“Sagra te lu ranu” Merine 12-13-14 luglio

| 3 Maggio 2013 | 0 Comments

Don Luca: “Ogni persona è un chicco di grano, la farina è la comunità”.


E’ alla sua prima esperienza da parroco don Luca Nestola, 41enne leccese, “approdato” lo scorso autunno a Merine dopo diverse esperienze da vice-parroco a Novoli, Lecce-San Lazzaro, San Cesario, Monteroni e Melendugno. Prima esperienza da parroco, dunque, ma anche per la prima volta alle prese con la “Sagra te lu ranu”, uno degli appuntamenti più tradizionali ed attesi dell’estate salentina. Essendo la sagra organizzata dalla Parrocchia merinese, don Luca ha ricevuto anche “l’investitura” della presidenza del comitato organizzatore. Lo abbiamo intervistato.

 

Don Luca, da settembre è il nuovo parroco di Merine, come è stato l’impatto con la comunità della frazione lizzanellese?

La prima cosa che mi è stata chiesta quando sono arrivato in paese è stata se volessi fare o meno la “Sagra te lu ranu”. A quanto pare si era sparsa la voce che io fossi contrario alla sagra ma io non sapevo nemmeno cosa fosse. Infatti quando ho detto che non la conoscevo tutti sono rimasti esterrefatti, ho perso punti appena arrivato!

Ora invece sembra essere entrato nell’“ingranaggio” di un evento che attrae ogni estate decine di migliaia di salentini e turisti…

Sì me ne hanno parlato diffusamente, mi sono documentato su internet leggendo le interviste agli ex parroci del paese, ho capito insomma che è una delle sagre più importanti ed attese del Salento. Inizialmente mi è sembrato strano che una parrocchia organizzasse una sagra, poi ho capito che l’evento è funzionale all’allestimento della festa patronale del 15 agosto e al sostentamento del Centro Pastorale, uno dei più belli ed attrezzati della provincia di Lecce.

In qualità di presidente, ha avuto anche l’incombenza di nominare il comitato organizzatore. Come si è mosso?

Non conoscendo la sagra ed approdando a Merine senza conoscere nessuno ho preferito confermare in blocco il vecchio comitato che va rinnovato ogni tre anni. C’erano altre persone che si erano “candidate” a farne parte, io ho detto loro di avvicinarsi comunque al comitato e all’organizzazione della sagra, una sorta di allargamento.

Come sta procedendo l’organizzazione della sagra?

Nessun problema in particolare, in linea con i tempi prefissati. Occorre dire che io mi sto comportando più che altro da “osservatore” non conoscendo gli ingranaggi della macchina organizzativa, comunque mi rendo conto che come organizzazione è imponente e tuttti mi dicono che ora siamo solo all’inizio. La gente attende trepidante questo appuntamento, la “Sagra te lu ranu” sembra essere entrata nel Dna dei merinesi.

Mi è giunta voce che “bacchetta” i componenti del comitato che non vengono a messa. Qual è l’aspetto spirituale della sagra?

L’esperienza della sagra, come anche le altre iniziative, deve contribuire al miglioramento della comunità anche a livello spirituale, nel rapporto col Signore e nella solidarietà fra tutti coloro che in un modo o nell’altro partecipano all’evento. I chicchi del grano sono simili ma ognuno è diverso dall’altro, ed insieme formano la farina. Voglio immaginare le persone in questo modo: ognuna è diversa dall’altra, ma insieme formano la comunità che è il “luogo” dove l’individuo cresce umanamente e spiritualmente.

Vedremo la “mano” di don Luca Nestola in questa edizione della “Sagra te lu ranu”?

Per quest’anno mi limiterò a fare da coordinatore ed osservatore, non conoscendo l’evento. Sarà un’edizione nel segno della tradizione. Dal 2014 apporteremo sicuramente delle novità. Le scoprirete l’anno prossimo.

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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