LA MEMORIA CONDIVISA. PURE LE RADICI SALENTINE. IL RICORDO DEI MINATORI MORTI L’ 8 AGOSTO 1956 A MARCINELLE
(Rdl) ____________
Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Si trattò di un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica. L’incendio, sviluppandosi inizialmente nel condotto d’entrata d’aria principale, riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani. Molti di loro erano salentini.
Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell’UNESCO.
L’inchiesta giudiziaria fu condotta dal magistrato Casteleyn con alcune stranezze evidenti. Il processo in primo grado si svolse a Charleroi dal 6 maggio 1959 al 1º ottobre 1959. Il dibattimento diventò una battaglia di perizie di cui pochi, Corte compresa, erano in grado di capire qualcosa. Alla fine, i 5 imputati furono assolti. In appello, davanti alla 13ª Camera di Bruxelles, una sola condanna fu pronunciata, quella dell’ingegnere Calicis, condannato a 6 mesi con la condizionale e a 2 000 franchi belgi di multa. La società Bois du Cazier venne condannata a pagare una parte delle spese e a risarcire, per circa 3 milioni di franchi, gli eredi delle vittime che non erano loro dipendenti. Fu fatto ricorso in Cassazione. La fine della vicenda giudiziaria avvenne il 27 aprile 1964 con un accordo tra le parti. ___________
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 69° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 23ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ha inviato oggi il seguente messaggio:
Come ogni anno, si rinnovano ricordo e commozione per la tragedia di Marcinelle, in cui persero la vita duecentosessantadue minatori, centotrentasei italiani, vittime di un fatale incidente sul lavoro.
Un tributo che si estende a tutti i lavoratori italiani deceduti in luoghi lontani dall’Italia, prevalentemente per stato di necessità, lavoratori che seppero contribuire con impegno, onestà e dedizione alla prosperità dei Paesi che li accolsero. Dal 2001, la data dell’8 agosto è riconosciuta come la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
I gravi fenomeni in atto in diverse aree del mondo, da quelli climatici, ai conflitti in atto, spingono all’incremento di flussi migratori non volontari, fattori che, spesso, innescano conseguenze con significative ricadute demografiche e sociali, sulle stesse condizioni di lavoro.
La tutela dei lavoratori, la lotta contro ogni forma di sfruttamento restano un’urgente necessità, che risponde a princìpi di civiltà, a un dovere universale.
Marcinelle, come ogni altro tragico evento che ha segnato la storia dell’emigrazione italiana, evoca il dovere di promuovere la dignità del lavoro in tutte le sue manifestazioni, affinché quanto accaduto non debba ripetersi in futuro.
La Repubblica è grata a tutti i connazionali che hanno recato i valori del lavoro italiano fuori dai confini nazionali, aiutando anche lo sviluppo del proprio Paese
In questa giornata rinnovo ai familiari e ai cari di quanti perirono al Bois du Cazier – e in ogni altro luogo in terra straniera – sentimenti di vicinanza e partecipazione.
Roma, 08/08/2025 (II mandato)
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