“Fisco più semplice e veloce”? SIAMO ANCORA LONTANI

| 23 Novembre 2015 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Bari, dalla direzione regionale dell’ agenzia delle entrate ci arriva il seguente comunicato______

Fisco più semplice e veloce. In Puglia firmata l’intesa fra l’Agenzia delle Entrate e CAAF CGIL. Agevolare l’adempimento degli obblighi fiscali e facilitare l’accesso ai servizi di assistenza e informazione offerti dall’Amministrazione finanziaria. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Puglia, Giovanni Achille Sanzò, e dal Vice Presidente del CAAF CGIL Puglia srl, Massimo Di Cesare. Il protocollo d’intesa – L’accordo ha lo scopo di garantire il rafforzamento dei rapporti stituzionali tra Agenzia delle Entrate e CAAF CGIL Puglia nell’ottica di semplificare gli adempimenti fiscali, mediante l’utilizzo del canale informatico Civis. I servizi resi disponibili dall’Agenzia consentono di ricevere assistenza sulle comunicazioni d’irregolarità/cartelle di pagamento e, in particolare, di inviare la documentazione richiesta a seguito del controllo formale delle dichiarazioni nel pieno rispetto delle norme a tutela della privacy. L’Agenzia delle Entrate e il CAAF CGIL istituiscono un osservatorio regionale comune per monitorare e valutare ogni criticità nell’erogazione dei servizi individuando, altresì, i casi di best practice. La convenzione regionale segue l’accordo siglato a livello nazionale nel mese di dicembre 2014 ed è frutto di un percorso finalizzato a moltiplicare le possibilità di confronto e risoluzione delle problematiche con strumenti che rispondano con immediatezza alle esigenze degli operatori professionali nell’interesse dell’utenza assistita______

(Rdl)______Lasciamo stare i casi di best practice, che sono un caso a sé di perla di burocratichese anglofonizzato, che può capire solamente chi la fa risplendere. Siccome dal comunicato non si capisce in che cosa consista questo fisco più semplice e veloce – e dal momento che era allegato anch’ esso – abbiamo cercato lumi nel testo completo del protocollo d’ intesa. Eccolo qui di seguito______

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione, oltre ai consueti canali di contatto per richiedere assistenza ed informazione (Centri di Assistenza Multicanale, web mail, sportelli, sito internet): a) un canale telematico, denominato CIVIS, che consente via web di: trattare le comunicazioni di irregolarità inviate ai sensi dell’articolo 36-bis del d.P.R. 600/1973 e dell’articolo 54-bis del d.P.R. 633/1972 (d’ora in avanti comunicazioni); trattare le cartelle di pagamento derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni; richiedere la modifica dei dati delle deleghe di pagamento mod. F24; inviare la documentazione richiesta a seguito di controllo formale, ai sensi dell’articolo 36-ter del d.P.R. 600/1973.

b) una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) dedicata all’assistenza sulle comunicazioni, alla quale possono accedere: gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, per inoltrare, su delega dei contribuenti, richieste di riesame in autotutela degli esiti scaturenti dall’attività di controllo automatizzato delle dichiarazioni; i contribuenti (muniti di PEC) per inviare richieste di riesame in autotutela degli esiti dell’attività di controllo automatizzato delle dichiarazioni.

Il canale CIVIS e il servizio di assistenza sulle comunicazioni fornito tramite PEC creano le premesse per ridurre e razionalizzare l’afflusso di contribuenti presso gli uffici. Infatti consentono di: richiedere assistenza senza recarsi in un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate e beneficiare di un significativo risparmio di tempo e dei relativi costi di spostamento; abbattere i tempi di attesa allo sportello dell’ufficio territoriale;  ridurre i tempi di erogazione dei servizi; 4  ottimizzare l’utilizzo delle risorse dell’Agenzia delle Entrate. 

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili numerosi servizi telematici per l’esecuzione degli adempimenti fiscali o per la presentazione di istanze.

ASSUMONO I SEGUENTI RECIPROCI IMPEGNI

1) Il CAAF CGIL Puglia Srl si impegna a: promuovere la cultura dell’utilizzo del canale telematico, in luogo dell’accesso fisico presso gli sportelli degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. A tal fine, potranno essere avviate iniziative di formazione, anche a distanza o in occasione di convegni e seminari, su tutto il territorio regionale, con il patrocinio congiunto del CAAF CGIL Puglia Srl e dell’Agenzia delle Entrate;  utilizzare esclusivamente CIVIS per: o richiedere assistenza su comunicazioni e cartelle di pagamento (punto “a” delle premesse); o inviare la documentazione a seguito di controllo formale (punto “a” delle premesse)  utilizzare la pec dc.sac.controllo_automatizzato@pce.agenziaentrate.it per chiedere assistenza sulle comunicazioni e sulle cartelle di pagamento (punto “a” delle premesse);  richiedere assistenza e servizi presso gli uffici dell’Agenzia esclusivamente per questioni non risolvibili tramite CIVIS, PEC o altri servizi telematici.

