LA MAFIA NON FA LE VACANZE DI NATALE. IL SAGGIO “Intrecci” DI MIMMO SCAPATI NE ANALIZZA GLI INTRECCI COL POTERE

di Cristina Pipoli ____________
L’intreccio tra Mafia e le varie forme del potere in Italia è il fulcro su cui ruota il libro di Mimmo Scapati, 76 anni, di Mottola, in provincia di Taranto, docente e scrittore.
Il capitolo centrale inizia parlando della normativa modificata delle intercettazioni, mentre la mafia prosegue i suoi obiettivi delinquenziali impossessandosi delle risorse umane ed energiche.
D- Vuole condividere con noi qualche ricordo del suo lavoro?
R- “Ricordo ancora, in servizio nella Guardia di Finanza, coloro che chiedevano di contestare le violazione, anche di carattere fiscale, ad altri soggetti prestanome.
Leggendo scopriamo che il SIT (Sommarie Informazioni Testimoniali) dove soggetti testimoni in base a domande preordinate per lo più prive di cogente contezza e contenuti lasciano dubbi interpretativi.
È importante infatti ricordare che con i servizi di indagine con ordinamento, si restava quasi sempre a bocca asciutta. I delinquenti, prevenuti, erano molto bravi nel depistare gli investigatori aiutati da qualche pentito o spione che era padrone del muoversi sul proprio territorio”.
D- Ci sono delle verità che gli Italiani aspettano da anni?
R- “Sì, ci sono delle verità che si aspettano da anni e che forse non emergeranno mai. Sebbene la mafia sia un ‘male’ criminale scaccato da tutti solo a parole, nei fatti c’è chi la ringrazia perché da essa trae vantaggi economici, raccomandativi o finanziari.
La mafia è una storia antica da leggere, sempre attuale. Come le guerre, troverà da sempre spazi ovunque: contrastarla comporterà vittime anche innocenti”.
Ora le mie considerazioni personali scaturite dalla lettura del libro di Mimmo Scapti e dalle sue risposte alla mia intervista.
Nella seconda metà del XX secolo, tra la fine degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, la P2 (Propaganda P2), Loggia Coperta del grande Oriente d’Italia (Maestro Venerabile Livio Gelli), è stata al centro di uno dei più grossi scandali della storia della Repubblica, con indagini che condurranno alla scoperta di una lista di mille nomi (tra cui esponenti politici, militari e istituzionali di primo piano come Silvio Berlusconi, tessera n° 1816). La sua fondazione, la caratteristica principale della P2, sarà quella di garantire un’adeguata segretezza di maggior importanza.
Adesso il 2025 si chiude confermando una trasformazione profonda delle organizzazioni criminali: meno stragiste, ma sempre più infiltrate nell’economia legale e nel settore tecnologico. Dicembre è spesso tempo di bilanci; la fine dell’anno serve a rinnovare l’impegno affinché i nomi delle vittime innocenti non vengano dimenticati nei festeggiamenti, trasformando il brindisi in un momento di consapevolezza.
Sono un’umile educatrice che nel percorso per diventare giornalista ha deciso di approfondire le tematiche affrontate di Mimmo Scapati.Reputo utile fare opera di sensibilizzazione, perché nel periodo natalizio, caratterizzato da un aumento dei consumi, è un momento critico per il riciclaggio di denaro sporco in attività commerciali lecite. Monitorare i flussi finanziari di fine anno è fondamentale per le forze dell’ordine per prevenire l’inquinamento del mercato legale.
La fine dell’anno non è solo un traguardo temporale, ma l’occasione per riaffermare che la lotta alla mafia è un esercizio quotidiano di cittadinanza attiva che non va in vacanza.
Durante le festività, le organizzazioni criminali tentano spesso di accrescere il proprio consenso sociale offrendo aiuti economici a famiglie in difficoltà nelle aree degradate. Le istituzioni e il terzo settore lavorano proprio per sostituire questo “finto aiuto” con una reale presenza dello Stato, come documentato nei rapporti della Direzione Investigativa Antimafia (DIA).
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