IL M5S ORGANIZZA PER DOMENICA 9 UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE POPOLARE CONTRO IL DECRETO “TRIVELLA – ITALIA” DEL GOVERNO

| 2 Novembre 2014 | 1 Comment

Da Mario Isoldi, dell’ufficio – stampa del gruppo Efdd – M5S al parlamento europeo, riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato_______________ 

“Il decreto Sblocca Italia del governo Renzi va contestato alla radice, ma l’aspetto più grave che lo caratterizza riguarda le trivellazioni selvagge che si vorrebbero autorizzare in quasi tutte le regioni italiane (per esempio, in un’area di oltre duemila e duecento chilometri quadrati al largo di Santa Maria di Leuca, n.d.r.)

Le devastanti attività estrattive e di ricerca di gas e petrolio, che si andrebbero ad effettuare senza dare conto agli enti locali e ai cittadini, andrebbero a stravolgere l’ecosistema di terra e mare dei luoghi più belli della penisola italiana con seri danni alla salute pubblica e non andrebbero nella direzione di rispettare i target vincolanti al 2030 previsti dall’Unione europea sulla riduzione delle emissioni, sul risparmio energetico e la produzione delle energie rinnovabili 

Per queste ragioni gli europarlamentari portavoce del M5s aderiscono con convinzione e parteciperanno in prima persona alle decine di manifestazioni contro il decreto Sblocca Italia che si svolgeranno domenica 9 novembre prossimo nelle otto regioni italiane coinvolte maggiormente dallo sciagurato provvedimento del governo Renzi.

Il decreto Sblocca Italia colpisce le amministrazioni territoriali e locali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e compromettere lo sviluppo dell’economie locali del settore agricolo e turistico, il M5s propone nuove politiche industriali ed ecologiche, come stanno facendo la Germania e gli altri Paesi europei, che dalle politiche filo-fossili del governo Renzi conseguiranno esclusivamente un ulteriore vantaggio tecnologico ed economico.

E’ importante informare i cittadini, i comitati locali e i sindaci che con lo Sblocca Italia si sostituiscono le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione con una concessione unica del Ministero dello Sviluppo che riveste il carattere di interesse strategico della durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente. Inoltre verrà accentrato il potere autorizzativo nelle mani del Ministero dell’Ambiente, mettendo da parte il ruolo delle Regioni che dovranno inviare al Ministero tutte le istruttorie dei procedimenti in corso.

Occorre stanare l’ambiguità del Pd che nelle aule parlamentari sostiene e vota lo Sfascia Italia del governo nazionale e nelle realtà territoriali si schiera con gli enti locali solo per fare propaganda e illudere i cittadini. E’ giunto il momento che gli amministratori locali del Pd e di tutti i partiti si schierino con i cittadini e con il M5s e abbandonino le strategie accentratrici e economiche-affaristiche perpetrate daRenzi.  

Domenica 9 novembre prossimo, con le manifestazioni previste in Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Molise, Puglia, Campania e Sardegna, migliaia di cittadini, associazioni ambientaliste e sindaci, si ritroveranno insieme al M5s per dare la spallata finale al decreto Trivella Italia e costringere Renzi a ritirarlo in via definitiva.__________________

(Le manifestazioni geograficamente a noi più vicine sono previste, appunto domenica 9, a Brindisi, da piazza della Vittoria, con inizio alle ore 9 e la partecipazione dei parlamentari Diego Ciampolillo, Barbara Lezzi e Diego De Lorenzis; e a Taranto, con corteo da piazza Arsenale alle ore 10.00 e presenza in piazza Immacolata fino a sera, con la partecipazione dei parlamentari Maurizio Buccarella, Daniela Donno, Rosa D’Amato, Carlo Martelli, Paola Nugnes, Nicola Morra, Marco Scibona, Giuseppe L’Abate, Alberto Airola, Vito Crimi e Alessandro Di Battista, n.d.r.)

 

 

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Category: Costume e società

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    IN VISTA DELLE MANIFESTAZIONI DI DOMENICA 9, LA PORTAVOCE DEL M5S AL PARLAMENTO EUROPEO ROSA D’AMATO CI HA MANDATO OGGI LA SEGUENTE DICHIARAZIONE:

    “Più inceneritori e trivellazioni selvagge autorizzate direttamente da Roma, scavalcando le Regioni e le comunità locali. Altro che ‘sblocca Italia’: con questo decreto si affossa il Paese.
    Contro questo decreto il 9 novembre avrà luogo una grande mobilitazione che coinvolgerà dieci regioni, tra cui la Puglia. L’obiettivo è fermare il governo Renzi dai mille scempi che intende autorizzare in tutto il Paese, compresi le trivellazioni nell’Adriatico e lo sciagurato progetto di Tempa Rossa.
    Lo ‘sblocca Italia’ è un regalo ai petrolieri e in generale alle lobby di un’economia che conosciamo bene, la più conservatrice che c’è: quella che si arricchisce sulla pelle dei cittadini, attraverso lo sfruttamento intensivo del territorio e l’inquinamento senza vincoli.
    Renzi dice di guardare al futuro, ma in realtà ripropone il vecchio. Il futuro non è il petrolio, né gli inceneritori. Il futuro sono gli impianti di riciclo, sono le energie rinnovabili e le tecnologie a esse collegate, un campo in cui l’Italia può vantare eccellenze che andrebbero promosse e non affossate come accadrebbe con tale decreto. Il futuro non è autorizzare trivelle per 30 anni grazie a un semplice ok del Ministero dello Sviluppo economico e annullando il potere di veto delle regioni, come prevede lo ‘sblocca Italia’. Il futuro è una strategia nazionale per il risparmio energetico che a oggi non c’è e di cui non c’è traccia nelle fantomatiche agende per lo sviluppo del governo. Renzi è il vecchio. Dobbiamo fermarlo”.

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