UNA TERZA DOMANDA PER MICHELE EMILIANO: “Chi era ‘il presidente di Confindustria Lecce’ con il quale lei cenò insieme a Carlo Russo?”. CI FACCIA CAPIRE, PER FAVORE

| 30 Marzo 2017 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Le altre due domande stanno ancora là, in evidenza, sotto la nostra ‘testata’, come promesso, da cinque mesi ormai, senza aver ricevuto risposta.

Non mi piacciono i metodi d’ assalto; mi ero permesso, nel frattempo, solamente una volta, il 3 febbraio, di ricordarglielo personalmente, in un breve colloquio, del resto tranquillo e anzi cordiale, durante una manifestazione pubblica; poi, se uno non vuole rispondere alle domande dei giornalisti liberissimo di farlo, ci mancherebbe altro, avrà le sue buone ragioni.

Mi dispiace solamente, e non certo per me, ma per i lettori di leccecronaca.it, che mi abbia fatto telefonare dalla sua addetto – stampa, la quale, il 6 febbraio, assicurò che il presidente della Regione Puglia, nonché assessore alla sanità, avrebbe dato ‘entro pochi giorni’ personalmente tutte le spiegazioni richieste in nome e per conto dei nostri lettori, appunto.

Ora, ribadisco, se uno non vuol rispondere, non risponde, e amen: ma non promette, e poi non mantiene, che è questo sì sconveniente, per quanto io capisca pure che Michele Emiliano sia sempre in tutt’altre faccende affaccendato, dalle beghe interne del Pd, nazionali e locali, alla corsa per diventare segretario al prossimo congresso.

Intanto, c’è una terza domanda che è urgente rivolgergli: proverò a spiegare perché, e perché proprio oggi, giovedì 30 marzo, cercando di riassumere, sia pur in sintesi giornalistica, la questione.

***

Come è noto, nell’ ambito delle inchieste della magistratura sulla così detta vicenda Consip, la centrale di acquisti ella pubblica amministrazione,  da mesi, tra gli altri, sono indagati a vario titolo il ministro dello Sport Luca Lotti, il padre dell’ex premier Tiziano Renzi, l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, e l’imprenditore fiorentino amico della famiglia Renzi Carlo Russo.

Fra i tanti elementi all’ esame dei magistrati e relative ingentissime somme di denaro, è  spuntata fuori la questione delle pressioni esercitate dall’ attuale ministro Luca Lotti, fedelissimo dell’ ex premier Matteo Renzi fin dai tempi fiorentini, nei confronti del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per fargli incontrare l’imprenditore fiorentino amico della famiglia Renzi Carlo Russo, interessato a non meglio precisati “affari” nel Salento, dove, a Castro, ha una casa.

Siamo nell’ ottobre 2014, almeno in tale periodo colloca l’ incontro Marco Lillo del ‘Fatto quotidiano’, al quale così il presidente Michele Emiliano ha ricostruito l’ episodio: “A quel punto io ho incontrato Russo. Senza il messaggio di Lotti non ci sarei andato. Si presentava come un rappresentante di Renzi e dei suoi. Mi ha invitato a cena con il presidente della Confindustria di Lecce che io peraltro già conoscevo di mio. Non capii il senso della cosa. Diffidai a fiuto anche se diceva di essere amico di Matteo Renzi e di tutti i suoi uomini di fiducia. Forse mi accennò al discorso dei farmaci a domicilio che faceva in Toscana. Ma evitai di approfondire“.

A leccecronaca.it invece era già venuta la voglia, il 25 febbraio scorso, di approfondire ulteriormente.

Allora, c’ era Carlo Russo, che si era fatto ‘raccomandare’ dall’ attuale ministro Luca Lotti, ostentando la propria ‘vicinanza’ al padre di Matteo Renzi, Tiziano.

C’era, per sua stessa ammissione, al momento l’ unica testimonianza disponibile per una ricostruzione, l’ attuale presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

E c’ era una terza persona, che, stando alle parole pronunciate da Emiliano, era “il presidente della Confindustria di Lecce, che io peraltro già conoscevo di mio”.

