A FINE MAGGIO, IL FESTIVAL DELL’ENERGIA 2025 PORTA A LECCE TOP MANAGER DELLE AZIENDE E DECISORI POLITICI. LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE ESCLUSE DA OGNI CONFRONTO ANNUNCIANO UNA PROTESTA PARCELLIZZATA SULLA CITTA’

| 25 Maggio 2025 | 1 Comment

di Giuseppe Puppo ____________

Nel nostro Salento, per citare l’oncologo Giuseppe Serravezza, frase strozzata in gola per la commozione, il 20 settembre 2014, a Melendugno, sul palco della grande manifestazione contro la costruzione del gasdotto Tap organizzata dal M5S di Beppe Grillo (va beh, lasciamo perdere il resto della storia….), “Non c’è più spazio nemmeno per accendere un cerino, questa è la verità”…

E invece continua a prevalere la logica del profitto, dei pochi, a danno della democrazia e dell’esistenza stessa, di tutti.

Avanti, c’è posto…Anche se la mortalità per tumore è abnorme, anche se ormai i tumori spesso si  formano nei nascituri direttamente nel grembo delle madri gestanti.

So che sto dicendo cose terribili.

Ho un’ampia documentazione scientifica su tutto quello che ho detto.

Dobbiamo saperlo e dirlo tutti, anzi, che dico dirlo?…Gridarlo, dobbiamo!

Qui è in gioco la nostra stessa sopravvivenza, il futuro del nostro territorio che abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni così come noi lo abbiamo avuto da Nostra Madre Natura, e il futuro delle giovani generazioni stesse. _________

“Il Salento è stato sempre visto come una zona dove mettere impianti pericolosi e impattanti per scelte più di carattere politico, nel senso di occupazione di territori con risorse inespresse” – ha messo nero su bianco in un’intervista a Giuliano Gemma di leccecronaca.it il 13 settembre scorso Marcello Seclì, 72 anni, presidente di Italia Nostra – Sezione Sud Salento, storico attivista salentino.

Il problema è che il peggio deve ancora venire.

Qui, in questa provincia difficile, bella e sfortunata, che vanta il triste primato della desertificazione del territorio, esposta da entrambi i lati ai veleni dell’ex Ilva e alle ceneri di Cerano, dove hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato Xylella, di giorno in giorno sempre di più c’è un attacco sistematico in atto con la richiesta a impiantare elettrodotti in mare, pale eoliche impattanti, specie quelle a ridosso delle coste, giganteschi impianti di fotovoltaico, enormi centrali a biomasse, dove il bio è un inganno lessicale, inceneritori di rifiuti e chi più ne ha più ne metta, anzi più richieda autorizzazioni.

L’elenco è così lungo e nutrito, da generare paura e sgomento: solo per brevità di esposizione ne omettiamo il dettaglio in questa sede, ma che comunque abbiamo in archivio, delle procedure in atto, almeno quelle di cui in redazione abbiamo notizia, ma che saranno sicuramente di più.

Bene, è questo il contesto ambientale, nel senso di location, Lecce capitale del Salento, in cui gli organizzatori di grandi aziende del settore energetico, multinazionali, capitalisti senza volto, top manager, speculatori e profittatori a vario titolo, il 29, 30 e 31 maggio terrano il loro FESTIVAL DELL’ENERGIA 2025.

Di cosa si tratta?

Vediamo. ____________

LA PRESENTAZIONE DEGLI ORGANIZZATORI

Dal 29 al 31 si terrà a Lecce la XIII edizione del Festival dell’Energia. La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Beulcke (imprenditore milanese esperto nella comunicazione sulle questioni energetiche, ndr, nella foto) e prodotta da Qubit Italy (agezia milanese di elaborazione di progetti di comunicazione integrata, loghi, marchi e campagne pubblicitarie, ndr) nasce per dare spazio ad un confronto ampio, serio e libero da ideologie su un tema che troppo spesso viene affrontato in modo tecnico, settoriale o ideologico. L’energia non riguarda solo la nostra vita e il nostro benessere, ma è anche cultura, economia e politica. E oggi, in un mondo attraversato da tensioni crescenti, e uno scenario globale sempre più frammentato è diventata anche una questione di sicurezza.

