IL PRANZO DELLA DOMENICA / A PATU’, NEL ‘BUEN RETIRO’ DI MASSIMO CORDELLA

| 27 Aprile 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo __________

Siamo nell’estremo Capo di Leuca, oggi il nostro ospite è Massimo Cordella che ci accoglie subito, in questo meraviglioso panorama e ci coinvolge con la sua massiccia e instancabile affabulazione, presentandoci subito il sontuoso menù che ci aspetta: Bruschette con pomodorini, peperoncino piccante, pecorino e acciughe; Orecchiette e minchiareddhi con pomodoro fresco e polpette di tonno; Seppie in umido alla pignata; Seppie arrosto sui carboni con semplice filo d’olio; Fritta con olive e pittole di carciofi, broccoletti e zucca rossa; Vino rosso fatto in casa; Crostata di fichi; Arancello e grappa di patate americane.  E, mentre osserviamo le portate già pronte e allettanti, ecco la sua presentazione:

«Sono Massimo Cordella e sono uno scrittore, ho pubblicato cinque romanzi e sto scrivendo il sesto romanzo dal titolo “Dove Volano i Gabbiani”.

Sono salentino di Castrignano del Capo ma ho vissuto ventisei anni tra Milano, Dublino e Londra. In questi anni ho frequentato accademie di scrittura e recitazione di mezza Europa, ho recitato in alcuni teatri e ho fatto la comparsa speciale nella Serie TV di Netflix Vikings Valhalla 3.

Da tre anni sono tornato in Salento, a cavallo della pandemia, abito a San Gregorio marina di Patù e scrivo tutti i giorni con una finestra sul mare. Amo molto il  camino e accendo il fuoco tutti i giorni fino a tarda primavera. A casa ho tutto in legno, comprese le travi a vista, in modo che dia l’effetto di abitare in montagna. Adoro la montagna, mi trasmette serenità e pace, più del mare.

Con me vive un gatto dal pelo multicolore, si chiama Bibi e l’ho adottato quando lo hanno abbandonato. Ho un giardino dove ho molte piante di rose e un orto di verdure che curo con amore.»

«Ottime queste pietanze, Massimo. Complimenti, tu staresti bene anche come cuoco, invece sei uno scrittore?…»

«Oltre a scrivere romanzi, ho iniziato da quasi due anni la promozione dei miei romanzi, aprendo una casa editrice Il Romanziere Editore (www.ilromanziere.it), organizzando presentazioni dei miei libri in cui io leggo dei pezzi con sottofondi musicali come pianoforte, violino e fisarmonica, o estraggo parte dei romanzi e metto in scena un vero e proprio spettacolo teatrale.

Da settembre 2025 inizio un nuovo progetto dal nome ancora Top Secret, dove organizzerò dei corsi di Recitazione, Sceneggiatura e Scrittura Creativa, partendo dal Centro Nord.

Viaggio molto, sono stato anche in paesi remoti come l’India, il Tibet e il Nepal, e questo mi ha fatto intraprendere una crescita spirituale importante. Credo molto in Dio ma anche a forze più grandi di noi, come l’energia dell’Universo.

Credo all’Universo e alla sincronicità e che tutte le persone che incontriamo nella vita hanno un messaggio per noi, dobbiamo essere noi bravi a interpretarle e non farcele sfuggire. 

Mi piace particolarmente la lettura di gruppo, soprattutto di libri di crescita personale, amo discutere sull’esistenza, su Dio, sulla vita e sull’amore. Credo che siano i momenti in cui più sono soddisfatto nella vita. la condivisione a livelli elevati, mi fa sentire quasi in uno stato metafisico.»

Poi prosegue: «Credo molto nell’amore, credo sia la prima ragione di vivere. Credo nella famiglia, anche se a quarantanove anni non ho figli, ma sono sicuro che un giorno ne avrò, perché li desidero. Tre, almeno. Mi piace camminare al mare e in montagna, trekking e kayak…»

«Massimo, ci hai detto tutto, anche di più… Hai deciso cosa farai da grande?»

«In un futuro prossimo scriverò un romanzo ambientato in Africa basato sulla crescita personale e ispirato alla mia esperienza in Africa, negli orfanotrofi.

Ultimamente ho iniziato a studiare pianoforte, ne ho uno nella mia casetta fronte mare, non poteva mancare. Ascolto musica classica, ho un vecchio giradischi e metto vinili di Chopin, Mozart, Bethoveen e tutti i più grandi. Ma anche musica Jazz e Blues.

Un altro mio sogno è aprire una libreria cafè, vediamo.»

Salutiamo e ringraziamo Massimo Cordella da San Gregorio, lui deve partire, va a Nord:

«In realtà questa volta ho una grande valigia, ma amo la mia terra e le persone che mi circondano; quindi Vi prometto che tornerò.»

Alle sue parole fanno eco le deboli onde del porticciolo, che sembrano proprio un ‘arrivederci’.

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( 49 ‐ continua )

Category: Costume e società, Cultura

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