LA SPERANZA, ULTIMA DEA DI UMANITA’ E I MAL DI PANCIA DI NETANYAHU
di Giuseppe Puppo __________
Questa mattina – lo avevano già fatto, insieme a tutta una serie di nefandezza inenarrabili, come le bombe su chiese, scuole e ospedali – i militari israeliani hanno di nuovo sparato sui civili affamati che a Gaza aspettavano i convogli degli aiuti umanitari loro destinati, provocando ottantaquattro altri morti.
Altre decine di morti ammazzati, specie donne e bambini, che si aggiungono a quelli dei giorni, delle settimane e dei mesi scorsi, arrivati a oltre sessantamila vittime.
Come si fa a sparare su donne e bambini affamati che reclamano un pezzo di pane?
Non spararono, gli occupanti Spagnoli a Milano nel 1628, sul popolo che protestava, come narra Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi: si limitarono a proteggere i forni e ad arrestare quelli che ritenevano i capi della rivolta, fra i quali il povero Renzo, ma non spararono.
Oggi, di nuovo, hanno sparato gli Israeliani, prova decisiva del buio ideologico calato sull’Occidente, nelle sue guide politiche impotenti, disperate e disperanti, capaci solo di provocare una corsa gli armamenti, cioè ai fabbricanti e ai mercanti di armi, contro il ‘pericolo’ che sarebbe costituito dalla Russia, mentre invece è la confusione mentale che alberga nelle loro menti, il vero pericolo, non la Russia.
E’ la follia di un orrore senza fine, cui il mondo assiste in bilico fra rassegnazione, impotenza e indifferenza.
Finanche i soldati israeliani si ribellano come possono e come non potrebbero a questo orrore mai visto nella pur lunga e atroce lista degli errori della guerra nella storia del genere umano: molti stanno rifiutando l’arruolamento obbligatorio, quattro solo nell’ultima settimana si sono suicidati, non reggendo alla situazione.
Finanche alcuni media americani ormai apertamente definiscono il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “un pazzo”, rilanciando voci dell’amministrazione presidenziale che imputano a Donald Trump di non riuscire a fermarlo.
Per chi è credente, questa notte ci ha provato Dio, quello dei Cattolici, dei Musulmani o degli Ebrei poco importa.
Per chi non è credente, da medico o da psicologo piacerà credere che si sia trattato di un malore psicosomatico dovuto ad un processo interiore di consapevolezza.
Come hanno informato dispacci d’agenzia, citando quali fonti dirette le autorità militari:
“questa notte Benjamin Netanyahu ha avuto una gastroenterite provocata da cibo avariato…Dopo sentirsi male durante la notte, è stato esaminato a casa sua dal professor Alon Hershko, capo del dipartimento di medicina interna di Hadassah Ein Kerem, e gli è stata riscontrata un’infiammazione intestinale dovuta a cibo avariato. Le sue condizioni sono state definite buone, ma gli sono state prescritte flebo per la disidratazione conseguenza dell’intossicazione. Il primo ministro dovrà stare a riposo per i prossimi tre giorni e gestirà gli affari di stato da casa”.
Forse, si tratta solo di un pretesto per non andare a deporre domani al processo interno in cui è imputato per corruzione e quindi allungarne i tempi.
Forse, i mal di pancia li ha avuti veramente.
Ecco, piacerà credere a chi è credente che si sia trattato di un avvertimento divino, e a chi non è credente che si sia trattato di rimorso, dunque di un inizio di salvezza.
La speranza di tutti è che in questi tre giorni di riposo forzato a casa sua, a Benjamin Netanyahu ritorni la ragione, il rimorso, un briciolo di umanità e dia ordine ai suoi di cessare il fuoco, quanto meno di smettere di sparare su donne e bambini affamati.
Intanto noi, tutti noi, non perdiamo la speranza, Ultima Dea alla quale voltarci e restiamo umani.
Ha scritto ieri sul suo diario di Facebook un politico salentino buono, capace e sensibile quale è Antonio Leo:
“Colpire gli innocenti non è mai giustificabile…Di fronte a questa barbarie, non possiamo tacere. La voce della coscienza, della fede e dell’umanità deve levarsi con forza. La pace non è un’utopia: è l’unica via possibile per restare umani”.
Ecco, questo. Esattamente questo.
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica
Ottimo pezzo, molto equilibrato nonostante la precisa descrizione dell’ orrore, della mattanza per mano di un uomo disumano.