IL KOSOVO DEI POETI

| 22 Settembre 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______

 

È uno di quei luoghi, di quelle regioni che conosciamo, purtroppo, solo per la cronaca dei conflitti internazionali, in realtà non sapremmo indicarlo con precisione sulla carta geografica, se non con molta approssimazione. Per non parlare, poi, della conoscenza della cultura e della storia di questi angoli di mondo che, pure, hanno tanto da rivelarci. 

Sono i poeti, naturalmente, l’anima di queste genti. E ci desta piacevole meraviglia constatare come, ancora una volta siano le realtà più travagliate e sofferenti ad esprimere al meglio il dolore e lo sconforto delle vittime innocenti e gli aneliti più puri per la conquista di una ‘pace’ mai raggiunta e sempre più lontana. 

In questa raccolta edita da Besa (Poesia dal Kossovo, 168 pagine, 15 euro), è tracciata tutta la tragedia di un popolo scacciato dalla sua terra, umiliato e disperso nelle nazioni circostanti, privato del diritto di esistere. Qui, però,  rivive nella sua autentica cultura, nelle sue tradizioni, nei testi dei suoi poeti più rappresentativi: da Din Mehmeti ad Ali Podrimja, da Rodaslav Zlatanovic a Shefqet Dibrani, e sembra ritornare ossessiva la metafora del fuoco e del silenzio: da una parte il Kossovo come terra di fuoco e sciabole, dall’altra come luogo del silenzio di identità negata.
  

Le poesie dei poeti del Kossovo sono allora una sorta di vangelo e di memoria, ma appaiono anche come illuminazione profetica straordinaria.

   Sembrano scritte un attimo prima dell’esodo, un istante prima della scintilla che ha provocato l’incendio dei Balcani.

Category: Cultura

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