“La salute non sia merce di scambio!”

| 8 Luglio 2022 | 0 Comments

Laila Cagnolo  per conto di Potere al Popolo Lecce ci manda il seguente comunicato (nella foto Juliette Franco)

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L’inchiesta che scuote in questi giorni la sanità locale evidenzia un sistema di corruzione ben rodato che produce danni gravissimi alla collettività.

Un ex assessore regionale al welfare, due Sindaci, un Direttore Generale dell’ASL a rischio di interdizione, una religiosa rappresentante legale di una struttura privata convenzionata con il SSN, proprio in virtù di uno scambio di favori: sono solo alcuni degli indagati nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che ci consegna un quadro desolante della Sanità pubblica locale. Non si tratterebbe  di casi isolati secondo il GIP, ma di un sistema di corruzione ben rodato i cui protagonisti agivano sentendosi intoccabili.

Potere al Popolo Lecce denuncia da anni il malfunzionamento del sistema, gli squilibri tra pubblico e privato, le storture negli approvvigionamenti e nelle assunzioni. Il tutto in un contesto fortemente difficile per la sanità regionale in cui la crisi pandemica non ha  atto altro che acuire le già note criticità: carenza di organico, medici in fuga dal 118 e dai reparti, interventi rimandati, tempi biblici in coda ai pronto soccorso, liste d’attesa infinite.
Quanto emerge dall’inchiesta sembra configurare un vero e proprio dolo nei confronti della collettività nell’utilizzare risorse pubbliche per interessi privati in un momento così difficile.

Un malaffare dilagante e trasversale che pare interessare forze di varia estrazione politica riunite in un solo partito:  quello dell’interesse privato e di chi cerca privilegi per sé e i propri parenti sulle spalle della salute dei cittadini nella più classica tradizione del familismo amorale.

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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