Ma presidente chi?

E’ lecito pensare subito all’ attuale, in carica dall’ aprile 2016. Raggiunto telefonicamente da leccecronaca.it il 25 febbraio corso, Giancarlo Negro cade dalle nuvole: “Non ne so assolutamente niente, non ero io. Una cena con Emiliano? Me ne ricorderei…No, no, io non c’entro nulla con questa storia”.

Bene, prendiamo atto.

Allora, quale presidente?

Prima di lui, Confindustria Lecce attraversò un lungo periodo di commissariamento, interrotto nel mezzo, ma solo per una settimana, dalla presidenza, nell’ ottobre 2015, di Chiara Montefrancesco.

L’ ultimo presidente fu Pierleone Nicola De Castris, dimessosi dall’ incarico nel settembre 2014.

Bene, è lui, o non è lui?

Non è lui.

Raggiunto telefonicamente da leccecronaca.it sempre lo stesso giorno, Nicola De Castris ripete anch’ egli: “Di questa storia, non ne so niente. Non sono io ad aver partecipato ad una cena con Michele Emiliano e Carlo Russo”.

E siamo punto e a capo.

E allora?

E allora non rimaneva altro che tentare di farsi spiegare meglio direttamente da Michele Emiliano in persona.

Almeno, ci abbiamo provato.

Ma senza riuscirci. Infatti, sempre il 25 febbraio, come riferito nel nostro articolo di quel giorno, il presidente Michele Emiliano ha fatto sapere a leccecronaca.it, tramite il suo ufficio stampa, che su questa vicenda “è tenuto a non aggiungere pubblicamente altri dettagli, che verranno eventualmente dati direttamente nelle sedi competenti“, vale a dire che darà chiarimenti solamente ai magistrati.

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Bene, ieri, mercoledì 29 marzo,  come riferito, Michele Emiliano è stato sentito per circa un’ora, come testimone, dal pubblico ministero di Roma Mario Palazzi nell’ambito del filone romano dell’inchiesta Consip. In particolare, è stato ascoltato in merito agli sms ricevuti dall’allora sottosegretario, ora ministro, Luca Lotti e da Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, per sollecitare un suo incontro con Russo.

Così, ha potuto quindi dare ‘nelle sedi competenti’ tutti i ‘dettagli‘ richiestigli.

Può, quindi, ora che ha fatto il suo dovere di cittadino, dare qualche spiegazione, non sull’ inchiesta giudiziaria, bensì ‘politica’, cioè solo sugli aspetti propriamente ‘politici’ della questione?

C’è la legittima curiosità di sapere se quella cena ci sia effettivamente stata; dove sia avvenuta; chi vi abbia partecipato e che cosa i commensali si siano detti a tavola, perché è lecito credere che ci siano stati altri argomenti di conversazione, oltre l’ attività imprenditoriale di consegna farmaci in Toscana di Carlo Russo, presumibilmente legati invece ai suoi interessi salentini.

E ammesso e non concesso che la cena non ci sia stata, c’è la legittima curiosità di sapere ugualmente  se Michele Emiliano si sia, e abbia chiesto di che cosa Carlo Russo, questo nuovo promoter della sinistra degli affari sempre tanto all’ opera, da decenni, dai tempi d’ oro di Massimo D’ Alema, nel Salento,  voleva parlare in sua presenza con ‘il presidente di Confindustria Lecce’.

E comunque, chi sia questo ‘nominato’ ‘presidente della Confindustria Lecce’, che egli ‘conosceva già’ di suo, almeno questo, il presidente della Regione Puglia, ce lo vorrà dire?

Così ci faremo spiegare direttamente da lui la natura degli ipotetici affari da avviare, o consolidare, e almeno ci potremo levare di testa qualche sospetto in più che, in mancanza di chiarimenti, e in abbondanza di motivi di tensione in questi giorni di tristezza nel Salento, si sono fatti prepotentemente largo e sono quindi, sia pur confusamente affiorati, nelle nostre teste martoriate dalle vicende del gasdotto Tap.

 

 

 

Category: Cronaca, permanente, Politica

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