DIARIO DEL GIORNO / SABATO 11 NOVEMBRE 2023

| 11 Novembre 2023 | 0 Comments

Buongiorno! Oggi è venerdì  11 novembre 2023.

La Chiesa festeggia San Martino.

Auguri a tutti i nostri amici che si chiamano Martino e a tutte le nostre amiche che si chiamano Martina.

Buon compleanno all’ attore Ivan Raganato.

 

Festa antichissima, di origini celtiche.

Vediamo invece le usanze che risalgono al Medioevo, quando in tutta Europa a San Martino cominciava l’ attività dei tribunali, delle scuole e dei parlamenti; si tenevano le elezioni municipali; si pagavano tasse, affitti e rendite; si rinnovavano i contratti agrari e chi doveva farlo traslocava.

Giorno di precetto, era festeggiato con fiere, fuochi e banchetti, innaffiati dal vino novello.

L’ usanza di banchettare allegramente è conservata nelle campagne francesi, patria d’ origine del Santo, mentre è quasi scomparsa in quelle italiane. In Piemonte un proverbio invita a farlo, ammassando oche, castagne e vino.

Del vino si è detto, delle castagne è ovvio, ma perché le oche? Perché in questo periodo emigravano da nord a sud e quindi era facile catturarle, ma pure perché sono legate ad analoghe leggende celtiche e a vari aneddoti che si raccontano sulla vita di questo santo, vissuto nel IV secolo dopo Cristo.

Il più famoso quello del suo mantello tagliato a metà, con la spada, a cavallo, e donato a un povero infreddolito, non avendo i soldi necessari per comperargliene uno nuovo.

I Celti del resto veneravano un dio cavaliere che portava una mantellina corta, e lo consideravano il garante della resurrezione dopo la morte, quindi il garante del rinnovamento della natura dopo la morte invernale.

 

1940. Seconda guerra mondiale: Battaglia di Taranto.  La Royal Navy lancia il primo attacco da portaerei della storia sulla flotta della Regia Marina a Taranto, dove erano di base molte navi, alla fonda e una vicina all’altra.

E’ quella che, con un anno di anticipo, sarà definita “la nostra Pearl Harbor”. E comunque i Giapponesi prima di attaccare gli Americani studiarono dettagliatamente proprio la distruzione subita dagli alleati italiani, colti di sorpresa e senza possibilità di adeguate manovre di contrasto.

Fu un attacco nella notte fra l’11 e il 12 novembre, condotto da due ondate di aerosiluranti, per un’ora e mezzo circa in totale, che causarono danni ingenti, in quanto metà delle navi da battaglia italiana furono messe fuori combattimento.

Vi furono 58 morti, 32 dei quali sul Littorio, e 581 feriti; sei navi da guerra danneggiate (3 corazzate, il Cavour in maniera tanto grave che non riprese più servizio, 1 incrociatore e 2 cacciatorpediniere), e diversi danni alle installazioni terrestri.

 

Proverbio salentino: LU SULE CA TE ITE TE SCARFA
Il sole che ti vede ti scalda.
Così come i raggi del sole con  i quali si viene a contatto scaldano il nostro corpo, così le persone con le quali ci si vede quotidianamente scaldano il nostro cuore.
A volte ci può essere un parente stretto, con il quale però ci si vede di rado, mentre ci possono essere persone che sono parenti alla lontana o semplici conoscenti,  e con i quali si ha una frequentazione costante, e magari sono premurosi; è evidente che con questi ultimi  si crea un legame più stretto.

 

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Category: Costume e società

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