SCHLEIN PENSA AD UNA SCUOLA CHE FORMI ANTIFASCISTI, COME QUELLI CHE IMPEDIVANO A LUCIO BATTISTI DI CANTARE ”IL MIO CANTO LIBERO” ?

| 5 Marzo 2023 | 0 Comments

di Melcore Valerio_______Noi abbiamo conosciuto “L’EMANCIPAZIONE E LA CULTURA ANTIFASCISTA”, ci piacerebbe sapere se è la stessa che ha chiesto ieri la Schlein.
 Erano gli anni ‘70 e l’antifascismo militante, armato di P38, di molotov e di chiavi inglesi, massacrava davanti alle scuole, dentro le università nelle piazze e nelle strade, e persino dentro le abitazioni,  tutti quei ragazzi che non si sottomettevano alla follia ideologica del comunismo.
La scuola, i libri di testo, la televisione, ci avevano spiegato che l’antifascismo era la liberazione dalla dittatura, era la democrazia era la libertà..

Ma l’esperienza quotidiana che noi maturavamo nella società di allora era totalmente diversa, quelli che a vario titolo si professavano antifascisti erano tutti comunisti, e gli esempi ai quali si ispiravano erano feroci dittatori e sterminatori di popoli come Mao, Fidel Castro, Stalin, Ho Chi Minh, o terroristi, quelli che loro chiamavano guerriglieri come Che Guevara.
Ieri c’è stata una manifestazione nazionale a Firenze organizzata da CGIL, con la partecipazione dei Centri Sociali,  del PD e del M5 Stelle.  Erano presenti oltre ai tanti dirigenti del PD,  Fratoianni, Conte anche la neo-segretaria del PD  Schlein la quale ha dichiarato che:  “La scuola è il primo luogo di emancipazione e cultura antifascista”, quelle stesse parole che ci venivano narrate dalle istituzioni qualche decennio fa, mentre le strade e le piazze d’Italia venivano insanguinate dall’odio comunista.
La manifestazione di ieri è stata la risposta ad una scazzottata avvenuta davanti ad un liceo di Firenze tra ragazzi di destra e di sinistra, e dato che stavolta a prenderle sono stati i ragazzi del PD, la gioiosa macchina da guerra di cui il comunista Occhetto parlava, si è messa in moto, a dirigerla Landini segretario del Sindacato CGIL, con al seguito gli utili idioti della Uil e della Cisl, poi tutte le associazioni che grazie al PD in questi anni hanno ricevuti cospicui finanziamenti dallo Stato..
La gran cassa è partita da La7 a Repubblica, dal Corriere della Sera ai giornali del compagno-capitalista De Benedetti, alla Rai,  hanno trasformato una rissa a mani nude (come si vede dai filmati) tra avversari politici, in attacchi alla democrazia da parte di inesistenti squadracce fasciste.
Nella stessa giornata di ieri, mentre il PD sfilava a Firenze, i Compagni anarchici armati di tutto punto mettevano a ferro e fuoco Torino, aggredendo le forze dell’ordine e tanti inermi cittadini, sfondando vetrine di negozietti e creando il terrore tra i cittadini.

Ma per Landini e la Schlein, i sei ragazzini che si scazzottano mettono in pericolo la Costituzione del nostro paese, mentre le centinaia di anarchici che mettono bombe,  minacciano le istituzioni, si scontrano  con la polizia, distruggono attività commerciali e terrorizzano i cittadini, questi sono pacifici democratici che lottano per i diritti di un loro compagno terrorista, che fa lo sciopero della fame, perchè pretende che il 41 bis, ossia il carcere duro sia tolto ai capi mafia, quegli stessi che alcuni dirigenti del Pd hanno incontrato in carcere alcune settimane fa.
E così, mentre oggi le agenzie di stampa danno notizia della grande manifestazione antifascista, dell’incontro tra la nuova segretaria del Pd, che parla di lavoro senza aver lavorato neppure un giorno in vita sua, e Conte altro personaggio in cerca d’autore, ricorre l’anniversario della nascita del grande Lucio Battisti, che in questi giorni tutti i programmi televisivi lodano come il più grande cantante in assoluto del nostro paese. Se fosse ancora in vita avrebbe compiuto 80 anni.
In tanti hanno ricordato come la storia della canzone, il modo di scriverla e di interpretarla, sia cambiata completamente con l’arrivo sulla scena di Battisti.

Insomma Lucio Battisti ha rivoluzionato il modo di fare musica.
Peccato che nessuno ricordi, solo Mogol lo ha appena accennato, che gli antifascisti che ieri impedivano al Papa di tenere una lezione, che oggi impediscono ad intellettuali come Capezzone di parlare nelle università, l’altro ieri impedivano a Battisti di esibirsi nei concerti, e a Milano i compagni di Lotta Continua distribuivano volantini invitando i cittadini a “non comprare i dischi del cantante fascista Lucio Battisti”.
La Schlein, che a quanto pare non ha imparato nulla dalla recente sconfitta del suo partito, che ha puntato sull’antifascismo tutta la campagna elettorale, ed ha perso, è bene che sappia che la storia non ritorna e se lei pensa di chiudere la bocca a chi non la pensa come lei apostrofandoli come fascisti, e magari additandoli alla piazza come i nemici da zittire, ha fatto male i suoi conti. Gli italiani stavolta reagiranno.

Category: Costume e società

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