21 ARRESTI PER ACCUSE DI DROGA, ESTORSIONI E USURA, 52 INDAGATI CON L’ACCUSA DI COLLUSIONE, FRA I QUALI POLITICI E AMMINISTRATORI LOCALI

| 11 Novembre 2014 | 0 Comments

(Rdl) “Importavano” cocaina dal Sud America, attraverso la Francia la facevano arrivare nel Salento e da qui la diramavano nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Ma non c’era soltanto la cocaina, i traffici spaziavano fino a marijuana e hashish, e le attività criminali si erano rapidamente allargate all’usura e alle estorsioni.

Queste le accuse, oltre al traffico internazionale di droga, che hanno portato in carcere ventuno  persone, a vario titolo collegate a clan della sacra Corona Unita:  Alessandro Bruni, di Squinzano, 57 anni; Saida Bruni (detta Margot) di San Pietro Vernotico, 21 anni; Gianluca Candita, 42 anni, di San Pietro Vernotico; Alessandro Caracciolo  (detto Frasola) 52 anni, di Lecce; Fabio Caracciolo, di Campi Salentina, 32 anni; Patrick Colavitto, 34 anni, di Mesagne; Damiano De Blasi, 24 anni, di Trepuzzi; Giovanni De Tommasi, 54enne di Campi Salentina; Liliana De Tommasi, 25enne di Campi Salentina; Gaetano Diodato, 45enne nato a Salerno; Angelo Di Pierro, 23enne nato a Taranto; Salvatore Elia, 33enne di Squinzano; Annamaria Lamarina, 41enne di Campi Salentina; Carlo Marulli, 42enne di Squinzano; Salvatore Milito, 42enne di Campi Salentina; Luca Mita, 28enne di Lecce; Fathi Rahmani, nato a Villeparisis (Francia), 29 anni; Alberto Russo, originario di Campi Salentina, 29 anni; Ilde Saponaro (detta Gilda), 48 anni di Brindisi; Giovanni Tramacere, 39 anni, nato  in provincia di Genova; Fabio Caracciolo, di Campi Salentina, 32 anni e  Luigi Vergine, 40 anni, di Campi Salentina.

Questi ultimi due, hanno ottenuto i domiciliari. Altre cinque persone sono ancora ricercate. L’operazione è stata condotta dai raggruppamenti operativi speciali dei Carabinieri di Lecce e sono state coordinate dalla direzione investigativa antimafia.

Ma c’è ancora dell’altro, anzi è proprio questo l’aspetto più inquietante di quanto è  emerso in mattinata. Oltre agli arrestati, risultano infatti indagate per collusioni mafiose altre 52 persone, molte delle quali sono politici e amministratori locali: sono emersi a Squinzano (nella foto, la sede del comune) i nomi dell’ex sindaco  Gianni Marra e della presidente del consiglio Fernanda Metrangolo.

Secondo l’accusa, la mafia si serviva dei politici per erogare prestazioni sociali, se così si può dire: svolgeva infatti una sorta di funzione sociale, supplendo alle inadempienze delle istituzioni ed erogava favori, prendenosene il merito, per quelli che invece sono sacrosanti diritti dei cittadini.

Ripetiamo: è questo l’aspetto più inquietante, questo salto di qualità della Sacra Corona Unita, questa commistione con la politica nei paesi del nostro Salento.

Category: Cronaca

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