RAPINA NOTTURNA NEL CUORE DI LECCE: QUATTRO GIOVANI CONDANNATI

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Si è concluso con una condanna il processo a carico della baby gang responsabile della violenta rapina avvenuta nel centro storico di Lecce nella notte del 31 agosto 2024. Quattro dei cinque imputati dovranno scontare una pena di tre anni e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento di 660 euro di multa ciascuno. Per il quinto componente del gruppo, ancora minorenne all’epoca dei fatti, il procedimento prosegue separatamente davanti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
La sentenza è stata pronunciata dalla giudice Valeria Fedele al termine del giudizio con rito abbreviato celebrato ieri, 16 dicembre. I condannati sono Abbdelfatah Essam Mostafa Ibrahim, 19 anni, di origine egiziana e domiciliato a Montecatini Terme; Rayen Latoui, 20 anni, di origine tunisina e residente a Surbo; Ahmed Abdelrafaa Trek Osama Khader, 20enne egiziano senza fissa dimora; ed Elsayed Said Mohamed Said Aboutaleb, 20 anni, egiziano residente a Copertino. Oltre alla pena detentiva e alla sanzione pecuniaria, il provvedimento prevede il pagamento delle spese processuali e di quelle relative alla custodia cautelare. Le motivazioni della decisione saranno depositate entro sessanta giorni.
L’episodio risale alle prime ore del mattino del 31 agosto 2024, intorno alle 2, quando un 29enne leccese venne preso di mira a pochi metri da piazza Sant’Oronzo, in via Principe di Savoia. Secondo quanto ricostruito nel corso del processo, il gruppo, composto da giovanissimi, avrebbe agito con ruoli ben definiti: il minorenne avrebbe avvicinato la vittima con il pretesto di chiedere indicazioni stradali, mentre uno dei ventenni, approfittando del momento, gli avrebbe strappato dal collo una collana d’oro del valore di circa 4.500 euro.
Alla reazione immediata del 29enne, che tentò di inseguire i rapinatori, il branco avrebbe risposto con violenza: tre dei complici si sarebbero frapposti per agevolare la fuga dei due, colpendo la vittima a un braccio. Durante la concitazione, uno degli imputati avrebbe inoltre minacciato un testimone che, in sella a un ciclomotore, stava cercando di intervenire, brandendo una bottiglia per intimidirlo.
Le indagini sull’accaduto sono state condotte dai carabinieri della stazione di Santa Rosa, che hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione e identificato i responsabili. I quattro giovani si trovano attualmente in carcere in virtù dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce il 3 luglio 2025.
A rappresentare gli imputati sono stati gli avvocati Cristiana Menichini, Fausto Malucchi, Roberto Pascariello, Marco Ciocchetta e Vincenza Raganato.
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