LA PIETRA LECCESE PROTAGONISTA AL “SALONE DEL MOBILE” DI MILANO

| 10 Aprile 2013 | 0 Comments

Steven Holl continua a misurarsi con le potenzialità espressive della pietra leccese. Il celebre architetto, considerato tra i più importanti professionisti a livello internazionale, ha realizzato con la pietra proveniente dalle cave salentine uno degli allestimenti più suggestivi in esposizione nel “Salone del Mobile”, in corso di svolgimento a Milano.

 

Il progetto intitolato “Inversion” è nato grazie alla collaborazione tra l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, la rivista Interni, le aziende Pimar e Teco Guzzini.

 

Il primo incontro di Steven Holl con il Salento è avvenuto nell’ambito dell’Osservatorio Urbanistico Teknè, promosso dal Comune di Calimera, esperienza confluita poi nell’Osservatorio Paesaggio Arte Architettura (paaS) promosso dalla Provincia di Lecce. La ricerca dello studio “Steven Holl Architects” sulla pietra leccese ha preso avvio in occasione della mostra “Su Pietra”, organizzata dall’Istituto di Culture Mediterranee, tenutasi nel 2010 al Castello di Acaya.

 

Partiti da Lecce e trasportati con un camion a Milano, i pesantissimi blocchi in pietra leccese che compongono l’installazione “Inversion” saranno spediti per via aerea a Princeton nel New Jersey (Usa), per essere installati in modo permanente nel nuovo “Performing Arts Center”.

 

Alti 1,2 m e pesanti 1,15 tonnellate, i sei blocchi di pietra leccese sono stati tagliati digitalmente con macchine a controllo numerico a cinque assi dal produttore specializzato Pimar, con oltre 150 anni di storia nell’estrazione e lavorazione della pietra leccese. Le forme in pietra dell’installazione corrispondono ai blocchi di pietra rettangolari cavi e ai solidi ‘pieni’ corrispondenti: si riflettono in uno specchio d’acqua, attraverso il quale le forme dei blocchi vengono percepite dai visitatori nuovamente invertite. La vasca d’acqua è dotata di un sistema di nebulizzazione realizzato da Teuco Guzzini. La sera i blocchi luccicano come lanterne di pietra.

 

I materiali dell’installazione sono ricavati da blocchi di pietra leccese di 21 milioni di anni fa, estratti in una cava di Lecce esistente fin dall’epoca dell’antica Roma. Il processo progettuale, iniziato a New York con uno schizzo ad acquarello di 18×12,5 cm, successivamente trasformato in file 3d e infine inviato a una macchina per il taglio a cinque assi a Lecce, non ha richiesto disegni tecnici.

 

Steven Holl, nato nel 1947, a Bremerton (Washington), si è laureato presso l’Università di Washington e ha proseguito gli studi di architettura a Roma nel 1970; nel 1976 ha aderito alla Architectural Association di Londra e ha fondato lo studio Steven Holl Architects a New York. Nel 2001, Time Magazine lo ha proclamato Miglior Architetto d’America.

 

Lo “Steven Holl Architects” è uno tra i più innovativi studi di architettura e urban design con 40 professionisti che operano su scala mondiale da New York e da Pechino. E’ specializzato nell’integrazione di nuovi progetti in contesti di particolare importanza culturale e storica, come ad esempio, nel 2007, l’acclamatissima appendice al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City nel Missouri, lo Sliced Porosity Block (Chengdu, Cina), la Daeyang Gallery and House (Seul, Corea), la Cité de l’Océan et du Surf (Biarritz, Francia) e l’Horizontal Skyscraper (Shenzhen, Cina), e anche il Campbell Sports Center della Columbia University, che aprirà entro la primavera del 2013, e la Glasgow School of Art, che sarà inaugurata nel settembre del 2013.

 

Category: Cultura

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.