IL SINDACO CARLO SALVEMINI SI VANTA DI AVER INTRODOTTO IL TRIBUTO SUL DOLORE. DA LUNEDI’ 20 OPERATIVE LE STRISCE BLU A PAGAMENTO ALL’OSPEDALE

| 14 Gennaio 2020 | 7 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Poi commentiamo pure. L’ufficio – stampa del Comune di Lecce ci manda il seguente comunicato______

 

Conferenza stampa viabilità e parcheggi nei plessi ospedalieri

Sarà operativa dal 20 gennaio prossimo la Convenzione sottoscritta tra Comune e ASL di Lecce per  il “controllo del traffico nelle aree di pertinenza del Presidio Ospedaliero ‘Vito Fazzi’ e presso il Poliambulatorio del Distretto socio-sanitario in Piazza Bottazzi”.

La Convenzione avrà la durata di cinque anni e servirà a riportare ordine nelle aree interne dei plessi ospedalieri, di proprietà della Asl ma aperte al pubblico, nelle quali sono frequenti fenomeni di parcheggio selvaggio e vige un generale disordine nella circolazione dei veicoli. Una situazione, aggravata dalla assenza di controlli, che è fonte di ripetuti disagi e provoca talvolta difficoltà alla circolazione dei mezzi di soccorso.

Nel novembre del 2017 la Asl ha chiesto al Comune di Lecce la stipula di una apposita convenzione per regolamentare la viabilità interna ai plessi e permettere alla Polizia Locale di assicurarvi il rispetto del Codice della Strada. La convenzione – sottoscritta nel marzo del 2018 dal sindaco e dall’allora Direttore Generale Narracci – ha richiesto la collaborazione tra gli Enti per la progettazione della viabilità interna ai plessi ospedalieri e per la realizzazione, a carico della Asl, della segnaletica orizzontale e verticale. In queste aree l’accesso sarà riservato ai mezzi di soccorso dell’Ospedale e del 118, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia penitenziaria, alle persone con limitate capacità motorie e dializzati, ai dipendenti ASL, ai motocicli.

Il Comune, dal canto suo, ha provveduto al rifacimento della segnaletica nelle aree di sosta  all’esterno del plesso ospedaliero Vito Fazzi. L’area più prossima all’ingresso è stata risistemata e munita di parcometri, le cui tariffe sono state determinate in 1,50€ per tutto il giorno o 0,60 centesimi all’ora, con frazione pagamento minimo 30 minuti (30 centesimi). L’area di via Gino Rizzo, anch’essa munita di segnaletica verticale e orizzontale, non sarà sottoposta a tariffazione. In totale i posti auto per la sosta tariffata saranno 202 (Piazza Muratore) e quelli per la sosta libera 350 (Piazza Muratore e via Gino Rizzo). All’esterno del plesso sono stati previsti anche 10 stalli aggiuntivi per i portatori di handicap.

Al fine di implementare ulteriormente la disponibilità di posti auto all’interno del plesso ospedaliero, la Asl ha avviato in questi mesi la procedura di acquisizione di terreni confinanti con l’Ospedale di Lecce, che serve ormai un bacino esteso di territorio e che con l’apertura del nuovo DEA si caratterizzerà sempre più come un grande attrattore da tutta la provincia.

La Convenzione tra Comune e Asl prevede anche il definitivo via libera all’utilizzo del parcheggio Asl di Via Miglietta come area di sosta pubblica non custodita. L’utilizzo sarà concesso prioritariamente dalle ore 15 del sabato o prefestivo, fino alle ore 24 della domenica o festivo.

Dal 20 gennaio, dunque, tutte le novità saranno in vigore.______

Dunque sì, da lunedì prossimo arriva il tributo sul dolore. Il sindaco è rimasto insensibile alle tante, qualificate e motivate critiche espresse da più parti nei mesi scorsi (vedi i commenti successivi al nostro articolo del 18 luglio ) a questo provvedimento ingiusto e immotivato, malgrado le presunte giustificazioni addotte. Anzi, ha fatto questa mattina una conferenza stampa show per vantarsene.

