta a me dirlo, tuttavia, se c’è un sistema di associazioni a delinquere al di sotto di tutto ciò (il singolo piromane o un sistema mafioso ) questo lo stabilirà la magistratura. Resta il fatto che, ogni anno, per una ragione o per l’altra accadono questi incendi, sia nel Salento che nel foggiano.

Quello che dovrebbero fare le istituzioni è, dato che si tratta di eventi che si verificano per l’appunto a cadenza annuale, ciclici come le stagioni, essere profondamente consapevoli e di conseguenza prepararsi tempestivamente a tale sicura evenienza e prevedere così ciò che può accadere nell’immediato futuro ”.

 

Riferisce così Davide Bellomo, capogruppo e consigliere della Lega alla Regione Puglia, raggiunto telefonicamente questa mattina da leccecronaca.it in merito all’emergenza incendi che nelle ultime settimane continua ad affliggere la nostra regione, lasciando dietro di sé una scia di distruzione incontrollata e dal sapore amaro, non solo per le istituzioni, ma anche e soprattutto per quei cittadini che abitano e vivono i magnifici e salubri ecosistemi dei nostri territori.

 

L’ampio discorso, non riguarda solo e soltanto le singole istituzioni, il cui compito, come spiega lo stesso Bellomo è “ di prevedere  – un concetto diverso da prevenire – che un incendio stia per verificarsi e pertanto essere tempestivi nell’intervento”, ma si riferisce altresì a tutti i nuclei di una scala sociale ed istituzionale coinvolti in questo viziato ciclo di eventi che continuano a susseguirsi quasi violentemente e di conseguenza a discapito di tutti noi.

 

Tuttavia, tante sono le prospettive che emergono prepotentemente in tale contesto, in primis, come già ribadito, il leitmotiv della prontezza e del necessario incremento di uomini e mezzi per arginare e bloccare tempestivamente il dilagare di questa piaga ardente su tutto il territorio pugliese:

 

 

“ I rimedi non riguardano solo e soltanto la prevenzione, ma devono sintetizzarsi in un immediato attacco e intervento agli incendi stessi, e sappiamo che l’incendio più tarda ad essere arginato, più è difficile limitarne i danni, tuttavia questo aspetto cambia radicalmente se si è per tempo a conoscenza di un probabile incendio così da attivarsi e rendere tale devastazione non più così rilevantissima. ”

 

 

Previsione e prevenzione dunque, sono gli evidenti cardini alla base di quello che potrebbe essere un nuovo piano messo in atto dalle istituzioni, per arginare – si spera una volta per tutte – il vasto dilagare dei roghi, su cui attualmente ha deciso di indagare la magistratura, e che probabilmente, potrebbe in maniera celere bloccare già sul nascere altri eventi di stessa portata e con matrice di stampo mafioso, poiché  secondo lo stesso consigliere Bellomo (nella foto)

 

“ La prevenzione chiaramente sta nella cultura della legalità, come ad esempio nel cercare di creare più prodotto interno lordo in una regione, più risorse da poter finanziare e dunque di conseguenza per limitare le attività a delinquere.

Le associazioni di stampo mafioso, sono spesso e volentieri poliedriche nei loro affari, e di conseguenza anche nel fenomeno estorsivo, come ad esempio nei casi in cui il mafioso di turno, in presenza di un’altra azienda concorrente sul territorio fa sì che quest’ultima non possa più ulteriormente proliferare. Ebbene, un’associazione mafiosa essendo per l’appunto poliedrica agisce su più livelli: ciò attiene non soltanto per il caso degli incendi diffusi su tutto il territorio ma anche per altri fenomeni della stessa matrice e che sono intrinseci di una regione ”

 

Si evince dunque da queste importanti dichiarazioni, che, attualmente, la nostra personalissima situazione emergenziale, sia gravata, a più livelli e in più fasi, da tutti gli ingranaggi che in un modo o nell’altro, dovrebbero garantire il giusto funzionamento in primis sociale.