Tutti gli eventi, aperti e gratuiti, si terranno nelle principali sedi del centro storico: dal Teatro Apollo all’Ex Convitto Palmieri, dal Teatro Paisiello alle Officine Cantelmo, dal Castello Carlo V ai Chiostri Teatini. ___________

leccecronaca.it ha dato un’occhiata al programma della tre giorni.

Quello che spicca, malgrado il tanto sbandierato in premessa “confronto ampio serio e libero”, è la totale mancanza di voci critiche, di intellettuali a attivisti salentini, di visioni alternative. In pratica, incontri e dibattiti saranno fra addetti ai lavori, questi lavori, che si confronteranno e si daranno ragione fra di loro, senza eccezione alcuna.

Più che un festival di libertà, è una lezione a una dimensione calata dall’alto, senza contraddittorio e senza possibilità di discussione.

Fra i titoli degli eventi in programma, tanto per dare un’idea: sulla sicurezza energetica e sull’energia necessaria; sull’energia atomica; sulla produzione dell’acciaio; intelligenza artificiale; gas necessario e gas possibile; e così via, con particolare menzione al talk show su ‘fake news e verità energetiche’, in cui gli intervenuti saranno opportunamente indottrinati sulle ‘verità’ degli organizzatori, che evidentemente ed automaticamente considerano notizie false solo quelle degli altri

Gli organizzatori si sono dotati anche di un Comitato d’Onore, in cui figurano vecchie glorie ormai appassite del così detto ambientalismo virgolette di sinistra virgolette, come Ermete Realacci e Chicco Testa, e, fra gli altri giornalisti e politici, Adriana Poli Bortone.

Ora, non vogliamo fare i gesuiti, con tutto il rispetto per i gesuiti. Valuteremo l’adesione del sindaco della Città di Lecce, sulla base di quello che dirà per l’occasione. E’ chiaro che come sindaco ha il dovere istituzionale di andare a salutare gli intervenuti ad un convegno importante che si svolge in città, è logico. Però, intanto, ecco: che bisogno c’era di fare da garante d’onore agli organizzatori? ___________

LE REAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI

Ecco infine il comunicato diffuso dalle associazioni ambientaliste salentine tramite social, che qui di seguito riproduciamo integralmente:

L’ENERGIA CHIARITA DAI CITTADINI CHE SUBISCONO LE DECISIONI CALATE DALL’ALTO.

Al Festival dell’Energia manca la voce della democrazia dei territori. Facciamo sentire questa voce.

A proposito di Festival dell’Energia organizzato per gli ultimi tre giorni di maggio a Lecce, il 21 maggio si è svolto un incontro di alcune rappresentanze associative presso le Manifatture Knos a Lecce.

Si sta organizzando quindi un modo per fare sentire la voce dei cittadini che vivono da anni gli effetti dannosi e, non di rado, devastanti di impianti energetici di ogni genere frutto sempre di visioni e decisioni calate dall’alto per far diventare il Salento un hub energetico-industriale di tutto, fossile o rinnovabile che sia, compreso il nucleare, rigettato dagli italiani con ben due referendum.

Quindi si parla ancora di rinnovo di centrali a carbone, di biometano da rifiuti, del raddoppio del Tap, di eolico da Foggia al capo di Leuca fino a Taranto in mare e nell’entroterra, di blocchi da cento ettari di agrovoltaico, di Batterie di accumulo energetico industriali (BESS) ovunque per ettari e sotto casa, di centrali di conversione, di elettrodotti per scambi energetici con la Grecia, di Big Data Center più grandi d’Europa, di rinnovo dell’acciaio, di incenerimento rifiuti presso il cementificio Colacem di Galatina, apertura e ampliamento di discariche su falde idriche, ZES industriali da 1500 ettari, solo nel Salento, con autorizzazioni agevolate e tanto altro ancora. Forse non ce ne stiamo rendendo conto.

Il Festival dell’Energia di nuovo a Lecce, oggi, come 13 anni quando fu inaugurato a Lecce, sostenuto dalla politica, è propedeutico all’ “educazione convincente” per edulcorare la pillola amara che si vuole propinare ai cittadini salentini e pugliesi per scambiare con un piatto di lenticchie i nostri Beni più preziosi: Salute, Ambiente, Natura, Paesaggio e soprattutto il diritto alla partecipazione democratica dei cittadini nei processi decisionali.

