PARMA, CATANIA E TERAMO: TRA LE MACERIE DELLA SERIE B, IL LECCE PUO’ SPERARE NEL RIPESCAGGIO

| 26 Giugno 2015 | 0 Comments

di Laura Ricci_______

È un capitolo senza fine quello del calcioscommesse, delle truffe sportive e del calcio “sporco”: non c’è tregua per gli amanti di questo sport.

Dopo il fallimento del Parma, blasone che ha dovuto affrontare in Serie A tre quarti di stagione senza retribuzione economica a staff e calciatori, anche il Catania sta fronteggiando guai molto seri.

Paradossalmente, proprio il presidente del club siciliano, Antonio Pulvirenti, aveva segnalato delle preoccupazioni nei confronti della tifoseria, mettendo così sotto sorveglianza il proprio telefono e i propri contatti. Proprio da questo stato di monitoraggio, chi indagava sul caso denunciato da Pulvirenti è risalito a delle intercettazioni che lo vedevano protagonista di telefonate “sospette”, in cui si parlava di “melanzane” (soldi) e di altri nomi in codice.

Il risultato: Pulvirenti accusato di frode sportiva per aver truccato ben cinque partite di seguito, le ultime fondamentali per la salvezza della squadra e la sua permanenza in Serie B. Insieme al presidente, sono stati messi sotto processo anche l’amministratore delegato Pablo Cosentino, insieme al DS Daniele Delli Carri e ai procuratori del club.

Questo ennesimo scossone, non può che far destabilizzare ulteriormente la serie cadetta, orfana già del Parma retrocesso in Serie D, e ora, probabilmente, anche del Catania. A questi due club, se ne aggiunge un terzo possibile: trema il Teramo del patron Luigi Campitelli, accusato insieme al Ds Marcello Di Giuseppe di illecito sportivo per aver truccato la partita decisiva per la promozione in Serie B di quest’anno contro il Savona.

Tra le macerie di un calcio distrutto da scorrettezze sportive, la Serie B rischia di avere tre tasselli vuoti da colmare: quello del Parma sicuramente, quello del Catania probabilmente e quello del Teramo, forse.

In lizza per il ripescaggio ci sono diverse squadre, la favorita tra tutte è il Brescia, retrocesso alla fine di questa stagione in Lega Pro dopo trent’anni; dietro ci sono Ascoli e Lecce, quasi pari merito. Il club salentino, che ha appena cambiato volto in seguito al passaggio di proprietà dai Tesoro alla cordata rappresentata da Sticchi Damiani, si è detto pronto a sfruttare al massimo la possibilità della Serie B. I requisiti ci sono tutti: il club può essere oggetto di ripescaggio in quanto sono stati scontati i tre anni di “punizione” in cui una squadra retrocessa per illecito sportivo non può essere ripescata.

Domani il Consiglio Federale convocato dal Presidente della FIGC Carlo Tavecchio prenderà le decisioni in merito allo scandalo di Catania e ai club di Lega Pro che andranno a prendere il posto delle eventuali retrocesse.

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Category: Sport

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