NUOVE ACCUSE ALLA GESTIONE DEL FESTIVAL DALLA COMUNITA’ GRECA SALENTINA. IOANNIS DAVILIS: “A Melpignano un palcoscenico per i politici che danno finanziamenti trasversali a organizzatori arroganti. Il ritorno turistico? Sì, sacchi a pelo e bottiglioni di vino”

| 5 Agosto 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Nuove accuse al festival della Taranta. Le formula in una nota diffusa oggi il presidente della comunità greca del Grande Salento Ioannis Davilis (nella foto): “Nato con l’intento di promuovere la cultura grìka nel mondo, il festival dà un’immagine del tutto distorta di questa realtà. Il concertone finale a Melpignano è diventato un palcoscenico per mega star e per politici che con la Grecìa salentina non c’entrano nulla.

Sarebbe invece auspicabile un festival, un’autentica festa popolare, di recupero e rivalorizzazione delle vere origini elleniche del territorio. L’occasione, per esempio, per un discorso comparato sulla musica ed il ballo con inviti estesi a gruppi dalla Grecia, da Creta e da Cipro in particolare, per promuovere un vero e proprio happening etnico mirato .

Invece, ingiustamente ed impropriamente, viene indentificata la cultura grìka con la Taranta, che è un fenomeno circoscritto nell’ambito della storia culturale salentina e per questa manifestazione vengono impiegate risorse milionarie a scapito di discorsi molto più seri. Ad esempio i corsi di lingua e cultura grika, che si tengono nelle scuole dei paesi ellenofoni in maniera sommaria e poco continuativa.

Il vero scandalo poi è la totale esclusione della “madre” Grecia dalla manifestazione. La manifestazione di Melpignano quest’anno avrebbe dovuto essere dedicata alla Grecia! “Avrebbe dovuto”… Invece, se uno ha la pazienza di cercare sulle edizioni passate troverà nazioni di tutte le latitudini, protagoniste alla “Notte della Taranta”: tutte tranne la Grecia! A questo grande e spontaneo “ma perché?” i responsabili di Melpignano non hanno mai risposto! Forti di numeri è di un appoggio politico trasversale ed incondizionato portano avanti la manifestazione con la nota arroganza di chi non deve dare conto a nessuno. Spendendo poi un fiume di denari e avendo a disposizione tutte le istituzioni ed imprese pubbliche del territorio non è poi cosi difficile portare 80 mila persone a Melpignano.

Lo stanno facendo, con proprio investimento e rischio imprenditoriale, un sacco di cantanti nazionali raccogliendo numeri di persone analoghi negli stadi ed a pagamento! Quindi dove sarebbe la genialità del marketing degli organizzatori? Il famoso “ritorno turistico” e tutto da dimostrare com’è da fare una indagine accurata sul genere della gente che frequenta la manifestazione: sempre più da sacco a pelo e dai bottiglioni di plastica di vino da 5 litri da consumare in piazza e portarsi in estasi magari aiutati non solo dai tamburelli, ma anche da sostanze assai più velenose di quella della taranta che abbondano nella famosa piazza del “concertone”.

E dei maestri concertatori ne vogliamo parlare? Tutti finora bravi, validi, unici, per carità ma rigorosamente non greci! Come mai non hanno mai pensato ad invitare un maestro greco?.. Immaginiamo solo per un attimo cosa verrebbe fuori con un Mikis Theodorakis sul palcoscenico di Melpignano… e non solo lui naturalmente. Ma soffermiamo su Mikis internazionale. Qualche giorno fa è stato festeggiato ad Atene per i suoi 90 anni. Visto che non è stato “sfruttato” dagli “responsabili” di Melpignano qualche anno fa quando ancora dirigeva e faceva concerti per il mondo poteva essere almeno premiato quest’anno come regalo al suo 90° compleanno. Sarebbe stato un riconoscimento indiretto alla madre Grecia.

Insomma è stata sprecata anche l’ occasione di quest’ anno per onorare sul palco di Melpignano la madre Grecia. È triste constatare che la taranta morde sistematicamente la madre… non è un buon segnale quando i figli non rispettano, anzi maltrattano, chi li ha messi al mondo. E questa non è retorica. Purtroppo, è amara e triste constatazione.

 

 

Brindisi 05 agosto 2015/ Ioannis Davilis

 

 

 

 

 

Category: Cultura

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