Vada pure… / COME TI RIMORCHIO UN NUOVO PARTNER – LEZIONE 3 – “Amiche, riappropriatevi della gioia di comunicare, senza vergogna” (RISPOSTA A LUCA)

| 22 Maggio 2016 | 3 Comments

di Elena Vada______

Gent.mo Signor Luca,

la ringrazio, innanzi tutto, per l’attenzione che ha voluto rivolgere ai miei scritti, nonché, per il tempo speso per leggerli.

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/05/18/le-donne-vanno-conosciute-e-frequentate-nellistante-in-cui-si-presenta-loccasione-luca-fiocca-replica-a-elena-vada-sull-abbordaggio-dal-punto-di-vista-maschile/comment-page-1/#comment-151853

Mi permetto di farle osservare che, a mio avviso, i temi trattati dai nostri articoli, non sono affatto omologabili, raffrontabili,o, reciprocamente, contestabili.

Riguardano, semplicemente, due argomenti, diversi, e si rivolgono a pubblici opposti; non tanto per genere di sesso (maschile/femminile) ma, per situazioni, problematiche e necessità di vita diverse, ambiente, lavoro, famiglia, eccetera.

Il leitmotiv, comunque, è comune: Relazioni e Contatti umani.

Se le “donne vanno prese al volo”, siamo ben orgogliose, invece,di studiare e scegliere, con un po’ di tattica e “sesto sesto”, la persona che ci sembra, simpaticamente complice, del nostro ingenuo , bonario, scherzoso ma innocuo approccio (possiamo benissimo ricevere in cambio un:- “Mi perdoni, sono di fretta”).

Non applichiamo strategie particolari, ne ci prefiggiamo di tornare a casa, con la persona conosciuta e consenziente, per una notte, una serata, il week-end o la vita.

Ma, ”L’ARTE DI ABBORDARE”, come LEI la chiama, che ARTE E’?

Personalmente non mi sono mai permessa di definirla tale.

E, credo pure che non possano esistere, a sostegno: decaloghi, manuali, prontuari, corsi e simili, per imparare ad essere, semplicemente se stessi, in situazioni diverse dal comune vissuto quotidiano.

Esempio: se sono una quarantenne, separata con due figli, che lavora (qualsiasi mestiere), che torna a casa ad ore beate, rassetta e cucina, lava e stira, controlla i compiti, fa la spesa, va a riprendere il figlio all’uscita della discoteca, alle due di notte…. Ma quale modo, posso avere, per incontrare, conoscere, simpatizzare, manifestare il mio carattere, e personalità,intelligenza, cultura ….. E DOVE? E COME? E QUANDO?

NO, no, caro Luca, lasciamo Casanova nel cassetto, la Tortora sull’acqua,:”…la selvaggina che va presa a tempo e al volo” nel proprio habitat paludoso.

La fulminea passione “appagamento breve e intenso…, preludio di pronto sganciamento”, alle cortigiane di Venezia e di Francia.

Ma, simpatico Luca, nel leggerla, il peggio arriva alla fine, quando ci racconta l’aneddoto (che garantisce autentico) :- ”…Impavidi e spietati, cogliete la preda al volo” e, lasciate l’AMICA, che avete in auto a casa sua, per BBBBBBBBBBBBBBBBBIIIIIIIIIIIIIPPPPPP!!!!!!!!! (SCOPARVI)l’autostoppista, raccolta, all’ultimo minuto, in autostrada,e che, dichiaratamente “ci sta!”. “Cogli l’attimo fuggente” , come dire “ogni lasciata è persa”.

“Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento”: la lezione del professor John Keating, qui mi pare calpestata! L’attimo fuggente è quello che riluce, attrae e arricchisce l’animo.

Riempie la vita, che non è ombra di sogno, ma palcoscenico di commedie o tragedie, dove ognuno ha il proprio ruolo.

Alle mie affezionate allieve, (dai trentacinque ai settantanni),insegno che è bello ridere, provare l’ebrezza della chiacchierata informale, della battuta scherzosa, all’Iperstore, come in libreria, al mercato, come a teatro, alla posta, o con Boby al guinzaglio.

Imparano a riappropriarsi della gioia di comunicare, senza vergogna o timidezza, con chiunque ricambi il loro entusiasmo, in cremeria, su una panchina, su una sdraio al mare , davanti un caffè o un bell’orizzonte.

E poi…. “da cosa, nasce cosa” e noi speriamo che il dialogo continui….magari per telefono.

