MODA / MODE – UNO SGUARDO AL FUTURO…LIQUIDO

| 1 Febbraio 2021 | 0 Comments

di Elena Vada______

Di questi tempi, quando si parla di moda, c’è parecchia confusione. Direi che, mai come oggi, valgono tutti gli stili, le tendenze, i gusti, gli orientamenti, le proposte.

Si passa dal tacco a spillo alla scarpa antinfortunistica, sotto il medesimo outfit.
È la moda della “Non Moda”!

Questa mescolanza, si riscontra in qualsiasi settore dell’odierna, vita quotidiana: musica, cucina, arte, lavoro, amore, sesso, politica, religione.
Non esiste più la maniera corretta, quella del momento, dell’epoca, della stagione e quella opposta e contraria, ritenuta, da alcuni, più giusta.
Vale tutto.

Non è questione di Nuova Corrente… Ma di tante interpretazioni degli stessi concetti: salute, cultura, educazione, comportamento.
Oggi “sardine” domani salmoni?
Oggi jeans stracciati e domani minigonna e piume di struzzo?

Oggi “canna”, domani salutisti e vegani?

Marcate contraddizioni, che convivono, coesistono, senza riflessioni, né ripensamenti.
Non parlo di giovani e basta. Siamo tutti, coinvolti in questo stravolgimento, senza limiti e confini.
Il ventesimo secolo è finito e questo, che stiamo vivendo, è più difficile da affrontare, perché sopraggiunto con il Covid, che ha determinato un generale e repentino cambiamento di abitudini.

Ci ha costretto a smart-working, cibi d’asporto, anziani e parenti tenuti a distanza, viaggi e vacanze cancellate, settori della cultura, annullati.
Tante attività sono state chiuse per sempre. Il lavoro si è trasformato.
Le tradizioni si  stanno, piano piano, dimenticando.

Fiducia  in chi e che cosa, se non vedi e conosci il tuo interlocutore, non puoi valutare, toccare le merci e ciò che acquisti?

Internet. Questo è il mostro che ci ha trasformati e trasformerà, cambiando, credo, anche le nostre sembianze umane. Chissà come diventeranno i nostri polpastrelli, gli occhi, le orecchie.

Tutto ad hoc… per viaggiare in un mondo virtualmente globalizzato, attraverso web e browser.

Per la moda, cominciamo a pensare e disegnare comodi “scafandri”, (anti-virus) da giorno e da sera. Accessorio indispensabile, la pochette porta iPhone o iPad e l’auricolare-traduttore wireless,  tempestato di diamanti, come orecchino pendente.

 

Sulle ultime passerelle, in fondo, hanno sfilato varie modelle robotizzate ed alcuni abiti erano, davvero, molto futuristici.

 

Oggi, mentre mi parlavano di “working in progress”, (lavori in corso), pensavo al mio ragù che “pippiava” (sobbolliva) sul fuoco.

 

Questa moda del ragù napoletano, la possiamo tenere così com’è, senza traduzione o varianti?

Category: Costume e società, Cronaca

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