IL COMITATO NO ALLA DISCARICA PARACHIANCA CONSEGNA LE OSSERVAZIONI E CHIEDE DI PARTECIPARE ALLA CONFERENZA DI SERVIZI

| 30 Ottobre 2016 | 0 Comments

di Eleonora Ciminiello________Sono state depositate il 27 ottobre scorso, presso il protocollo e l’ufficio Ambiente della Provincia di Lecce, le osservazioni del Comitato di Volontariato “No alla discarica per rifiuti speciali non pericolosi presso masseria Parachianca” in merito al progetto di realizzazione della discarica stessa.

Il documento, prodotto da un gruppo di lavoro costituito da cittadini e tecnici del Comitato, in vista della conferenza di servizi per il parere di VIA (valutazione di impatto ambientale), è il frutto di un’analisi del progetto e del territorio in cui è prevista la realizzazione della discarica.

Il Comitato ha anche inoltrato espressa richiesta di partecipazione alla Conferenza di Servizi prevista per giovedì prossimo a Lecce.

“Con le osservazioni depositate e la richiesta di partecipazione alla conferenza di servizi – ha detto il presidente del Comitato, Antonio Eliaintendiamo portare il nostro contributo di cittadini e tecnici al tavolo in cui saranno intraprese importanti decisioni ai fini della Valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) e dell’eventuale rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).

Rigettiamo la proposta della discarica in quanto lo studio è privo dei necessari elementi di valutazione e non prende in considerazione gli impatti associati alla discarica come gli effetti odorigeni, quelli indiretti sulla salute, come il rischio di inquinamento delle falde acquifere, di danni alla flora e alla fauna, di migrazioni di gas nel sottosuolo. Il progetto proposto per la realizzazione della discarica non considera i ricettori degli impatti e falsamente afferma che tutto ciò che è attorno alla discarica è privo di valore. Infine, non considera correttamente l’alternativa, prevista dalla legge, che non è lasciare la cava così com’è, bensì ripristinarne il paesaggio”.

Per il Comitato, la discarica comporterebbe un danno irrimediabile per la salute, per l’ambiente, per la proprietà privata e per il comparto turistico-ricettivo delle masserie e dagli agriturismi, che costituiscono una importante risorsa in crescita sul territorio.

“A prescindere dalla realizzazione dell’impianto – sottolinea il presidente del Comitato – sarebbero opportuni rilievi e analisi per una fotografia puntuale dello stato attuale dell’ambiente circostante, che prenda in considerazione il carattere cumulativo degli impatti, al fine di stabilire se questo territorio, già martoriato da altre sorgenti inquinanti e caratterizzato da un aumento di patologie legate ad agenti inquinanti, sia ancora in grado di reggere la presenza di un’ulteriore discarica. E anche per poter stabilire con certezza tra cinque, dieci anni, qualora malauguratamente la discarica dovesse essere realizzata, se il livello di inquinamento è aumentato o meno”.

Se la presenza del Comitato all’interno della Conferenza dei Servizi è quanto mai essenziale, ancor più indispensabile è la presenza del Comune di Lecce, che tramite l’assessore alle Politiche Ambientali ha comunicato che il Comune non ci sarà. Come sostenuto dal presidente del Comitato, Antonio Elia “L’assenza da un tavolo così importante come la Conferenza dei Servizi limiterebbe le possibilità di azione per contrastare il progetto di realizzazione della discarica, le tesi addotte dall’assessore Guido, sull’attività ancora in atto della cava, potrebbero anche essere respinte durante l’iter autorizzativo”.

Immaginiamo che gli amministratori della Provincia di Lecce non siano degli sprovveduti e comprendano bene l’importanza di partecipare ad un momento decisionale di grande rilevanza, un momento di confronto fra le parti attraverso il quale sarebbe possibile far valere le ragioni del benessere su quelle degli interessi.

Perché allora fare un passo indietro? A pensar male ci sarebbe da chiedersi se il Comune di Lecce, oltre a spendere splendide parole sui giornali sulla tutela del territorio, non intende fare molto di più, anzi.

Odor di ritirata insomma? Per dirlo aspettiamo il 3 Novembre, solo allora tireremo le somme.

Category: Cronaca, Politica

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