LE IDEE / CHIUDERE L’EX ILVA SUBITO SENZA SE E SENZA MA, E RICONVERTIRLA
(Rdl) _________ Intervento di Alessandro Marescotti dell’associazione Peacelink di Taranto, postato pochi minuti fa sul suo diario di Facebook (nella foto, di Luciano Manna, le emissioni di veleni dall’accieria verificatasi martedì15 luglio scorso alle 12.35) ________
Il Sindaco di Taranto, il Sindaco di Statte, il Presidente della Provincia e persino il Presidente della Regione hanno detto NO al rilascio della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ex Ilva!
È una presa di posizione importante, che rompe il silenzio e fa finalmente chiarezza: questa AIA non si può più spacciare come “condivisa” dagli enti locali.
Il Governo ha deciso di andare avanti comunque, passando dal Ministero per autorizzare la fabbrica per poter continuare a produrre e quindi ad avvelenarci (i Ministeri dell’Ambiente e della Salute hanno concesso parere positivo con prescrizioni , mentre il Ministero dello sviluppo, parere positivo senza nessuna prescrizione, ndr).
Ma almeno adesso sarà tutto nero su bianco: non lo fanno nel nostro nome.
E questo cambia tutto.
Come cittadini e come associazione, non resteremo a guardare.
Impugneremo l’AIA con ogni strumento legale a nostra disposizione.
Non permetteremo che si continui a sacrificare la salute, il futuro e la dignità di Taranto sull’altare dell’acciaio.
Ora più che mai: vigilanza, lotta, azione.
Non è finita qui.
Ci vediamo lunedì 21 luglio alle ore 19, in piazzetta Gandhi, proprio accanto alla Prefettura di Taranto, per dare un chiaro segnale al Governo e per poterci dar modo di organizzare un grande sit in sotto palazzo di città in occasione del consiglio comunale che vedrà la discussione dell’accordo di programma.
Facciamo passaparola!
È stato ottenuto il miglior risultato possibile contro un governo che non ha ascoltato i cittadini: infatti tutti gli enti territoriali si sono schierati contro questa autorizzazione integrata ambientale. Il territorio ha dato prova di unità. Il Sindaco di Taranto ha chiesto un rinvio ma non è stato accettato. Sono tuttavia state formulate prescrizioni, e questo è positivo. L’assessore Fulvia Gravame ha svolto un lavoro prezioso e importante.
Cosa dobbiamo fare adesso?
Continuare a far crescere la forza dei cittadini per una chiusura dell’area a caldo. Siamo a un passo dal risultato. Gli impianti sono nei fatti al minimo per la disastrosa situazione che sappiamo.
L’Accordo di Programma deve servire a ricollocare i lavoratori. La crisi dell’ILVA è irreversibile. Affonderà in un mare di debiti. Pompare crescenti flussi di denaro per colmare debiti insostenibili è pura follia. Ogni altra scelta è sicuramente economicamente più sensata. Occorre elaborare proposte nuove.
La scelta strategica di PeaceLink è chiara: stop al piano di riarmo e riconversione di quel piano in un vasto piano per il lavoro e per la bonifica ambientale. Il movimento per la pace, quello per l’ambiente e quello per il.lavoro si devono dare la mano per andare verso la stessa direzione e verso gli stessi obiettivi. __________
L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 25 gennaio scorso