RICORDO NAZIONALPOPOLARE DI MONICA VITTI

di Raffaele Polo______
Diciamo la verità: a volte è proprio il destino a farci intraprendere la strada giusta. Serve un cambiamento radicale, serve tutto nuovo, anche il nome. E allora, seguendo il consiglio di un anziano intenditore di teatro e spettacolo, ovvero Sergio Tofano (sì, proprio il padre di Bonaventura, che firmava con la sigla ‘Sto’ ed era un grande attore) una giovane e promettente attrice cessa di essere Maria Luisa Ceciarelli e diventa, ipso facto, dopo un serrato consulto con la mamma, Monica Vitti. E il destino la segna positivamente, accompagnando la bella donna in tanti successi, soprattutto cinematografici perché forse mai nessuna come lei aveva un volto duttile e fotogenico, accompagnato dalla inconfondibile voce e da quel savoir-faire che le consente di interpretare tutte le parti, tutti i ruoli che il pur difficile cinema italiano ed europeo le richiede.
Monica Vitti entra nel cuore degli spettatori e ci resta, impersonifica la donna piena di pregi oltre che con una bellezza non dirompente, non volgare, ma rassicurante e coinvolgente. Con lei ci sentiamo come ne ‘L’anatra all’arancia’ (nella foto) dove un geniale Ugo Tognazzi (marito) cerca in tutti i modi di sminuire il suo rivale belloccio e francese, per riconquistarla perché è lei, con pregi e difetti, la donna ideale. Pensate, la preferisce ad una invidiabile ed appariscente Barbara Bouchet e nessuno degli spettatori, alla fine del film, si sente di dar torto al fortunato marito. Perché lei, Monica, era proprio così, triste ma allegra, pronta a sacrificarsi ma anche ad imporre la sua prorompente vitalità, come la Dea Dani che ha la compagnia d’avanspettacolo con Alberto Sordi e riesce a fare del refrain ‘dove e vai se la banana non ce l’hai’, tipicamente da caserma, una intrigante e dirompente musichetta che illumina il suo sorriso e ci fa ricordare la semplice realtà del ‘come eravamo’.
Ma Monica è anche la donna enigmatica e pensosa voluta da Antognoni o la ragazza con la pistola che Monicelli lancia con grande successo.
E i suoi partners, sullo schermo, sono i più importanti attori italiani e stranieri, nessuno escluso. Lei si trova bene con tutti e nessuno riesce a rubarle il ruolo di protagonista…
Adesso Monica è tornata ad essere la Ceciarelli, a quasi 90 anni se n’è andata tra molte sofferenze, dimenticandosi, com’è giusto, di essere sempre Monica Vitti. Ma vedrete che, lassù, la riconosceranno subito. Le basterà fare un sorriso, sussurrare con la sua inconfondibile voce ‘Sono io, sono qui’, perché le si aprano, completamente, tutti i cancelli…
Category: Cultura


























