QUESTA NOTTE RITORNERA’ L’ ORA LEGALE. PURTROPPO…

| 25 Marzo 2023 | 0 Comments

(g.p.)______In attesa di novità, questa notte – di nuovo – ritornerà l’ ora legale. Da domenica 2  marzo, un’ ora in avanti, con le lancette dell’ orologio da spostare. Sarà così per più di sette mesi, fino a domenica 30 ottobre.

Pure i nostri ritmi di vita quotidiana saranno spostati un’ ora in avanti: non saranno più solari, normali, ma registreranno sfasature e sbavature lunghe ben sette mesi.

L’ ora legale è una convenzione che da decenni accettiamo meccanicamente e supinamente, senza che nessuno riesca a spiegare a che cosa essa serva.

Dicono che consenta di risparmiare energia.

In realtà, non c’è stato mai nessuno studio scientifico dimostrativo e basta esercitare la logica per capire che già questo non è vero, perché il presunto “risparmio” che si avrebbe posticipando di un’ora le attività necessitanti di energia elettrica si annulla protraendole di un’ora la sera stessa, o anticipandole al mattino, come avviene nei fatti.

Poi, anche i dati empirici e quindi risibili portati a sostegno dell’ora legale, quantificano in poco più di un euro in sette mesi il risparmio pro capite degli Italiani, il che fa poi incazzare.

Viceversa, sono documentati nella letteratura scientifica i danni fisici e psicologici apportati alla maggioranza degli individui, specie anziani e bambini. Più tanta ansia e tanti fastidi. Senza contare i danni economici per chi, come gli agricoltori, lavora all’alba., o studia.

E allora?

Bisogna abolirla, e cercare di trovare il sistema per farlo.

Alcuni biologi hanno scritto al Parlamento europeo chiedendone l’abolizione.

La richiesta si basa sullo studio dell’European Society for Biological Rithms “Evidence-based approach to evaluating Daylight Saving Time (DST): The relevance to our Biological Clock”, in cui si mostrano i disturbi legati al cambio di orario che, secondo gli esperti, potrebbero protrarsi fino a sette mesi dopo il passaggio all’ora legale.

In Italia solamente il Codacons, associazione di consumatori, ha prodotto documentazione e, soprattutto, ha avanzato una richiesta in tal senso.

Ovvio, nella situazione attuale – non sarebbe ammissibile il cambiamento in un solo Paese – l’ unica via praticabile è quella del Parlamento Europeo. Bisognerà ‘lavorare’ sugli eurodeputati. E bisogna iniziare subito ad uscire dalla menzogna e dalla convenzione che ci soffocano.

La questione è di competenza dell’Unione europea, in base alla direttiva 2000/84/CE. La Commissione europea sta valutando se abolire il cambio fra estate e inverno. Si tratta di scegliere se tenere costantemente l’ora invernale, oppure l’ora estiva.

Tra il 4 luglio 2018 e il 16 agosto 2018 sul sito della Commissione europea si è svolta una consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all’ora legale, in cui, tra le domande, nel caso di abolizione del cambio orario veniva posta l’alternativa tra il mantenere sempre l’ora solare o il mantenere sempre l’ora legale.[31] La consultazione ha ottenuto 4,6 milioni di risposte – il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE.

Ma non è scaturito niente di concreto.

E ora, d’accordo, c’è ben altro a cui pensare… Sì, però…

Category: Costume e società, Cronaca

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