Questa non si chiama “ARTE dell’abbordaggio” e non fa cronaca.

E’ cercare di stabilire nuovi rapporti umani, con cordiale buona educazione, nella speranza di un incontro fortunato e felice, (sotto qualsiasi profilo).

Freud diceva:-”L’arte di tessere ed intrecciare è atavico e peculiare nelle donne” a noi, quindi, il privilegio!

Ringraziando per gli utili spunti che ha fornito per capire meglio il mondo maschile, cordialmente saluto.

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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Comments (3)

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  1. Giorgio ha detto:

    Cara Elena sono d’accordo con Te nel criticare Luca quando dice, che scaricherebbe l’amica per la nuova ragazza appena abbordata.
    E quindi, non è vero che quel”modus operandi” appartenga a tutto il mondo maschile, ma Ti dò torto quando scrivi che l’arte dell’abbordaggio non sia un’Arte…altro che se è un arte. Esistono manuali ma sopratutto una volta c’era una scuola che ci insegnava come fare. Era la scuola dei ragazzi più grandi che si frequentavano per strada o in piazza. Nelle lunghe serate paesane, c’erano i gruppi dove si parlava di calcio e gli altri dove l’argomento principale era la politica, oppure quel mondo misterioso e fantastico che sono le DONNE.
    Continua con i tuoi insegnamenti che sono preziosi.
    Saluti a Te e a Luca.

  2. Elena Vada ha detto:

    Grazie ai Signori maschietti,

    che hanno replicato alle mie lezioni d’abbordaggio, con il loro punto di vista. Mi viene quasi voglia di aprire un’agenzia matrimoniale.

    Luca, Marco, Franco, Carlo…. Ribadisco che l’approccio, meglio detto “abbordaggio” , non è un’ ARTE, ma, come suggerisce Giorgio, un modo di tramandarsi tattiche, che, tra l’altro, cambiano di generazione in generazione, attraverso gli amici più grandi, scuola, discoteca, feste, squadra di calcio; poi arrivano l’ufficio, le cene,i viaggi, eccetera.

    Tutto quello che motiva aggregazione, può diventare bacino d’ esperienza e, modus operandi (Giorgio) per ambo i sessi.

    Ma l’ ARTE C’ E’, ed esiste da quando esiste il mondo.

    Si chiama “ARTE DELLA SEDUZIONE”. (cosa diversa e particolare).

    Difficilissima da spiegare perché fatta di piccoli particolari, non sfacciatamente esibiti e colti in ogni ambito.

    La SEDUZIONE è, in una donna, innata, come la CLASSE..

    Ed è costituita da uno sguardo malizioso, un accavallare di gambe, un sorriso. Quella citazione ben fatta, lo sfiorare un gomito o una gamba. Commentare lo stesso sport. Mettersi un determinato profumo, o guardarsi nello specchietto della borsa, per rifare il trucco. Sfilarsi un guanto, aggiustarsi una calza o soffiarsi il naso.

    Mordere un pasticcino, bere un flut di champagne, o un caffè alla macchinetta.

    Tutto questo, fatto discretamente, in modo elegante ma, soprattutto, non appariscente.. è la tattica giusta per attrarre un uomo,sedurlo e forse conquistarlo. Poi chi vuol esser lieto sia “del futur non v’è certezza”.

    Questa “SI è ARTE”, ma in giro, se ne vede ben poca, rubata dal ticchettio degli sms, dalla volgarità delle locuzioni giovanili, dalla fretta e l’ansia della vita caotica che conduciamo.

    Chissà, quanti di voi, signori che mi leggete, ci fate ancora caso?

  3. Valerio ha detto:

    L’Arte dell’abbordaggio, esiste ed è semplicemente il modo di proporsi, in qualsiasi situazione, perché ognuno può avere dei posti che gli sono più congeniali per conoscere persone dell’altro sesso, ma se capita di voler conoscere una persona in un determinato momento o posto, bisogna avere un minimo di faccia tosta ed una serie di tecniche da mettere in campo, e se l’emozione ti prende lo stomaco anche una serie di frasi che ti aiutino a prendere tempo, mentre il cuore ti batte a mille.
    La seduzione è tutta un’altra storia e la si mette in campo dopo aver “abbordato” la donna dei tuoi sogni, alla quale sei riuscito a strappare un numero di telefono o un’informazione che ti permetta di rivederla.
    Spero di essere stato chiaro.

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