IL DUPLICE DELITTO DI LECCE CITTA’. CHI HA UCCISO ELEONORA E DANIELE? E PERCHE’? INQUIRENTI AL LAVORO

| 23 Settembre 2020 | 0 Comments

di Maria Antonietta Vacca______

Dalla Procura della Repubblica, dal Comando Compagnia Provinciale dei Carabinieri, non escono notizie. Gli inquirenti non si sbilanciano, anzi, non dicono proprio nulla, ai giornalisti che cercano novità. Però stanno lavorando alacremente al caso, non si sono mai fermati e oramai son passate quasi quarantotto ore, del resto eclatante, che ha scosso la comunità leccese e salentina: una coppia di giovani ‘puliti’, conosciuti e stimati da amici e colleghi, andati a convivere da poco, che insieme stavano anche per coltivare i loro sogni, di crescere.

Lei, originaria di Seclì, laureata in giurisprudenza e impiegata all’Inps di Brindisi, che voleva fare il magistrato; lui che aveva fatto la gavetta da arbitro di calcio nelle serie minori e stava per passare di categoria, una promessa nel mondo dei fischietti.

Qui non siamo a CSI, non è un telefilm. Le indagini devono avere il loro tempo, per i risultati degli esami bisogna aspettare. Ma l’impressione è che il cerchio si stia stringendo sull’assassino.

 

La scena del crimine ha detto quanto basta per prendere una direzione precisa.

Chi ha ucciso Eleonora e Daniele? E perché?

Forse è solo questione di poco tempo.

Ci sono i primi passi, c’è il  primo uomo sentito formalmente questo pomeriggio. Ma non è indagato, è arrivata subito la precisazione: “Non c’è nessun fermo, non ci sono interrogatori”.

Ci sono le prime perquisizioni.

Ci sono i primi rilievi dopo l’autopsia.

Ci sono le testimonianze dei condomini, che hanno sentito invocazioni di aiuto e un nome – Andrea – cui le vittime chiedevano di smetterla, oppure imploravano pietà, o aiuto, non è ancora chiaro. Ci sono le impronte delle scarpe macchiate di sangue sulle scale del palazzo. Ci sono le descrizioni di un sicario armato e mascherato, che si è allontanato a piedi, dopo aver commesso l’efferato delitto a coltellate, accanendosi su quei poveri ragazzi, anche se probabilmente è andato a raggiungere un mezzo lasciato da qualche parte, per allontanarsi definitivamente.

Probabilmente dalla scena del crimine e dintorni, la zona immediatamente a ridosso della Stazione, fra viale Gallipoli e viale Oronzo Quarta, via Montello sta là vicino, sorvegliata più di altre, spunteranno dei video dalle numerose telecamere di videosorveglianza installate per ragioni di ordine pubblico, in questa parte della città spesso balzata all’attenzione della cronaca per problemi di ordine pubblico, spaccio, prostituzione, episodi di liti fra extracomunitari.

Ma un delitto mai. Un duplice delitto, poi: mai nel Salento c’era stato l’assassinio di una coppia.

Una Lecce che lunedì sera via tv e via internet seguiva i risultati delle elezioni regionali, e che all’improvviso si è scoperta luogo di un crimine odioso e clamoroso, come in un telefilm americano e che ora sta aspettando di sapere perché sia successo un fatto simile.

L’assassino ha agito con premeditazione. Con meticolosità, anche, perché pare aver scansato le telecamere più prossime a quel palazzo decoroso in cui ha agito, a meno che non si sia trattato di una fortuna sfacciata. Con accanimento.

Perché? Se ci sono tante ragioni per cui si può uccidere, in teoria, in pratica ce ne sono poche, per andare ad uccidere con cinica crudeltà una coppia di giovani conviventi per bene, che hanno aperto la porta di casa al loro carnefice.

Già, perché qualcuno li ha voluti morti?

La soluzione di questo giallo passa dalla risposta a tale precisa domanda.______

LA RICERCA nel nostro articolo di ieri mattina

DUPLICE DELITTO IERI SERA A LECCE: UCCISI A COLPI DI COLTELLO IN UN CONDOMINIO VICINO LA STAZIONE UN GIOVANE ARBITRO DI CALCIO E LA SUA COMPAGNA

 

Category: Cronaca

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