 

Emerge difatti in questo caso, che a scatenare eventi incendiari di vasta portata  – al di là della presenza di eventuali piromani ed associazioni a delinquere – è la stessa incuria di un alcuni coltivatori e proprietari terrieri che, talvolta, in un’ottica di “ latifondismo ” – come la definisce lo stesso consigliere Bellomo – decidono di non occuparsi più dei territori adiacenti e immersi nella macchia mediterranea, e che divengono così incolti e preda di facili roghi incontrollati, come ci spiega lo stesso capogruppo Lega:

 

“ Se parliamo delle campagne, come quelle ad esempio in cattivo stato manutentivo, c’è l’alta probabilità che la presenza delle sterpaglie favorisca il più facile propagarsi delle fiamme da un terreno ad uno adiacente, intensificando pertanto il fenomeno dei roghi. Una maggior cura e pulizia di questi terreni abbandonati a sé stessi in una maniera più adeguata, sicuramente rallenterebbe il fenomeno di deflagrazione e propagazione degli incendi ”

 

Una prima mossa dunque, deve partire dalla necessaria e fondamentale sensibilizzazione nei confronti della società tutta, e dell’agricoltore, primo gradino alla base di una lunga scala fatta di responsabilità civiche: è evidente che un terreno curato, privo di sterpaglie, non sarà mai la miccia pronta ad esplodere e pronta ad alimentare la devastazione di cui siamo attualmente tristi spettatori.

 

Tuttavia questo continua a non bastare: il passo successivo, come già ribadito in apertura, è senza ombra di dubbio la celerità degli interventi, di uomini e mezzi pronti a bloccare la dilagante devastazione che affligge senza sosta il nostro già martoriato Salento.

 

La prevenzione invece, è l’altro ottimo alleato per il contrasto ad un sistema distruttivo, poiché essa risiede soprattutto nella creazione e nel mantenimento di un prodotto interno lordo locale e regionale “ perché nel mondo in genere, dove c’è fame si tende a delinquere, dove c’è meno lavoro e meno cultura c’è delinquenza. I fenomeni, eccezion fatta per quelli storici radicalizzati, si possono prevenire per l’appunto così, aumentando le risorse che un territorio può offrire da sempre.

Dalle indagini in anni passati, si è messo in evidenza che spesso e volentieri gli incendi vadano di pari passo a condotte di tipo estorsivo, e le condotte di tipo estorsivo sono il core business dell’attività mafiosa, un fenomeno questo che deve essere previsto, arginato. Bisognerebbe essere dunque anche più vicini agli imprenditori, non per quanto riguarda un risarcimento del danno, bensì con immediate attività di intervento per rendere vane anche queste ipotesi estorsive  ”

Il punto focale della questione risiede pertanto in fattori diversificati su più livelli: quello sociale, quello legale, e di parimenti importanza, ecosistemico.

 

Sensibilizzare, predire, prevenire, trovare soluzioni concrete e attuative per risolvere e mettere fine a questa piaga sembrano essere concetti – da mettere in pratica – relativamente lontani, tuttavia “la  scintilla” che deve mettere in moto un sano meccanismo di risoluzione alla tragedia che il nostro habitat sta vivendo quotidianamente, deve nascere e trovare terreno fertile in una consapevolezza prima di tutto personale, per far sì che, ancora una volta, il genere umano e le sovrastrutture amministrative che egli stesso ha generato, possano non rimanere nuovamente indifferenti a tali e reiterate devastazioni.

 

La distruzione dell’ambiente è la distruzione di passato, presente e futuro, e nessuno mai potrà rimanere alienato da un tale sfregio, con il rischio conseguente di restare orfani di un ecosistema che oramai non ci apparterrà più.  ______

 

LA RICERCA nel nostro articolo del 9 giugno scorso

SALENTO FUOCO E FUMO / A leccecronaca.it PARLA IL CONSIGLIERE REGIONALE PAOLO PAGLIARO RIGUARDO I MEZZI DELLA PROTEZIONE CIVILE ABBANDONATI

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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