“Non levateci la festa noscia!”. FESTEGGIAMENTI IN FORSE, WOJTEK PANKIEWICZ IN PRESSING SU SINDACO E ARCIVESCOVO: “Il culto per Sant’Oronzo rappresenta il fattore identitario più profondo della nostra comunità”

| 26 Giugno 2020 | 1 Comment

(g.p.)_____“Mai come quest’anno ci sarebbe la voglia di fare festa insieme, ritrovandoci come ogni anno, per le strade di Lecce a onorare i nostri patroni Sant’Oronzo, Giusto e Fortunato, riscoprendoci comunità cittadina e cristiana e salvaguardando le nostre tradizioni popolari”. 

Ma la festa adesso è in forse, stante le attuali disposizioni post emergenza sanitaria, come tutte quelle patronali, un fenomeno sociale e un settore economico al tempo stesso, penalizzato in maniera più pesante degli altri.

Ma Wojtek Pankiewicz, presidente del Movimento Culturale Valori e Rinnovamento e coordinatore cittadino di Cambiamo! non ci sta, non gli piace per nulla l’idea che i Leccesi debbano rinunciare quest’anno alla loro festa: così fa pressing nei confronti del Sindaco Carlo Salvemini e dell’arcivescovo Michele Seccia (con lui nella foto sotto), scrive loro un’accorata lettera e manda un comunicato ai mass media: “Processioni e riti sacri rappresentano un momento di incontro per le comunità, ma anche un modo per promuovere il territorio. Sussistono, cioè, aspetti religiosi, sociali ed economici”.

E ancora: “Il culto per Sant’Oronzo rappresenta il fattore identitario più profondo e importante della nostra comunità cittadina” che occorre “alimentare e valorizzare” e che poi “si traduce in crescita della nostra comunità cittadina, non solo religiosa, ma anche morale, culturale e civile”.

Oggi come oggi è tutto in forse.

Purtroppo l’attuale emergenza sanitaria continua a condizionare il nostro modo di vivere, non è quindi possibile ipotizzare una Festa in piena regola. Tuttavia, da una parte la voglia di rinnovare anche quest’anno la devozione ai nostri Patroni, che continuano a proteggerci, attraverso un programma di eventi religiosi , che comprenda pure la processione, ci induce a rivolgerci con fiducia al nostro carissimo Arcivescovo, Mons. Michele Seccia; dall’altra la voglia di fare i festeggiamenti civili, offrendo così pure  un’opportunità economica, con indubbie ricadute positive di carattere turistico, per il settore delle feste patronali con tutto l’indotto che dà lavoro a migliaia di persone, ci induce a rivolgerci all’Amministrazione comunale, affinché il sindaco Salvemini promuova un programma  che nel pieno rispetto delle linee guida regionali  organizzi in sicurezza una festa patronale con tutto il suo  programma civile dalle luminarie alle casse armoniche, dalla banda ai fuochi, dalle bancarelle ai concerti,  alle giostre e tutto il resto.

Ciò anche in previsione del fatto che dal 1° luglio la Regione per cercare di salvare la stagione  emanerà nuove regole e distanziamenti più elastici, anche se già le attuali linee guida recentemente approvate dalla Regione sullo svolgimento degli spettacoli dal vivo permettono un  limite massimo di 200 presenti al chiuso e 1.000 per eventi all’aperto”.

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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  1. Gruppo Consigliare M5S Regione Puglia - tramite mail ha detto:

    “La Regione deve fare il possibile per far ripartire le feste patronali, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza. Sarebbe stato opportuno riunire intorno a un tavolo tutti gli attori interessati, perché parliamo di un comparto che impiega migliaia di lavoratori. Si faranno manifestazioni come la Notte della Taranta, seppur in una modalità differente e con ingressi contingentati, e gli operatori non capiscono perché le feste patronali siano le sole a non poter ripartire. Per questo potrebbero essere definite delle linee guida e ogni provvedimento utile che possa permettere a tutti gli operatori dell’intrattenimento di ricominciare a lavorare e pensiamo a giostrai, artigiani delle luminarie e tutti gli operatori dello spettacolo per i quali abbiamo anche presentato una mozione”.

    Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi che si è interessato alla manifestazione della Notte della Taranta anche in passato con una richiesta di accesso agli atti per avere chiarezza sui fondi che la Regione impiega nella Fondazione.

    “Il settore dell’intrattenimento è stato uno dei più colpiti dalla crisi economica dopo il lockdown, proprio per la difficoltà di garantire il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Eppure sembra che una manifestazione di massa come la Notte della Taranta possa essere organizzata senza problemi. non vorremmo che sia l’ennesimo spot da campagna elettorale a scapito della sicurezza. Sulla Notte della Taranta aspettiamo ancora i documenti richiesti da oltre un anno, più volte promessi dall’assessore Capone, ma mai arrivati”.

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