Un 63enne pregiudicato sorpreso con la droga a Surbo

| 4 Ottobre 2015 | 0 Comments

L’uomo, TAMBORRINO FRANCESCO, 63enne originario di Manduria e residente a Surbo, era già da settimane attenzionato dai Carabinieri in quanto da qualche tempo da e per la sua abitazione, sita in località Giorgilorio, era stato notato, un flusso quasi ininterrotto (giorno e notte) di soggetti, di diverse età, sia uomini che donne che, da Gallipoli e zone limitrofe, partivano alla volta della periferia leccese. Insospettiti da tali frequenti e insoliti “viaggi” in auto per due zone così distanti e senza alcuna relazione tra loro, i Carabinieri in borghese avevano così predisposto un servizio di osservazione da qualche tempo, studiando i movimenti intorno alla casa ed i tragitti dei soggetti che frequentavano l’abitazione e constatando che la quasi totalità di essi erano dipendenti cronici da cocaina. Questa mattina poi i Carabinieri, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Surbo, sono intervenuti, circondando la casa. Uno di essi, travestito da portalettere e fingendo una consegna da effettuare, ha citofonato facendo si che venisse aperta la grata in ferro che “proteggeva” il portone di ingresso dell’abitazione da “visite non desiderate”. Il TAMBORRINO, in un primo momento ha temporeggiato, senza aprire, ma la prontezza del “finto portalettere” nel convincerlo facendo intendere che aveva fretta ed altra corrispondenza da recapitare in zona, ha fatto sì che il pensionato “cedesse”. A quel punto, vista la situazione, il Tamborrino ha aperto la porta e la perquisizione è iniziata ed ha permesso rinvenire numeroso materiale per il confezionamento all’interno della camera da letto mentre in altro locale adiacente adibito a ripostiglio, i militari hanno rinvenuto il bilancino di precisione e 16 dosi di cocaina purissima, per un totale di circa 20 grammi nonché 50 euro circa ritenuti provento di spaccio.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

A spiegare il “mistero” del pendolarismo per approvvigionarsi dello stupefacente ci ha pensato, inconsapevole di quanto stesse accadendo, un affezionato cliente gallipolino del Tamborrino che, mentre era in corso la perquisizione, si è avvicinato all’abitazione dello spacciatore in evidente stato di “bisogno” gridando, senza neanche accorgersi della presenza dei Carabinieri se fosse pronta la “roba meno cara della Provincia”.

Category: Cronaca

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