FOTOVOLTAICO SELVAGGIO ED EOLICO IMPATTANTE, NUOVE AGGRESSIONI DEGLI SPECULATORI NELLA ZONA DI NARDO’
di Graziano De Tuglie _________
Si profilano nuove aggressioni al Salento sul piano del consumo del suolo, vengono alla luce nuovi parchi fotovoltaici da impiantare in pieno campo sui terreni vocati all’agricoltura.
Due impianti uno da 291 MW di potenza installata (località Monteruga tra i comuni di Nardò, Erchie, Salice Salentino, Veglie, Avetrana) e l’altro da 97 MW (Comune di Nardò) sono pronti alla costruzione interessando ampie fasce di territorio (si stima che quanto progettato a Monteruga, in pieno Arneo, da solo occupi una superficie vicina a 400 ettari).
Si delinea uno stravolgimento totale del territorio e del paesaggio senza neanche la mitigazione fornita dall’agrofotovoltaico nell’assoluta indifferenza dell’opinione pubblica che si è, colpevolmente, assuefatta a questi costanti attentati all’integrità territoriale dei propri luoghi.
Questa sostanziale indolenza dell’opinione pubblica dell’associazionismo, ambientale o meno, trascina anche l’apatia delle amministrazioni locali che lasciano troppo spesso indifeso il loro territorio davanti agli assalti degli speculatori di ogni specie.
Infatti per questi pesanti e invasivi impianti fotovoltaici si rileva l’assoluto silenzio di tutti i soggetti che potrebbero e dovrebbero essere interessati alla conservazione del tessuto naturale del territorio che non oppongono nessuna alternativa all’occupazione del suolo con strutture energetiche di questo tipo.
Questo quando le comunità locali dovrebbero agire per indirizzare l’installazione di strutture fotovoltaiche su tutto quanto costruito che non abbia rilevanza artistica e culturale; iniziando da tutti gli edifici pubblici come uffici, scuole, ospedali, caserme, stazioni ferroviarie e automobilistiche.
Poi bisognerebbe imporre che tutti centri commerciali siano ricoperti da pannelli fotovoltaici estendendo l’obbligo anche gli enormi parcheggi che vi sorgono affianco. Copertura fotovoltaica da estendere anche a tutti i capannoni industriali lasciando come ultima opzione quella, efficace, delle coperture delle installazioni di tipo agrofotovoltaico che posate sopra supporti alti 5 metri sul terreno lasciano intatta la possibilità di coltivare i terreni.
Sfruttare tutte queste possibilità elencate dovrebbe avere come imprescindibile conseguenza quella di vietare ogni fotovoltaico basato a terra.
Esistono però timidi tentativi di opporsi ad altri progetti con forte impatto che stanno minacciando l’integrità del territorio salentino: un megaparco eolico sembra incombere sul territorio neritino che interessa anche il territorio di Copertino e di Galatina. La società “LuJentu” di Cosenza ha presentato un progetto per l’impianto di nove aereogeneratori per un totale di 64,80 MW di potenza installata suscitando l’immediata reazione del sindaco di Copertino De Giorgi che ha opposto un categorico ed urlato diniego all’ipotesi prospettata dalla società calabrese.
Anche la Commissione per il Paesaggio del comune di Nardò ha espresso ufficialmente la contrarietà a questo impianto eolico fortemente impattante (palificazioni alte 119 metri con le pale dei rotori aventi raggio di ben 81metri).
L’Assessore neritino all’Ambiente, Giulia Puglia, ha sottolineato come il progetto non venga osteggiato per una preconcetta ostilità alle enrgie rinnovabili ma: “Sono le caratteristiche specifiche del progetto a non offrire le condizioni minime per un impianto dalle dimensioni proposte; dimensioni che incidono fortemente sulla vocazione agricola della zona, sul paesaggio e su equilibri ambientali molto delicati. E’ chiaro che in assenza di un piano regionale sugli insediamenti eolici non possiamo gestire a livello comunale con gli strumenti a disposizione interventi così complessi e invasivi. Spero vivamente che questa procedura termini con un nulla di fatto già in sede ministeriale”
Le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente sono pregnanti di un buon approccio alla questione ma stupisce che non siano state espresse al livello più alto dell’amministrazione neritina anche se il sindaco di Nardò sembra essere costantemente sfuggente sui temi ambientali (ricordiamo tutti le sue fughe ad ogni domanda sull’ampliamento della pista Porsche nell’Arneo); come pure stupisce il silenzio assoluto sugli impianti fotovoltaici.