Ve lo diciamo per una questione di onestà intellettuale e di coscienza: Il 29, il 30 e il 31, nei vari momenti programmati per il Festival, e quindi davanti al Teatro Apollo, all’ex Convitto Palmieri, al Palazzo Carafa, alla libreria Liberrima, Feltrinelli, ecc. ecc. (vedi programma), dobbiamo essere in tanti a difendere il Salento e la Puglia da chi la vede solo come terra di conquista, anche perché coinvolti e già menzionati nel programma del Festival come “opposizione locale (NIMBY)”.

Sappiamo bene che non è così, il fatto stesso che i cittadini non siano coinvolti come attori, ma solo come uditori, nei momenti di decisioni istituzionali cruciali la dice lunga.

Non ci vogliono ascoltare.

Le associazioni saranno comunque presenti con un documento in cui dimostreranno scientificamente da che parte sta l’utilità pubblica e quali sono i metodi comunitari che salvaguardano la biodiversità e la salute. Ha sempre vinto il dio denaro, storia docet, tranne che, in una rara occasione dell’umanità ha vinto la giustizia, per un estremo quanto disperato atto di Fede.

Facciamo in modo che, questa occasione, per il Salento e la Puglia sia un secondo atto di Fede, contro questo attacco ignobile alle nostre vite e al futuro di questa

Terra. In quanto cittadini siamo tutti invitati a partecipare, anche con cartelli e locandine visibili, tamburelli e fischietti, occorre essere gioiosi e in tanti. 

TUTTI IMPEGNATI A PARTECIPARE AL:

PRESIDIO PRINCIPALE GIOVEDI 29 maggio 2025, ORE 10 piazzale TEATRO APOLLO INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL per volantinaggio e presenza attiva. Segnaleremo le conferenze più significative da presidiare

BENVENUTA OGNI ALTRA INIZIATIVA DA COMUNICARE IN TEMPO PER DIVULGARLA E SOSTENERLA.

FORUM ENERGIA DEMOCRATICA

Per info: forum.ambientesalute.lecce@gmail.com; 334 3600903; 33837134

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi, Politica

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  1. Ufficio Stampa Comune di Lecce - tramite mail ha detto:

    Lecce si prepara ad ospitare la XIII edizione del Festival dell’Energia, il principale evento nazionale del settore. La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Beulcke e prodotta da Qubit Italy, nasce per dare spazio ad un confronto ampio, serio e libero da ideologie su un tema che troppo spesso viene affrontato in modo tecnico, settoriale o ideologico.

    L’energia non riguarda solo la nostra vita e il nostro benessere ma è anche cultura, economia e politica. E oggi, in un mondo attraversato da tensioni crescenti e uno scenario globale sempre più frammentato, è diventata anche una questione di sicurezza.

    I temi, gli ospiti, il programma e le novità della tredicesima edizione saranno presentati in conferenza stampa dopodomani, mercoledì 28 maggio, alle ore 11, nell’Open space di Palazzo Carafa (piazza Sant’Oronzo).

    Interverranno il presidente del Festival dell’Energia, Alessandro Beulcke; il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci; il direttore dell’Osservatorio economico Aforisma, Andrea Salvati.

    “La crisi energetica che ha colpito l’Europa in concomitanza con la guerra in Ucraina ha rapidamente proiettato la nostra società verso la ricerca di nuovi sistemi di approvvigionamento e modelli di sviluppo
    energetico – dichiara il sindaco Poli Bortone – La sfida è oggi quella di una doppia sostenibilità: da una parte gli equilibri ambientali, dall’altra quelli legati ai costi a carico delle comunità. Il Festival dell’Energia che si celebra a Lecce, con un largo coinvolgimento del pubblico, con esperti ed addetti ai lavori, è per tutti noi l’occasione per comprendere quali siano oggi i percorsi d’innovazione e le
    alternative possibili, per orientare al meglio le scelte della politica e dei consumatori. Avere le idee più chiare in uno dei settori di maggiore peso nella nostra vita quotidiana, come nell’industria, significa determinare con maggiore consapevolezza il nostro futuro energetico. Mi auguro che il Festival dell’Energia possa dare al pubblico, a tutti noi, le risposte a quegli interrogativi che ogni giorno ci poniamo come cittadini o attori economici, che fanno della
    crescita e della sostenibilità i loro obiettivi”.

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