INQUINAMENTO ACUSTICO A NARDO’

| 30 Aprile 2016 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Nardò, Graziano de Tuglie, responsabile dell’ associazione ‘Fare verde’ e candidato al consiglio comunale nella lista ‘Tutto per Nardò’ ci scrive______

L’inquinamento acustico è un inquinamento subdolo, colpisce e ottunde la mente prima ancora di provocare danni fisici all’organismo umano. Lo stress che deriva da emissioni rumorose che superano il livello tollerabile (45 decibel), provoca stati di irritabilità, difficoltà a concentrarsi, a prendere sonno, a comunicare verbalmente. I danni strettamente fisici, oltre al danneggiamento irreversibile dell’apparato uditivo. Dal punto di vista fisico è accertata la connessione con l’aumento della pressione sanguigna ,del ritmo cardiaco, della vasocostrizione, della secrezione endocrina. Fino all’influenza negativa sul sistema immunitario.

Le cause di questo tipo di inquinamento sono molteplici ma bisogna considerare che il traffico veicolare, l’uso di strumenti utensili e la diffusione ad alto volume di musica nei locali di intrattenimento sono le principali fonti di rumore.

Le iniziative per limitare i danni prodotti da queste emissioni sono codificate dalle norme sufficientemente stringenti in vigore a partire dalla legge 447/95 e dalle relative disposizioni attuative.

A Nardò per quanto riguarda il traffico veicolare bisognerebbe introdurre controlli severi sulla rumorosità dei mezzi di locomozione e sanzionare le violazioni dei limiti normativi ma anche introdurre sistemi passivi di difesa come l’adozione di asfalti fonoassorbenti (magari anche smog assorbenti) che abbattono notevolmente le emissioni rumorose.

Per quanto riguarda il rumore delle macchine utensili bisogna verificare il mantenimento dei parametri costruttivi di emissioni rumoroso e verificare il mantenimento manutentivo delle caratteristiche di fabbricazione .

Per le emissioni acustiche di ogni tipo di intrattenimento bisogna tenere presente che Nardò è dotata di una zonizzazione acustica che. In larghissima parte, prevede la prevalenza delle zone residenziali abitative che quindi devono corrispondere a precise limitazioni della potenza di emissione e degli orari di funzionamento degli impianti di diffusione acustica. Senza possibilità di deroghe in particolare nei periodi di vacanza. Non si può discrezionalmente derogare da quanto prevedono le norme neanche in nome di esigenze clientelari. Taluni sembrano propensi a promettere, addirittura come merce di scambio di consensi elettorali, un fiume di deroghe alle norme che contrastano la diffusione di suoni.

Comportamento incosciente e pericoloso che rischia di acuire i contrasti e rendere invivibili le località turistico residenziali abitative con l’inevitabile strascico di tensioni ed esasperazioni che non si addicono alla crescita qualitativa e quantitativa del turismo della città.

Crescita che non si può, come scioccamente alcuni tendono a imporre, assolutamente legare all’aumento del rumore.

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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