L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 18 luglio scorso

IL ‘TRIBUTO SUL DOLORE’ DECISO DAL SINDACO CARLO SALVEMINI DIVENTA REALTA’: SI PAGHERA’ LA SOSTA DELLE AUTO IN TUTTA L’AREA DELL’ OSPEDALE VITO FAZZI

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (7)

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  1. Gianmaria Greco, Prima Lecce - tramite Facebook ha detto:

    Un provvedimento assolutamente irragionevole ed irriguardoso.
    Il peggior provvedimento che un’ amministrazione possa assumere.

  2. Marco Pezzuto, Movimento Regione Salento - tramite mail ha detto:

    Ai fans dell’Amministrazione Comunale, che cercano di indorarci la pillola dicendo che sarebbe anche una scelta di contrasto ai parcheggiatori abusivi, faccio notare che in alcuni luoghi cittadini di massima sosta gli abusivi ci sono lo stesso anche con le strisce blu. Ció avviene, ad esempio, presso il tribunale civile, nel parcheggio dell’ex foro Boario, in Via Marconi ed in via Manifattura tabacchi. Offrono “servizi aggiuntivi”, come indicare il posto libero, favorire la manovra di posteggio stoppando le auto in arrivo, “spacciare” grattini non ancora scaduti o cambiare monete per la macchinetta.

    Quindi non si utilizzino falsi alibi! Non soltanto la tassa di parcheggio a malati e loro parenti ed amici è di per sè ingiusta e vergognosa, ma esiste anche il rischio che i cittadini finiscano per pagare due volte : alla sgm ed agli abusivi.

    Per finire, aggiungo che chi va a trovare un malato non è giusto che perda anche tempo, oltre che denaro. Spesso le visite a parenti ed amici degenti si fanno in finestre di pochi minuti tolti al lavoro ed alla famiglia.

    In questo modo i cittadini utenti dovranno sottrarre al tempo della visita quello perso per trovare le monete, metterle nel parcometro ed andare a mettere il tagliando in auto. Per finire il Fazzi è lontano dal centro cittadino e non raggiungibile a piedi. Penalizzare chi è costretto ad andarci in auto costringendolo a pagare il parcheggio apparsa una forma di tassazione indiretta ingiusta e spregiudicata.

  3. Maria Elena Gaballo, Andare Oltre - tramite mail ha detto:

    “La decisione dell’Amministrazione Salvemini di far pagare il parcheggio nell’area antistante l’ospedale Vito Fazzi è una vera e propria oscenità ai danni dei leccesi, l’ennesima!” – questa la dichiarazione di Massimo Fragola, ex consigliere comunale di Andare Oltre.

    “Riteniamo che ci siano altri modi e strumenti, come ad esempio il Daspo urbano, per combattere i parcheggiatori abusivi. I parcheggiatori abusivi sono comunque presenti nelle aree di sosta a pagamento nelle fasce orarie in cui non si paga e nei festivi. Perché l’Amministrazione non si adopera per risolvere la questione? Non può ricadere sui cittadini, specialmente come in questo caso quelli con maggiori necessità o sui più deboli l’inefficienza dei controlli da parte dell’amministrazione.
    Andare Oltre, continua Maria Elena Gaballo – segretario cittadino del movimento-chiede a gran voce al Sindaco Salvemini di tornare sui suoi passi e rivedere la decisione.
    Non possiamo accettare che siano a pagamento i parcheggi del Vito Fazzi, sembra quasi un paradosso che i parcheggi siano gratuiti nei centri commerciali e a pagamento quelli dell’ospedale dove si va per curarsi o per far visita ai propri affetti.
    Questo è un vero e proprio accanimento verso i cittadini!
    Qualche giorno fa – prosegue Gaballo- il nuovo consulente a supporto della mobilità urbana del Comune di Lecce, Ing. Chiffi, ha dichiarato che a Lecce è necessario ridurre gli stalli a pagamento per incentivare le piste ciclabili…allora, perché non proviamo anche ad ascoltare le proposte di chi paghiamo?!
    La scelta di fare i parcheggi a pagamento presso l’ospedale è dettata da uno spregiudicato capitalismo di stato, con il quale gli anziani, le famiglie, i bambini e tutti coloro che vivono l’ospedale vengono ridotti a numeri.
    Gli uffici del sindaco dovrebbero imparare a risparmiare sulle spese inutili e non continuare ad imporre tasse”.