2) L’Agenzia delle Entrate si impegna a:  fornire risposta in merito al riesame in autotutela degli esiti scaturenti dall’attività di controllo automatizzato, richiesto tramite CIVIS;  fornire risposta alle richieste di assistenza/informazione inviate all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Direzione regionale della Puglia dr.puglia.gtpec@pce.agenziaentrate.it

 prevedere, compatibilmente con le esigenze organizzative, le modalità per fornire ai soggetti individuati formalmente dal CAAF CGIL PUGLIA Srl un appuntamento prioritario, nell’ipotesi in cui non sia disponibile una modalità telematica per il servizio richiesto ovvero qualora la richiesta di assistenza tramite CIVIS o PEC non sia andata a buon fine;  individuare modalità efficaci e accelerate di gestione delle tipologie di servizio, concordemente definite, non disponibili sui canali sopra citati.

3) Allo scopo di assicurare l’aggiornamento professionale degli operatori, le Parti si impegnano alla reciproca assistenza, assicurando l’intervento di qualificati rappresentanti nelle attività didattiche riguardanti i processi contemplati dall’accordo e le nuove procedure.

4) Le Parti costituiscono un Osservatorio regionale, costituito da rappresentanti della Direzione regionale della Puglia e dal CAAF CGIL Puglia Srl, al fine di:  monitorare lo stato di avanzamento delle attività intraprese e l’osservanza dei reciproci impegni assunti;  valutare ogni tipo di problematica nell’erogazione e nella fruizione dei servizi fiscali e individuare le relative soluzioni;monitorare i contenuti delle risposte e delle soluzioni fornite nell’ambito delle attività oggetto del presente accordo, al fine di garantire l’uniformità dei servizi fiscali erogati.

5) Il presente Protocollo d’intesa si intende fin d’ora adeguato alle novità procedurali che saranno introdotte, compreso l’invio di documentazione, e al miglioramento dei tempi di lavorazione. Bari, 20 novembre 2015

Direzione Regionale della Puglia Il Direttore Regionale agenzia delle entrate firmato Giovanni Achille SANZO’

CAAF CGIL Puglia Srl Il Vice Presidente firmato Massimo DI CESARE______

Insomma, in buona sostanza per il semplice cittadino alle prese con il fisco, quello che mediamente non ha posta certificata, né pratica di canali telematici, non cambia nulla. Tutto questo amabaradan, per dire che funzioneranno meglio i collegamenti fra i  Caf della Cgil e l’ agenzia delle entrate.

I Caf sono i potentissimi centri di assistenza fiscale gestiti dai sindacati e fonte di  ulteriore e notevole finanziamento pubblico, per tutti e di tutti i tipi, sia chiaro, non solo per la Cgil. Poi, siccome ci siamo stancati  di sentirci dire che noi di leccecronaca.it siamo pizzosi e cattivi, solamente perché cerchiamo di fare il nostro lavoro di capire e far capire, senza limitarci a fare i passacarte elettronici, di carte spesso fumose e incomprensibili, o fuorvianti, come in questo caso, nella fattispecie quello che vogliamo dire, lo facciamo dire a un altro. E a una libera autorità.

Ecco cosa scrive in materia la giornalista Anna Bartolini (nella foto) del ‘Comitato difesa consumatori“: “I patronati ricevono un sostanzioso finanziamento pubblico, per legge. Svolgono un lavoro utilissimo, ma che in un paese civile verrebbe svolto dagli stessi enti previdenziali pubblici; in Italia la burocrazia pubblica (tra cui quella previdenziale) non ha mai saputo porsi al servizio dei cittadini. I patronati sono un male necessario; solo che esistono due uffici (uno pubblico ed uno privato) che fanno la stessa cosa. Il Ministero delle finanze ha inventato i Caf (poi, in gran parte, affidati ai sindacati/patronati) per fare il lavoro che non riuscivano a fare le Agenzie della entrate. 

Chi paga i Caf? Il contribuente. In un paese civile l’assistenza fiscale dovrebbe essere gratis; per lo meno, le spese per il CAf (minimo, oggi 25 euro a dichiarazione) dovrebbero andare in diminuzione del reddito. Dover pagare per fare il proprio dovere fiscale è un’altra delle anomalie italiane”.

Ecco, cari – in tutti i sensi – Caf e cara – in tutti i sensi – agenzia delle entrate, ritornate a parlarci di “fisco più semplice e più veloce” quando ci avvicineremo di più – ora siamo molto distanti – ad essere il “Paese civile” di cui parla la Bartolini, quello in cui un semplice cittadino medio -mediocre può capire che cosa deve pagare da solo e sempre da solo può farlo, sapendo come fare e quando farlo.

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