IL LECCE / IL POSTPARTITA / “Siamo ancora vivi”
(Rdl)______Povero Lecce, povero Fabio Liverani. Numero impietosi, dalle sei sconfitte di fila nelle ultime partite disputate, ai 70 gol incassati in totale, a corredo di una caduta libera dentro il baratro della serie B. L’allenatore però non demorde, dice che ci crede ancora, alla salvezza, e tiene accesa con ostinazione la fiammella della speranza, anche di fronte all’evidenza della logica calcistica, ammesso che il calcio ne abbia una, ma forse sì, forse ce l’ha, e ancora la matematica dice che tutto è possibile.
Ecco una sintesi delle dichiarazioni rilasciate alle varie televisioni negli spogliatoi:
“Purtroppo è un momento così per i ragazzi, mi dispiace molto ed obiettivamente nei gol ci sono state delle ingenuità, e un pizzico di sfortuna. Il 2 a 3 è incredibile: una ripartenza e una carambola mentre eravamo tre contro tre noi in attacco.
Fino all’ultimo secondo daremo battaglia, la squadra ha voglia di fare qualcosa di straordinario.
Ho messo Mancosu perché è il nostro rigorista, è giusto che lui debba andare sul dischetto. Abbiamo costruito la squadra pensando di fare qualcosa in più davanti.
Fino al lockdown eravamo in linea, adesso siamo un po’ in affanno.
Stasera la squadra ha fatto una buona gara contro una squadra tra le migliori.
Restiamo vivi, cerchiamo di mantenere una distanza colmabile con gli scontri diretti. E speriamo nelle ultime giornate, di commettere qualche ingenuità in meno. Le distanze, anche per i tanti infortuni, si sono ampliate, ma ho grande positività, la squadra è viva.
Stiamo bene, cerchiamo di centrare fino all’ultima giornata un traguardo straordinario. Noi dobbiamo vincere quelle tre o quattro partite che ci servono: ne restano otto e dobbiamo essere ottimisti.
I gol al passivo? Credo che al primo anno di Serie A sia un pedaggio da pagare. Abbiamo costruito una squadra in grado più di creare che difendere. Si gioca per vincere, noi dobbiamo farlo”.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri notte
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