  4. Andrea Guido, Fratelli d'Italia - tramite mail ha detto:

    Far pagare la sosta in un luogo di sofferenza, ai cittadini, ai lavoratori, ai malati e loro famigliari in stato di bisogno è una palese ingiustizia.

    L’ospedale è sinonimo di sofferenza, non è un luogo ludico, non è una discoteca, non è una struttura di svago e di divertimento, non è il centro urbano dove fare shopping o un supermercato. Ma punto di riferimento obbligatorio per i malati, per chi deve assistere un proprio congiunto o vegliare il caro estinto.
    Ci si reca solo e soltanto per bisogno e per soddisfare inderogabili necessità, per queste ragioni dovrebbe essere gratuito.
    L’Amministrazione Comunale ha dimostrato di essere senza valore morale e umanità sociale. Non ha tenuto conto che gli ospedali sono un servizio fondamentale per una società civile e che le strutture d’appoggio, quali appunto i parcheggi, dovrebbero costituire valido supporto verso coloro che hanno ben altri problemi d’affrontare, e non rappresentare un mezzo per rimpinguare le casse comunali.

    Da oggi il pagamento della sosta al Vito Fazzi rappresenta semplicemente un’ulteriore tassazione per il cittadino alla quale non corrisponde, di contro, alcun servizio. Né si è mai sentito parlare di implementazione delle corse dei mezzi pubblici.

    La sosta a pagamento è ammessa, generalmente, in tutti gli ospedali situati nei centri urbani, ed è giusto che sia così in quei casi, perché diversamente sappiamo che non ci sarebbe adeguata rotazione delle auto, qualcuno le lascerebbe ferme per giorni rendendo più difficile l’accesso all’ospedale. Ma a Lecce il nosocomio non è in centro!
    Questo problema nella nostra città non esiste e non si può fingere il contrario, così come non si può pensare che tutti possano utilizzare i mezzi pubblici (efficienti o meno che siano) per recarsi in ospedale.

    Mi rivolgo al Sindaco e ai componenti della Giunta: Riuscite a mettervi nei panni di un dializzato o di un traumatizzato che vive nelle ristrettezze economiche costretto a sottoporsi anche all’esoso pagamento del parcheggio? Siete a conoscenza dei cari ticket per le prestazioni specialistiche e della spesa farmaceutica? Conoscete il numero dei dipendenti privati – precari e non che lavorano in ospedale ed i loro stipendi percepiti? Siete sicuri che la procedura amministrativa adottata per l’individuazione delle nuove aree a pagamento non avrebbe dovuto incassare l’approvazione del Consiglio Comunale? Non vi viene il dubbio che forse avete esagerato?
    Io penso che non esiste ingiustizia più profonda come quella di speculare o assecondare sulla sofferenza.

  5. Casa Pound Lecce - tramite mail ha detto:

    “Strisce blu: pronto soccorso per le casse comunali”, “Curarti ti costa, 60 centesimi/ora”, “Gentile contribuente, paga e sii paziente”, questi i testi degli striscioni affissi da CasaPound Italia nei pressi dell’ospedale Vito Fazzi per protestare contro la scelta dell’amministrazione comunale di rendere a pagamento i parcheggi limitrofi.

