UN PAIO DI DOMANDE ALLE AUTORITA’, ANZI UN TRIO

| 7 Gennaio 2018 | 1 Comment

 

(g.p.)______Il Comitato No Tap ha appena diffuso sui social, su cui, da alcune ore, oggi in molti dibattevano della questione, ma senza elementi riscontrabili, il seguente comunicato, che dà adesso indicazioni certe, e pone alcuni interrogativi. Non abbiamo ripreso prima le voci, in mancanza di dati precisi, e nell’ impossibilità, dato il giorno festivo, di fare le opportune verifiche da parte nostra negli uffici competenti. Lo facciamo adesso, perché ci sembra che il comunicato, che pubblichiamo qui di seguito integralmente, li contenga. Ovviamente, quando arriveranno, registreremo le risposte delle competenti autorità chiamate in causa, con analogo interesse, anzi, maggiore…______

Con Decreto prefettizio n. 107079 del 07/11/2017, e successivamente con provvedimento dell’ ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) n. 0125307 del 09/11/2017, quattro società vennero cancellate dalla White List istituita dalla Prefettura di Lecce il 14 Agosto 2013 (in applicazione della legge 190 del 2012). La White list è un elenco al quale si iscrivono volontariamente le aziende, poiché è un equivalente che agevola la burocrazia nella richiesta delle certificazioni antimafia. Non essere in questi elenchi, presuppone la necessità di produrre tutta la certificazione antimafia relativa.

Tra queste società, compariva il gruppo Trio Spa di Surbo e le società ad esso collegate, Trio Calcestruzzi S.r.l. e Trio Calcestruzzi S.r.l 2. Le suddette società hanno avanzato ricorso al Tar, il quale, il 2 Gennaio 2018, con Decreto cautelare n. 00002/2018 a firma del Presidente Pasca, ha respinto la richiesta di congelare il provvedimento di cancellazione, dato che la discussione sulla sospensiva è fissata in camera di Consiglio per il 10 Gennaio.

Bene. E’ dal giorno in cui è stata istituita la zona rossa a San Basilio, che ogni giorno si vedono transitare sulle strade betoniere che recano calcestruzzo all’interno del cantiere Tap. Tra i continui via vai di mezzi, abbiamo spesso notato betoniere della società Trio.
Chiediamo dunque, alle autorità competenti, perché avviene ciò? La Ditta Trio S.r.l. lavora per Tap? E’ la stessa azienda che la Prefettura di Lecce ha ESPULSO dalla White list? Dunque, dal 7 novembre ad oggi, se così fosse, Tap avrebbe fatto svolgere lavori ad una ditta priva di certificazioni anti-mafia, con il consenso del Prefetto e del Questore? E il Presidente di Confindustria, che tanto ha parlato in questi giorni in difesa di Tap, come reagirebbe se tutto ciò fosse verificato?
Sono domande lecite da porre alle autorità che dovrebbero tutelare i cittadini, i lavoratori e le popolazioni che stanno subendo un’opera dannosa e pericolosa per tutti. Quello che sta avvenendo è lecito?
Vogliamo chiarezza, vogliamo che le autorità si esprimano su un qualcosa che, se fosse verificato, sarebbe gravissimo.

Il popolo NoTap è dalla parte della giustizia, e lo sta dimostrando quotidianamente. Pretendiamo chiarezza, pretendiamo risposte…______

LA RICERCA nel nostro articolo di due giorni fa

PROTESTA NO TAP, LE BETONIERE FANNO MARCIA INDIETRO

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Tap Italia - tramite mail ha detto:

    In merito a notizie e foto diffuse sui social network, Tap precisa che la ditta Trio non risulta tra i contrattisti di Tap, né tra quelli del contractor Saipem né tra quelli del subcontractor Icop impegnato nella realizzazione del pozzo di spinta del microtunnel.
    La betoniera le cui foto sono state diffuse non risulta essere mai entrata in cantiere, come attestano i registri dove sono annotate le targhe di tutti i mezzi che entrano ed escono.

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