GALLIPOLI: CASTELLO IN FESTA
Sabato 13 settembre (dalle 17.00) al Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, si festeggia con una serata speciale il grande successo della recente apertura dopo anni di chiusura ed abbandono. Dal 5 luglio il Castello – gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie e dalla Società Cooperativa Sistema Museo di Perugia, in collaborazione con la Cooperativa Kalecò, con il coordinamento generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – è diventato meta per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, dalla Puglia e dal Salento ma soprattutto per i cittadini della città bella che da decenni vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni, gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle pareti dell’atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze circondate dal mare jonio.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Gallipoli, testimonia la ricchezza culturale della perla ionica e la forte volontà di coinvolgere la cittadinanza. Il programma prenderà il via alle 17.00 con la visita guidata (gratuita per tutti i cittadini di Gallipoli) e proseguirà alle 18.30 nella sala ennagonale con il concerto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Gallipoli, del duo pianistico composto da Gabriella Stea e Stefano Schirosi che proporrà un repertorio con brani di Charles Gounod, Emmanuel Chabrier, Mikhail Ivanovich Glinka, Charles Henri Valentin Alkan, Maurice Ravel. A seguire nel cortile concerto dedicato alla Canzone italiana con i maestri Gianluigi Giungato, Gabriella Stea e Marco Rizzello.
Il Castello (aperto tutti i giorni, a settembre alle 10 alle 21) si erge all’ingresso del borgo antico di Gallipoli, città da sempre fortificata e, per la sua posizione strategica, contesa. È circondato quasi completamente dal mare. Ha pianta quadrata con torrioni angolari, di cui uno poligonale. Nei periodi successivi furono effettuati numerosi interventi di ristrutturazione e fortificazione. I lavori più importanti vennero progettati dagli Aragonesi. Quando il Duca Alfonso di Calabria venne nel Salento tra il 1491 e il 1492, condusse con sé il celebre architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini e volle che questi rinnovasse le fortezze salentine secondo i progressi dell’arte della guerra, che tendeva ad abbandonare la conformazione quadrilatera ereditata dal sistema romano per passare al pentagono. Il senese, non potendo demolire e ricostruire ex novo, ideò il “Rivellino” mediante il quale rese di forma pentagonale l’intero maniero. Prima dell’Unità d’Italia, quando nel 1857 il castello venne radiato dal Novero delle fortezze del Regno Borbonico, perse la sua funzione difensiva, ma mantenne e anzi intensificò la sua funzione civile e soprattutto commerciale. Durante il 1800 divenne deposito di sali e tabacchi, oltre che sede della Dogana nel 1882 e, successivamente, sede della 17^ Legione della Guardia di Finanza.
Category: Cultura

















	
	
	
	
	





										
									
										
									
										
									
										
									
										
									


