ASPETTANDO NANDO / IVAN RAGANATO PARLA DEL MUSICAL “Superstar”

| 12 Maggio 2019 | 0 Comments

di Emanuela Boccassini______

Ivan Raganato (nel disegno di Giuseppe Mauro, per i progetti di album a fumetti, e di fotoromanzo, collegati al musical) non è solo un attore di altissimo livello, dal curriculum immenso… Basti pensare che si è diplomato presso la Scuola Internazionale di Teatro a Roma; che ha studiato canto, ballo liscio unificato, ballo da sala, danze latino-americane, elementi di danza primitiva, ebraica e contemporanea, coreografia, espressione corporale, dizione; e che come attore e regista, ha portato in scena in tutta Italia autori quali Ionesco, Checov, Pirandello, Euripide; oltre ad aver lavorato anche nel cinema, con Comencini; nella fiction tv con Oldoini; nella lirica con la Ricciarelli.

Ecco, ma è anche e soprattutto un uomo dalla spiccata umanità.

È integerrimo, leale, sincero, simpatico, e i suoi occhi azzurri trasmettono tutta la sua passione e la sua serietà. Ama il suo “lavoro” e quando parla dell’attività teatrale non la chiama “carriera”, ma vocazione, termine che “racconta” Ivan, come attore e come uomo.

Una vocazione che scalpita in lui sin da bambino: a dieci anni sale sul palco le prime volte come cantante… Udite udite, canta pure!

Durante il liceo andava dal maestro Salvatore Solida per degli esperimenti di tecnica teatrale. Crea e riempie il proprio bagaglio esperienziale, culturale e lavorativo in giro per l’Italia e poi ritorna nel suo paese natio, Copertino, dove, nel 1990 dà vita alla sua nuova famiglia, Scena Muta, scuola e centro di formazione artistica ‒ nella quale si svolgono varie attività, tra cui stage, audizioni, spettacoli, concerti, eventi, formazione e continuo aggiornamento‒ ma anche officina di idee e di pregevoli produzioni artistiche.

La sua vocazione, lo scorso anno, porta Ivan a realizzare con Giuseppe Puppo, autore del testo, un successo teatrale incredibile, La Dea Trans. La regia e la sua interpretazione di Carlotta Paiano, famosa trans leccese scomparsa nel 2017, hanno palesato, ancora una volta, la straordinaria abilità e bravura di Raganato e la validità del teatro salentino.

 

Hanno collaborato al trionfo dello spettacolo i bravissimi attori della compagnia teatrale Scena Muta, per un cammeo l’editore Stefano Donno e la poetessa Chiara Evangelista, e la ballerina Alisia Mariano. Da non tralasciare i contributi artistici di Max Persano e Nandu Popu.

Il muscista dei Sud Sound System incrocerà ora nuovamente la strada artistica di Ivan Raganato nel nuovo lavoro dell’attore copertinese, Superstar.

Ancora una volta è il direttore di leccecronaca.it  Puppo che propone a Raganato la regia e la recitazione di un personaggio particolare, particolarissimo, del suo testo: del resto, “squadra che vince non si cambia”.

Nell’occasione, abbiamo incontrato Ivan Raganato, per fargli alcune domande.

 

– Come mai, dopo aver vissuto fuori dai confini Pugliesi, è ritornato nel Salento?

– “Perché sono malato… di “salentitudine”…Sono e resto uno zingaro, ma radici e cuore non si tradiscono mai!”

 

– Come si è avvicinato al Teatro?

– “Mia madre studiava pedagogia, ma doveva preparare un esame di critica cinematografica. Per prepararsi invitò a casa Giuseppe De Santis e da allora fui fulminato. Certo non mi sono dedicato al cinema, ma al teatro. In una Copertino povera di realtà teatrali, durante il liceo scientifico, mi sono confrontato con la realtà leccese, soprattutto con Salvatore Solida, ma subito dopo il diploma sono andato a Roma e ho tentato l’esame di ammissione presso l’Accademia internazionale di Teatro, e mi è andata bene!”

 

– E, in tempi più recenti, come ha incontrato Giuseppe Puppo?

“Il ‘responsabile’ è l’editore Stefano Donno, il quale mi chiese di registrare un video leggendo qualcosa su Pier Paolo Pasolini per conto di Giuseppe Puppo per leccecronaca.it

Con il direttore del giornale on-line mi sono “beccato!” via mail, non eravamo d’accordo su alcuni punti…

Poi ci siamo incontrati alla Fondazione Palmieri durante una mostra pittorica di Stefano e ci siamo resi conto che, pur non pensando nello stesso modo, tra di noi c’era empatia.

Puppo mi propose, in quell’occasione, di realizzare un lavoro su Carmelo Bene. E mentre parlavamo di uno spettacolo già pronto, me ne prospettò un altro, ancora tutto da scrivere, La Dea Trans, che mi entusiasmò molto di più. Senza nulla togliere a Carmelo Bene, naturalmente. E ci trovammo perfettamente d’accordo, nell’intuizione. A me  intrigava creare un’opera teatrale in onore di Carlotta: un omaggio che la città rivolgeva a un personaggio speciale e particolare.

A tal proposito il 28 aprile scorso Scena Muta ha chiuso la stagione teatrale proprio con un’ennesima replica de La Dea Trans.

Il mio sodalizio con Puppo è stato interessante e proficuo, grazie soprattutto alla sua disponibilità: mi ha lasciato la possibilità, infatti, di modificare il testo di anteporre alcune parti, di cancellarne altre, soprattutto dopo aver parlato con il fratello di Carlotta…”

 

– Come nasce Superstar?

“Superstar nasce seguendo l’onda del successo de La Dea Trans. Io sto ancora leggendo, “a modo mio”, il testo che mi ha proposto Puppo, poi lo devo metabolizzare e fare mio. A settembre lavoreremo ininterrottamente fino alla realizzazione e messa in scena del musical”

 

– Cosa le è piaciuto del testo di Puppo, tanto da convincerLa anche questa volta?

“Può sembrare strano, ma in realtà, senza aver mai parlato o essermi confrontato con il direttore di leccecronaca.it, ho scritto anche io un musical per i fratelli Gargarelli. Insomma, ero già dentro l’idea per conto mio. Nel suo testo, Puppo, con ironia e spessore culturale e con evidente desiderio di rimanere con le radici ben salde nel Salento, ha voluto parlare dei talent show, di quello che promettono e poi non mantengono, ma non è il caso di anticipare né rivelare altro!

Aggiungo solo che, rispetto a Carlotta, sono due lavori, due generi e due stili completamente diversi. E poi c’è la parte musicale, questo è un vero e proprio musical! Le musiche e le canzoni di Nandu Popu… Me ne ha già inviata una, un capolavoro. Mi piace l’energia e l’entusiasmo di Nando, regala altrettanta forza e creatività! Non perdetevi l’anteprima nazionale al teatro Apollo il 7 dicembre 2019!!! A presto … E ora devo proprio scappare…Grazie…Ciao!”______

LA RICERCA nei nostri articoli del 10 e 12 aprile scorsi

ASPETTANDO NANDO / GIUSEPPE PUPPO SPIEGA LA SUA GRANDE STIMA PER I SUD SOUND SYSTEM E RACCONTA COME HA SCRITTO IL TESTO TEATRALE DEL MUSICAL DI NANDU POPU: “Quattro settimane e mezzo di passione”

 

ASPETTANDO NANDO / NANDU POPU STA SCRIVENDO PER LA PRIMA VOLTA UN INTERO MUSICAL

Category: Cultura, Eventi

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