    “La decisione presa dall’amministrazione è una speculazione vergognosa sulla pelle dei malati e di chi si ne prende cura”, si legge nella nota diffusa da Cpi Lecce. ”Chi parcheggia la propria auto nei pressi del presidio ospedaliero, infatti, lo fa per accudire un parente malato o per sottoporsi a visite e terapie”.

    “Il traffico non presenta particolari criticità nei pressi dell’Ospedale Vito Fazzi tali da richiedere l’introduzione delle strisce blu – continua la nota – e il fenomeno dei parcheggiatori abusivi non si combatte certamente sostituendosi come amministrazione nella richiesta dell’obolo”.

  6. Partito Comunista, Lecce - tramite mail ha detto:

    VIA LE STRISCE BLU DA OSPEDALI ED AMBULATORI
    È improponibile fare cassa sulla sofferenza della gente. Si paga già troppo in “ticket” per una sanità pubblica perennemente sabotata da destra e sinistra per favorire i privati. Chiediamo che vengano al più presto rimosse le strisce blu e che si faccia in modo che ci siano abbastanza parcheggi per esempio in un ospedale, il Vito Fazzi di Lecce, nel quale affluiscono le utenze da tutta la provincia a causa dei declassamenti di tanti ospedali, le chiusure di tanti reparti, le mancanze di staff e posti letto.
    Non si può risparmiare sulla sanità pubblica causando disagi così imponenti e poi aggiungere un’ulteriore “tassa sulla povertà” a chi non si può permettere la sanità privata.
    Non si può tantomeno giustificare tutto ciò come soluzione alla presenza dei parcheggiatori abusivi. Gli abusivi aumentano in tutta Italia, soprattutto nel Meridione, principalmente a causa della disoccupazione dilagante. È ben noto che le stesse autorità trovino futile cercare di multare gli abusivi, poiché puntualmente risultano nullatenenti.
    Vogliamo che la sanità sia pubblica, gratuita e di qualità e che il lavoro sia veramente un diritto garantito. Vogliamo un piano di trasporti pubblici serio. Non si può fare aspettare una persona 30/50 minuti per un bus e poi lamentarsi se la gente preferisce prendere l’auto creando ingorghi, mancanze di parcheggi e “parcheggi selvaggi”.

  7. Isabella Cocolo, ANCC - tramite mail ha detto:

    LETTERA APERTA AL GOVERNO E AI PARLAMENTARI
    Firenze, 12 febbraio 2020

    Centinaia di milioni di euro sottratti ai cittadini bisognosi di prestazioni sanitarie e costretti a raggiungere i presidi con un veicolo: una vera e propria tassa sulla salute da cancellare.
    Si tratta di centinaia di milioni di euro ma che possono essere molti di più perché, dal solo documento del Consiglio regionale Regione Toscana – Mozione n. 646 approvata nella seduta del Consiglio regionale del 1° febbraio 2017 avente per Oggetto: In merito alle tariffe per il parcheggio negli ospedali, leggiamo che solo nel 2017, solo nell’area fiorentina, solo in quattro presidi ospedalieri (San Giovanni di Dio, S.M. Annunziata, Meyer, CTO) hanno incassato 1.475.435,00 euro. Pagamenti che penalizzano in particolare i soggetti economicamente più deboli, traducendosi quindi in una misura doppiamente incivile.

    Per quanto sopra chiediamo al Governo e ai parlamentari d’intervenire affinché all’interno o nelle immediate vicinanze degli ospedali e dei luoghi che erogano prestazioni sanitarie, il parcheggio e la sosta devono essere gratuiti.
    Per facilitare il compito a chi abbiamo eletto a rappresentarci per governare il Paese, i nostri consulenti giuridici hanno preparato la proposta di legge che segue, composta di soli due articoli. Ovviamente il Governo può far propria questa proposta traducendola in un decreto.

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