“Conosco personalmente la distruzione fisica e psicologica che questo gasdotto sta causando alle comunità salentina”. OGGI AD AMSTERDAM LE RAGIONI NO TAP SPIEGATE AI SOCI DELLA BANCA ING CHE FINANZIA LA COSTRUZIONE

| 23 Aprile 2019 | 1 Comment

di Serena Fiorentino______

ING è la sigla di Internationale Nederlanden Groep, importante gruppo bancario internazionale.

La banca olandese ING dice di orientare la propria strategia commerciale in sintonia con gli accordi di Parigi sul clima, ma, nonostante ciò, continua a finanziare l’industria dei combustibili fossili, che ci sta portando verso la distruzione del clima e delle comunità colpite.

Limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C richiede “cambiamenti rapidi, di vasta portata e senza precedenti in tutti gli aspetti della società”. Non possiamo permetterci di costruire nuove infrastrutture per i combustibili fossili. Eppure banche come ING continuano a sostenere l’industria del fossile con miliardi di dollari che dovrebbero andare verso le alternative di energia pulita.

Da quando è stato firmato l’accordo di Parigi, ING ha concesso prestiti per 25,5 miliardi di dollari alle industrie del carbone, del petrolio e del gas.

Ciò include la partecipazione quest’anno a due prestiti per un totale di oltre un miliardo di dollari per il Trans Adriatic Pipeline – TAP-  che pomperà gas, distruggendo terreni agricoli, minacciando Paesi e alimentando la crisi climatica.

Insieme ad altri rappresentanti di organizzazioni e associazioni internazionali, sono interventuta questa mattina ad Amsterdam all’assemblea dei soci della banca, per portare loro le ragioni dei residenti nel Salento.

Fra le altre cose, ho sostenuto che il gasdotto Trans Adriatic esaspera enormemente il nostro clima già in rapido riscaldamento.

Ai politici e ai lobbisti del combustibile fossile piace sostenere che il gas fossile sia un’alternativa energetica “pulita” perché, una volta bruciato, produce meno emissioni di CO2 rispetto al carbone o al petrolio. Mentre è vero, questo argomento ignora in maniera opportunistica altre emissioni significative del ciclo di vita più in alto nella catena di approvvigionamento, in particolare perdite e scarichi di metano, un gas serra estremamente potente, nei punti di estrazione, distribuzione e stoccaggio.

Conosco personalmente la distruzione fisica e psicologica che questo oleodotto sta causando alle comunità salentina nella sua realizzazione.

Quando ho deciso di iniziare una famiglia, ho immaginato che i miei figli avrebbero ereditato la bellezza dello stesso luogo in cui sono cresciuta, un ambiente sano, la cui forza è sempre stata la cura e l’amore che la popolazione locale ha dato. Invece erediteranno una realtà fatta di cemento armato, filo spinato, terra espropriata, diritti negati, distruzioni delle economie locali, e un’Italia del Sud ancora una volta sfruttata e succube agli interessi dei più forti e potenti.

Infine, ho posto agli azionisti due domande. La prima su quali considerazioni vengano date ai probabili rischi diretti di questo progetto di combustibili fossili, che va direttamente contro la presunta natura etica dei finanziamenti della banca. La seconda, se, dati i gravi impatti ambientali di TAP, la ING possa impegnarsi a rivedere la politica che ha consentito il suo coinvolgimento nel progetto.

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Ingrosso Carmelo ha detto:

    Spezzare questo accordi tra Lobby e governi per portare le società verso un cambiamento energetico si molto difficile! Un gesto nobile è stato fatto dai grandi della moda verso Macron, per il triste disastro di Notrê Dam. 1Mln di € per la ricostruzione! Tutto questo è molto ammirevole. Purtroppo però, può verificarsi un gesto opposto; potrebbe succedere che le Lobby dell’energia offrano ai governi le stesse cifre per attraversare territori senza essere infastidito dalle popolazioni che li abitano distruggendo così paesaggi, economie, falde acquifere e infine il danno più grande, il clima…….

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